World Press – Rassegna Stampa Internazionale del 29 giugno 2008

Ore 13.00. Dagli Europei all’Iran, questa domenica è calda, assolata, quasi di riflessione. Sospesa, anche a livello internazionale, tra l’occhio all’attesa della necessaria pausa estiva a livello globale e rese dei conti non procastinabili, come quella dello Zimbabwe.

Non solo politica, un aggiornamento

In un paese non meglio specificato della Terra. In un’epoca non nota. Tema: ricerca di lavoro. Svolgimento: invio a tappeto di numero CVs a 700 (settecento) indirizzi email di testate. Risultato. 3 risposte.
Mi si dirà (correttamente): a tappeto non è affatto il metodo migliore. Corretto. Le risposte, comunque, sono state anche mediamente reattive.
La prima, direttamente la mattina dopo, la più divertente. Squilla il cellulare. Calcoliamo il fatto che l’invio a tappeto era avvenuto in piena notte. Drin Drin. Voce di ragazza.

Pronto?

Salve, le passo il signor XX

Chi????

Immunità all’estero

Da Democrazia e Legalità:

Questione di stile.

Anna Finocchiaro, presidente Senatori Pd: «Sul lodo Schifani o Maccanico io non ho nessuna pregiudiziale di principio. Nel senso che un sistema di immunità per le alte cariche esiste anche in altri Paesi europei» però «il problema qui è che lo propone il presidente del Consiglio in carica per un procedimento a proprio carico. Diciamo che c’è una ineleganza, una inopportunità che io non fatico a vedere. Mi chiedo se altri fatichino a vederla».
Per bon ton Berlusconi dovrebbe lasciare a loro l’incombenza di proporla?(r.a)

In questi giorni, vi è venuta in mente l’inquietante domanda: Ma perchè, negli altri paesi come funziona?
E poichè Silvio Berlusconi – la frase la Storia la accredita a lui – ha avuto modo di dire, in merito al lodo Schifani Bis, o lodo Alfano, o Pippo, come preferite:

Finalmente l’Italia sta diventando un paese normale

Vediamo se è vero.

Rinnovo dell’accordo tra Russia e UE

Se l’avessi riferito a qualcuno un po’ più di 50 anni fa, probabilmente non solo sarei stato preso per un comunista incallito, ma anche per un visionario.

Invece nella realtà odierna tutto questo è realtà, con UE e Russia che confermano, con il rinnovo, l’accordo che lega le loro relazioni economico-strategiche nelle aree della ex-Russia.

Un accordo, quello di Khanti-Mansisk, di fondamentale importanza per le relazioni UE-Russia del prossimo futuro.

Blocca processi e “reati minori”

Copio e incollo dal disegno di legge approvato in Senato lo scorso 24 giugno – Conversione in legge del decreto legge 23 maggio 2008, n. 92, recante misure urgenti in materia di sicurezza pubblica Emendamento 2.0.800. Giusto due commi. Uno e sei.
1.Al fine di assicurare la priorità assoluta alla trattazione dei procedimenti di cui all’articolo 132-bis del decreto legislativo 28 luglio 1989, n. 271, nonché dei procedimenti da celebrarsi con giudizio direttissimo e con giudizio immediato, i processi penali relativi a fatti commessi fino al 30 giugno 2002 che si trovino in uno stato compreso tra la fissazione dell’udienza preliminare e la chiusura del dibattimento di primo grado, sono immediatamente sospesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto per la durata di un anno. In caso di pluralità di reati contestati, si ha riguardo alla data dell’ultimo reato.
6.La sospensione non opera nei procedimenti relativi ai delitti di cui agli articoli 51, commi 3-bis e 3-quater, e 407, comma 2, lettera a) del codice di procedura penale, ai delitti di criminalità organizzata, ai delitti puniti con la pena dell’ergastolo o della reclusione superiore nel massimo a dieci anni determinata a norma dell’articolo 4 del codice di procedura penale, ai reati commessi in violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro e, in ogni caso, ai procedimenti con imputati detenuti, anche per reato diverso da quello per cui si procede.

World Press – Rassegna Stampa Internazionale del 28 giugno 2008

Ore 00:53. Una rassegna stampa che vede, come difficilmente accadeva in questo periodo, una notizia che viene ripresa da quasi tutte le testate giornalistiche. Lo sconvolgente aumento dei prezzi di “tutto” quanto sia pagabile sta facendo impazzire l’Europa che si ritrova con sempre meno soldi. Una situazione che costringerà le organizzazioni internazionali a trovare una soluzione, prima che sia troppo tardi.

Un cittadino più uguale degli altri. Anzi, quattro

Via libera del Consiglio dei ministri al disegno di legge sull’immunità delle più alte cariche istituzionali. Strano a dirsi. Oggi Veltroni ha dichiarato – era ora, per quanto inutile, e ci si domanda per quale motivo mai ai giornaliti non venga a chiederlo a chi di competenza – ma, prima e a prescindere da Uolter, saranno giorni che frullerà nella testa di tutti, più o meno, una frase che suona così: ma non c’è nulla di più urgente?
Il Governo si è insediato da 50 giorni, a occhio e croce. E non c’è niente di più urgente? Proprio niente? Qual è la pregnanza del cosiddetto lodo Schifani bis? Un clima politico più sereno, ho sentito dire da qualcuno del Pdl.

La Corea consegna i suoi piani nucleari e torna tra i buoni

Vi dico la verità, io in questi casi rimango sempre e comunque scettico. Un paese che ha vissuto i suoi ultimi anni a dominare la scena internazionale minacciando gli altri di avere il nucleare, di punto in bianco non abbandono tutto ciò che ha.

Sicuramente in possesso di una via alternativa, almeno nei miei pensieri e di quelli di Bush, la Corea ha consegnato i suoi piani nucleari e si siederà al tavolo delle trattative per venire tolta dagli stati sponsor del terrorismo.

Con gli USA ancora cauti riguardo la situazione, oggi Pyongyang ha in progetto di far abbattere, come segno di buona volontà, la torre del reattore nucleare di Yongbon.

Una notizia che sicuramente fa stampare un piccolo sorriso sul volto di tutti i cittadini, ogni giorno riempiti di brutte notizie; ma per voi: C’è da fidarsi della Corea?

Così Copenhagen brucia i rifiuti con tecnologia made in Italy

Tratto da “Voglia di cambiare”, di Salvatore Giannella, Chiarelettere editore, € 13,60.
Per chi arriva a Copenhagen, una foto d’obbligo è davanti alla Sirenetta, in porto. Ebbene se alzate gli occhi al di sopra della statua simbolo della capitale danese, vedrete su un’isola sita un chilometro dopo il braccio di mare, le ciminiere di un inceneritore. Qui i danesi bruciano quel poco (trenta per cento) di rifiuti che non riescono ad imbrigliare nella pratica delle “4 R” raccomandata dall’Unione europea: e cioè la riduzione, raccolta differenziata, riciclaggio, recupero dell’energia. Lo bruciano con tecnologia made in Italiy: infatti l’impianto fu costruito nel 1995 dai genovesi dell’Ansaldo Volund.

World Press – Rassegna Stampa Internazionale del 27 giugno 2008

Ore 01:21. La notte è ormai profonda qui nella pianura padana, di poco a ridosso delle prealpi, eppure il caldo tipicamente estivo è finalmente arrivato. Cosi in pantaloncini corti e canottiera smanicata mi appresto a presentarvi le prime pagine dei giornali di oggi.

Libera informazione

Siccome però di parlare sempre di quello che da Grillo, con una certa ossessione che però lo accomuna a chiunque altro, in Italia, chiama lo psiconano stanca, stanca assai… c’è anche la parte buone notizie.

Libera Informazione-Teche Rai: “Documenti per far crescere le coscienze”.
Siglato l’accordo per l’utilizzo e la diffusione di materiale audio-video sui temi di mafia e antimafia

Qui, la notizia.

Delle intercettazioni

Volevate sapere davvero tutto questo? Da Silvio, veniamo a a conoscenza del fatto che 789 Pubblici Ministeri e Magistrati si sono interessati all’uomo di Arcore nella loro attività lavorativa dalla di lui discesa in campo. Prima domanda. Abbiamo 789 comunisti nella nazione e non lo sapevamo? Una bella media, sui 9000 magistrati sparsi sul territorio nazionale (e considerando che la Sinistra è, ad esempio – ma è solo un esempio – scomparsa dal Parlamento). Direte voi: non ha mica detto comunisti. Parla di accanimento giudiziario. Giusto. Dal 1994, 789 tra Pubblici Ministeri e Magistrati non avevano, evidentemente, nessun criminale di meglio da perseguire. Questa non se la perde neppure Beppe Grillo.
Volevate sapere davvero tutto questo? Seconda domanda. Perchè Silvio Berlusconi è andato alla Confesercenti? Certe voci dicono: visto che la Confesercenti si dichiara bipartisan, ma neutra poi non lo è del tutto, è andato volontariamente a prendersi i fischi, per dimostrare che così non è. Terza domanda. Le intercettazioni. Ma voi. Volevate sapere davvero tutto questo?

I portuali protestano a Bruxelles e la isolano

Probabilmente non era questo l’obiettivo dei portuali polacchi scesi in piazza davanti al palazzo della Commissione Europea a manifestare, o forse si. Fatto sta che questo è il risultato ottenuto.

Palazzo Berlaymont, davanti al quale appunto manifestavano i pescatori, anziché affrontare i riottosi, si è chiuso a riccio ordinando alla sicurezza di blindare l’edificio.

Risultato: La commissione UE è risultata irraggiungibile per più di un’ora. Una “paura da manifestante” quella che si vive a Bruxelles, che la commissione europea non riesce a risolvere.

Meno di un mese fa altri manifestanti, sfruttando questo panico, hanno costruito un muro nella piazza antistante il palazzo. A questo punto per aiutare la UE vi chiedo: Come si dovrebbero arginare certe proteste?

“I magistrati cancro della democrazia”. Quando il capo perde la testa

A occhio le ipotesi qui sembrano essere due: o il cavaliere ha capito che se non si da una mossa il processo Mills lo porterà ad una scomodissima condanna, o piuttosto, suggerito da avvocati e consigliori, ha realizzato che le promesse elettorali erano davvero eccessive e ha deciso di puntare alla bagarre istituzionale. Il bello è che in entrambi i casi non sarebbe una novità.
Se infatti pensiamo alla prima ipotesi, quella del caimano mangia-processi, annoveriamo per la cronaca: depenalizzazione del falso in bilancio, legge sulle rogatorie internazionali, legge Cirami sul legittimo sospetto, lodo Schifani sull’improcedibilità contro le alte cariche dello stato, legge Pecorella sull’inappellabilità delle sentenze di assoluzione in primo grado, ex Cirielli per il taglio dei tempi di prescrizione, svariati decreti salva Rete4, riforma della disciplina delle intercettazioni, sospensione dei processi. Gli ultimi quindi anni ci mostrano impietosamente che il cavaliere non è cambiato affatto, e la giustizia è sempre la sua passione, ben aldilà dei suoi studi accademici.
Guardando invece alla seconda possibilità proposta in apertura, definite in passato armi di distrazione di massa, alcune considerazioni su queste prime settimane dell’esecutivo nascono quasi spontanee.