Canzoni antisemite alla riscossa, con i 99 Fosse
Per festeggiare il mio 500° messaggio, voglio onorare le canzoni di un gruppo fra i più divertenti dell’area alternativa italiana, i 99 fosse.
Seppure abbiano fatto un solo album, “Zyclon B”, sono comunque fantastici, ed ecco qua i testi!
01. Anna non c’è (basato su “Laura non c’è” di Nek)
Anna non c’è, è andata via
l’hanno trovata a casa sua,
nella soffitta di Amsterdam,
ora è sul treno per Buchenwald!
Un bel treno prima classe
lì nei confini del terzo Reich
e poi s’aprono le porte:
“Avanti scendi adesso, che fai?
Ti chiudi dentro al cesso? No, non puoi!
Il capolinea è questo, non lo sai?
E segui quella fila di giudei, di giudei!”
Caro diario, ti voglio dire
che qui è difficile scappare
ma ci sono docce per farci lavare,
c’è pure Mengele se ti senti male.
Una guardia entra e mi chiede
“Quanti anni hai?”
e senza attendere risposta
“Avanti esci adesso, su dai!
E porta il tuo diario, se lo vuoi!
Ti porteremo a spasso insieme a noi,
su, non aver paura, Anna dai, Anna dai!”
Adesso lo vedo, è proprio vicino,
c’è un grande forno con un camino,
uno strano odore che vedo lassù
vedo del denso fumo blu!
Mi fa mettere in colonna,
poi viene davanti a me
e mi urla sulla faccia:
“Se vuoi ti brucio adesso, se vuoi,
oppure io tigasso, con i tuoi,
comunque fa lo stesso, tu lo sai.
La soluzione è questa per gli ebrei,
per gli ebrei!
A voi i commenti.
Melchiorre Contena, il Tempo ti aiuterà
Non ti facevo cosi vanitoso, Tempo, tanto da essere protagonista su tutti i maggiori quotidiani di ieri per due storie tanto diverse tra loro. La prima, più leggera, è quella di un gatto che grazie al microchip è potuto tornare a casa, dopo ben tredici anni di pellegrinaggio per gli States. La seconda, di carattere totalemente opposto, è la vicenda di Melchiorre Contena. Condannato per sequestro e omicidio, Melchiorre Contena è stato riconosciuto non colpevole dopo aver passato trent’anni della sua vita in carcere per un reato non commesso. Se è vero che sei guaritore di tutti i mali, o Tempo, mi auguro che Melchiorre possa tornare a fare il pastore, dimenticandosi di tutto quello che ha dovuto sopportare; allo stesso modo mi auguro che nel frattempo qualcuno riconosca i propri errori. Scusami, non fai miracoli: tu guarisci solo i mali.
Obama, No Grazie
Berlino, quel muro lontano
Buon riposo cara Eluana
Fino a qualche giorno fa pensavo che avresti dovuto vivere, anche solo per il fatto di dimostrare al mondo che la vita vince la morte. Ora la penso diversamente e un po’ me ne vergogno: è giusto che tu continui questo sonno infinito in cui sei entrata inconsapevolmente. Se mai ti svegliassi, infatti, scopriresti quanto è ingiusto il mondo che ti circonda, dove, sempre più spesso, si pensa alla salvaguardia delle balene (anche loro infatti hanno giustamente diritto alla vita) piuttosto che alla salvaguardia della vita umana in tutte le sue declinazioni. Buon riposo cara Eluana e non smettere mai di sognare un mondo migliore di quello che ti circonda. Per tua fortuna, ancora per poco.
Thyssenkrupp, l’accusa è di omicidio volontario
USA – Iraq: Fuori Tutti entro il 2011
Obama e McCain come Tom e Jerry
Terrorismo: Eta senza testa
Magari sembra poco, perché comunque anche tirando via il capo di una organizzazione in poco tempo viene sostituito da qualcun altro, ma le operazioni che stanno imbastendo negli ultimi mesi Francia e Spagna sono il miglior biglietto da visita per la lotta al terrorismo.
La cattura nella notte di Mikel Garikoitz Aspiazu, meglio noto come Txeroki, dimostra che combattere il terrorismo, seppur in questo caso nazionale e non internazionale, è una realtà possibile con l’ausilio e il sostegno delle forze comuni di due stati che stanno riscoprendo uno spirito comune.
Sarebbe bene, anche per stati maggiormente titolati di Spagna e Francia, magari provare ad abbassare il capo e complimentarsi con chi, senza troppi fronzoli e senza troppe parole di elogio a se stesso, sta realizzando una campagna anti-terrorismo funzionale, ma ancor di più con ottimi risultati.
Israele-Palestina: Ripartono le ostilità
Renata Kyll Petrucci e un necrologio stranissimo su Il Messaggero di Roma
Uno strano necrologio in cui una signora, tale Maria Kyll Petrucci viene salutata con una frase piuttosto singolare “Non abbiamo fatto in tempo a nasconderti la borsa“, in un paese normale forse passerebbe (quasi) inosservato. Ma l’Italia è il paese di tanti misteri, di stragi irrisolte, di logge dimenticate e crocevia della moderna criminalità, organizzata e malorganizzata. E allora quando ci si imbatte in un’anomalia, in una curiosità, in un particolare apparentemente senso senso, il sospetto viene fuori ed è automatico pensare che dietro questa distonia si nasconda qualcosa di più grande, forse di poco lecito.
Veniamo ai fatti: 4 giorni fa, il 14 Novembre, sul quotidiano “Il messaggero” di Roma, in mezzo alla pagina dei necrologi, ne troviamo uno davvero anomalo. Lo riportiamo in foto, il testo recita più o meno così:
Renata Kyll Petrucci
Non abbiamo fatto in tempo a nasconderti la borsa. Assia e Lavinia.
Roma, 12 Novembre 2008
Certo, un’espressione dal tono un po’ diverso dai necrologi che siamo soliti leggere sui quotidiani nazionali: “si è spento il compianto…ne danno il triste annuncio…le esequie si svolgeranno” e così via. In effetti le stranezze sono molte: se l’annuncio avesse semplicemente riportato una frase strampalata ma ad esso fosse seguito un più comprensibile appuntamento in questa o quella chiesa per le esequie forse non ci saremmo soffermati a lungo. Forse. Quel nome poi, “KYLL”, suona piuttosto oscuro e ad una ricerca su internet risulta addirittura assente. Già, internet.
Possibile che nella rete non ci sia traccia di tale Renata Petrucci? Beh, in un certo senso si. Abbiamo trovato un profilo di Facebook e uno su LinkedIn (per i pochissimi che ancora non li conoscessero, si traccia di social network, ovvero di pagine personali), ma si tratta con tutta probabilità di giovani omonimi tra l’altro privi di quel middle name “KYLL” che alegga quasi spettralmente.