Tra Francia e Cina vi è di mezzo il Tibet

La giornata di oggi è importantissima per quanto riguarda i ricorsi storici, ma soprattutto per lanciare un ponte di mediazione che, in compenso, sembra tutt’altro che ben voluto. Oggi, infatti, a Danzica si tiene l’anniversario, il 25esimo, dell’assegnazione del premio nobel per la Pace a Lech Walesa.

Per l’occasione i grandi premi nobel per la pace si sono ritrovati proprio a Danzica in compagnia del presidente della commissione UE Barroso e di Nicolas Sarkozy, presidente francese, ma soprattutto rappresentate europeo visto il semestre francese. Un Sarkò che vuole lanciare un ponte di dialogo con il Tibet e con la Cina. Ma se dalla parte del Dalai Lama lo spirito di ascolto c’è, per quello cinese non è così.

Forse in un periodo come quello di oggi bisognerebbe, almeno a priori, avere la disponibilità di dialogare e comprendere le posizioni liberali di alcuni paesi. La possibilità di dialogo non è presente ovunque e il fatto che qui vi sia va sfruttata, nonostante le posizioni siano agli antipodi.

Pakistan, India e gli scherzi telefonici

Ormai siamo arrivati veramente alla frutta. L’incapacità di alcuni paesi che, contrariamente a quello che si potrebbe pensare, non sono in grado di sostenere la politica nazionale in momenti critici e di “terrore” come quelli vissuti da India e Pakistan durante le ultime due settimane dimostrano come, forse, ci sia bisogno di una maggiore capacità di controllo sia a livello nazionale sia a livello di organizzazioni internazionali che hanno il dovere di aiutare un paese, palesemente in difficoltà, a rialzarsi o comunque a mantenere uno stile di vita decente.

E’ morto il papa….russo

La notizia di certo ci colpisce molto di striscio, ma la morte di Alessio II patriarca della Chiesa Ortodossa è uno di quegli avvenimenti che lascerà la Russia in quello stato di tristezza mista a normalità che anche noi italiani, non meno di qualche anno fa, abbiamo vissuto. Ricordo ancora quel giorno in cui, nella mia normalità, mi arrivò la notizia che quasi mi sconvolse: “E’morto Giovanni Paolo II”.

”Si sapeva” mi dissero alcuni, eppure tra le tante parole inutili allora mi arrivo una telefonata che mi sconvolse positivamente, un amico mi disse: “Prendi l’essenziale che andiamo a Roma in treno”. Non ci pensai nemmeno e partii. Una lunga carovana mi accompagnò nella prima mattina dell’esposizione del corpo in S.Pietro. “Solo” 3 ore di attesa, chi parti solo mezza giornata dopo di noi si ritrovo a doverne fare 12.

Un’emozione, un saluto dovuto, che tutti i russi ortodossi vorranno fare. E tra di loro ci sarà anche un ipotetico Paolo Riva, che preso dalla frenesia della sua giornata si fermerà a pensare e da un piccolo paese partirà per dare il suo ultimo saluto al suo patriarca. Un saluto ad Aleksei Ridigher, un saluto ad Alessio II.

Codice Internet: Obama e la politica italiana

Strano binomio, vero? Cosa c’entra Obama con la politica italiana? L’accostamento concettuale, almeno in termini di realtà, lascia perplessi. Ma colmi di speranza.
Ieri Codice Internet era in Parlamento. Ed ha ragione Michele Ficara quando esordisce:

Avevo paura che fosse il solito convegno palloso dove ci si parla addosso o si finisce a litigare tra destra e sinistra, mentre invece è stata una piacevole sorpresa

Il punto di partenza era semplice e sotto gli occhi di (quasi) tutti: Obama 1 mese dopo: la vittoria di Internet?. Ecco perché da un lato c’era l’Onorevole Antonio Palmieri, Responsabile Nazionale Comunicazione Elettorale e Internet Forza Italia/PDL, e dall’altro l’On.le Paolo Gentiloni, Responsabile Nazionale Area Comunicazione PD.

De Magistris, la bomba a Napolitano



Ecco la prima pagina, ecco il caso, ecco lo scoppio. Quanto durerà?


E’ scoppiata la guerra tra Procure per De Magistris. Interviene il Presidente della Repubblica: Napolitano ha chiesto gli atti ai giudici.


Antonio Di Pietro ha dei dubbi:

Con il dovuto rispetto istituzionale, ma si rischia la criminalizzazione preventiva e preconcetta dell’attività di indagine che sta svolgendo la procura di Salerno


Qui, una ricostruzione dell’intera vicenda. Mentre Alfano, Angelino, difende l’operato della più alta carica dello Stato.

Nel caso De Magistris è guerra per bande tra magistrati

Parola del Pdl, o meglio del deputato del Pdl Gaetano Pecorella, intervistato da Radio radicale.


Stay tuned. E’ tutt’altro che finita qui.


Brianza: Il terrore a 500 metri da casa

Mi è capitato mille volte di sentire, da telegiornali, dai giornali e dai siti internet di attentati terroristici a questo o a quell’obiettivo. Tutti sempre lontani, non solo ideologicamente, ma anche geograficamente. Così impossibili da realizzare nel nostro paese, quasi un’isola felice nel mondo del terrore.

Eppure ecco improvvisamente svegliarmi da questo sogno. 2 arresti in Italia, 2 terroristi che stavano progettando diversi attacchi: uno di questi ad un supermercato, un bar e una pompa di benzina. Tutto questo a poco più di 500 metri dalla mia abitazione. Abbinare il volto dei due “ipotetici” terroristi e le immagini della vita di sempre portano ad un triste scenario.

Uno scenario che mi ha ricordato le tanti morti di Mumbai, di Nassirya, di Madrid, per non dire quelle dell’ormai noto 11 settembre da cui tutto ha avuto inizio, e a tutte le altre che non ho ricordato qui. Ricordi che si immedesimano nelle parole di mio padre:

“Lì non è che puoi fare molto, se sei dentro…BUM…non ci sei più”

Eta: La rinascita con la morte di un imprenditore

Sono passate quasi due settimane da quando, anche qui su Politicalive, si era annunciata la cattura di uno dei capi dell’organizzazione indipendentista basca, l’Eta appunto, con l’arresto in Francia di Mikel Garikoitz Aspiazu. I poliziotti sapevano due cose al termine di quella giornata: la prima che in quel momento l’ETA era rimasta senza testa e quindi si sarebbe dovuta riorganizzare per proseguire il suo “lavoro”, la seconda che il punto 1 l’ETA l’avrebbe sicuramente fatto.

La discesa in campo di Beppe Grillo



Scusate, quando si parla di discesa in campo mi viene in mente quel momento inserito nella storia di You Tube e Wikipedia.


Comunque oggi c’è un’altra discesa in campo. Quella di Beppe Grillo. Lui non la mette esattamente così, ma la faccenda in qualche modo somiglia ad una discesa in campo alternativa. Indiretto, ma concreto e reale: lui ci mette il blog e la faccia.


Appoggerà, con un apposito simbolo, tutte le liste civiche che lo chiederanno e che soddisferanno particolari requisiti. Per la presentazione di un programma politico comune, probabilmente ispirato a legalità ed ambientalismo, è stato fissato il 31 gennaio. Le cinque stelle stanno arrivando. A noi gli interrogativi di cosa cambia – se cambia – nella politica italiana.


E a chi toglieranno voti…


De Magistris, il magistrato che non “buca”

Caso De Magistris. Caso De Magistris? Che??? Qualcuno cascherà dal pero. In effetti non viene molto pubblicizzato o “coperto” quel che sta accadendo. Il Consiglio Superiore della Magistratura ha chiesto gli atti alla Procura di Salerno.

Oggi il tema in gioco è se tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge? Faccio le corna, ma dopo che mi hanno tolto le inchieste resta solo l’eliminazione fisica

Queste le parole del P.M. di Catanzaro Luigi De Magistris un po’ di tempo fa. La Procura Generale ha avocato l’inchiesta, a seguito dell’iscrizione dell ministro Clemente Mastella nel registro degli indagati.

Il Papa e i disabili



Da Spinoza – che non delude mai:

Secondo il Vaticano “I rapporti omosessuali non devono essere depenalizzati. Sennò che gusto c’è?”
La Santa Sede ha detto che la proposta francese “genererebbe nuove discriminazioni”. Evidentemente sono affezionati a quelle vecchie.
Questo atteggiamento però ha una sua logica: se la società smette di emarginarli, difficilmente si faranno preti.
L’Iran intanto raccoglie la direttiva e si dice disposto a usare corde più morbide


Dopo la faccenda dell’omosessualità, ecco il nodo disabili.


Una storia annunciata: il Vaticano non ha firmato la convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità. Ha contribuito a realizzarla, ma non ha potuto firmare. Una contrarietà limitata alla sola questione dell’aborto all’interno di un testo che la Santa Sede, pur non potendo firmarlo, ha contribuito a realizzare.


Perché? Perché non c’è un’esplicita clausola che vieti l’aborto. Che c’entra, direte voi? Per tutto ciò che riguarda imperfezioni e malformazioni del feto e interruzione di gravidanza.


Il fatto che l’articolo 10 della Convenzione preveda il diritto alla vita per le persone disabili, impegnando gli Stati a mettere in atto ogni misura in questo senso, al Vaticano non è bastato.


Il punto è capire quale sferzata stia dando, da quando è asceso al soglio pontificio, Papa Ratzinger all’opinione pubblica mondiale. Perchè c’è una direzione precisa.


Mumbai: Rice Time

Proseguono i contrasti tra due paesi, India e Pakistan, colpiti e frastornati da un attacco terroristico che li vedono vittime, il primo materiale il secondo inconsapevole, di Al Qaeda. Un destino comune che li sta portando ad alimentare quel sentimento di odio che già navigava nel loro sangue e che l’attentato di Mumbai non ha fatto altro che aumentare.

Nell’assurdità di questa situazione ecco che gli Stati Uniti, che tra l’altro sono alleati di entrambi i paesi, decidono di mettere in campo la loro “Lady di Ferro” per cercare di riavvicinare delle posizioni che forse non aspettavano altro che un pretesto per allontanarsi. L’intervento della Rice dovrebbe fungere da collante tra i due governi.

L’intervento degli USA in una situazione complicata come quella del rapporto India-Pakistan risulterà, per il futuro, assolutamente fondamentale. Probabilmente grazie alla Rice, o meglio al suo potere politico-mediatico, le tensioni tra i due paesi potrebbero tornare ai livelli iniziali. Che non sarà comunque una cosa positiva visto che i due non si amano, ma sicuramente sarebbe un bel passo avanti.

Good Morning, Mezzogiorno!



Paisani… e paisane…. Qui si direbbe proprio necessario un risveglio.


Giorgio Napolitano, undicesimo Presidente della Repubblica, in carica dal 15 maggio 2006, di Napoli, laureatosi in Giurisprudenza nel 1947 con una tesi di economia politica dal titolo: Il mancato sviluppo industriale del Mezzogiorno dopo l’unità e la legge speciale per Napoli del 1904, ci ritorna su.


Il Sud faccia autocritica. Rialzati, Meridione. Nella gestione della cosa pubblica. Nessun panico, ma, insomma, la questione meridionale è tutt’altro che accantonata. Alcuni dati lo hanno ricordato anche recentemente.


Condizioni preoccupanti, e non eclatanti. Certo, ci sono settori di eccellenza. Ci sono coraggiose denunce. La cultura? C’è pure quella. La gestione ordinaria? Da Vietnam?


Il Vaticano, l’omosessualità e il problema dell’informazione

Il diverso modo in cui viene data una notizia è fonte di diverse interpretazioni. “Si chiede agli Stati e ai meccanismi internazionali di attuazione e controllo dei diritti umani di aggiungere nuove categorie protette dalla discriminazione, senza tener conto che, se adottate, esse creeranno nuove e implacabili discriminazioni. Per esempio, gli Stati che non riconoscono l’unione tra persone dello stesso sesso come “matrimonio” verranno messi alla gogna e fatti oggetto di pressioni“. Se, ad esempio, si omettono queste parole nel riportare l’intervista a monsignor Celestino Migliore non si capisce perché lo stesso ha anche dichiarato nella medesima occasione che “il catechismo della chiesa cattolica dice, e non da oggi, che nei confronti delle persone omosessuali si deve evitare ogni marchio di ingiusta discriminazione”. In sostanza, monsignor Celestino Migliore dice che se la dichiarazione per la “depenalizzazione universale dell’omosessualità”, che la Francia presenterà all’ONU il 10 Dicembre, sarà approvata, in Iran gli omosessuali verranno impiccati lo stesso mentre gli stati che non accettano i matrimoni tra gay (in cui gli omosessuali non sono discriminati e vincono pure l’Isola dei Famosi) potranno essere accusati di “violazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali“. Ora che il puzzle è stato ricomposto, che ognuno tragga le sue conclusioni.

Mumbai: Non ci siamo, cosi non va

Mi verrebbe da dire: Dannato Orgoglio Nazionale! Le speranze di ricongiungimento che il terrorismo sembrava aver creato tra due stati, storicamente, nemici quali India e Pakistan si possono, molto probabilmente, temporaneamente gettare in un cassetto. Purtroppo nella giornata di ieri il governo indiano ha deciso di prendere la “linea dura” contro il governo pakistano e il suo leader.

Una posizione che, vista l’estraneità dei fatti che gli Stati Uniti affermano esista (e se lo dicono loro dei pakistani…), non avrebbe gran senso tenere se non per un solo motivo di orgoglio, un motivo che ti spinge a fare di tutta un’erba un fascio. Un comportamento sbagliato perché colpisce, erroneamente, chi sta cercando di venire incontro alle tue necessità.

Probabile che vi sia stato un intervento filo-governativo pakistano nella strage di Mumbai, ma questo non riporterebbe al governo quanto invece ai servizi segreti pakistani. Sarebbe bene cercare di unire le forze per uno sforzo comune, anziché utilizzarle per urlare più forte la propria estraneità ai fatti che da circa una settimana fanno piangere molte famiglie.