Morucci: metti un brigatista in cattedra

Valerio Morucci non andrà alla Sapienza. Il professore e terrorista non salirà in cattedra.
Il rettore dell’Università la Sapienza di Roma Luigi Frati, ha fatto inequivocabilmente sapere il suo no nei giorni scorsi:

Morucci venga a parlare a via Fani

A Libero dice:

non è possibile che un brigatista che ha ucciso vittime innocenti faccia l’educatore ai ragazzi

La faccenda colpisce perché il cerchio, in qualche modo, si chiude. Sentite cosa dice il lettore nell’intervista per il quotidiano di Feltri: per chiarire la sua volontà di invitare nuovamente all’interno dell’Ateneo più grande d’Europa Papa Ratizinger comunica che

Al Pontefice e’ stato inviato un invito formale

Pensare che il 2008 era cominciato così: con il Papa che alla Sapienza non era più venuto.

Il tonfo della Sterlina Inglese sull’Euro

Chi si è recato ultimamente in Inghilterra ha assistito ad una svolta epocale: la Sterlina Inglese si è svalutata parecchio nei confronti dell’Euro arrivando ad un tasso di cambio quasi paritario (1 Sterlina = 1 Euro). Secondo un editorialista inglese, la svalutazione della Sterlina gioverà ai sudditi della Regina Elisabetta: aiuterà l’Inghilterra ad esportare di più. Una svalutazione del 30% in così poco tempo, però, crediamo non sia di così grande giovamento alla popolazione inglese che ora è “più povera” del 30% verso i prodotti importati dall’estero che sono circa il 50% del consumo nazionale. Come una tanto evidente perdita del potere di acquisto dei prodotti esteri possa essere “pareggiata” dall’aumento delle esportazioni è difficile da capire. A questo punto anche l’Inghilterra aderirà agli Accordi di Schengen?

La solita tristezza delle manifestazioni contro Israele

Ieri in Italia (da Milano a Roma indica il Corriere della Sera) e nel mondo sono andati in scena violente proteste (violente sul piano ideologico) contro Israele. Sono state bruciate alcune bandiere, in alcuni striscioni la Stella di Davide è paragonata addirittura ad una svastica nazista e naturalmente tutto questo è stato condito dai soliti slogan contro il governo degli USA e quello di Israele. Nota di colore: presenti iracheni (o pseudo-iracheni) con le scarpe in mano. Come sempre è giusto manifestare, esprimere la propria opinione: il tutto però non deve mai andare oltre la legalità. A questo punto, cari manifestanti, non vi mettete forse sullo stesso piano (quello della violenza) dell’odiato governo israeliano?

2008, un anno in Politica Live – Secondo tempo

2008, anno bisestile. Parte seconda. La prima ci aveva lasciato con Barack Obama sfidante, per i Democrats, nella corsa alla Casa Bianca. Luglio è un mese intenso: il primo luglio la Francia assume la presidenza di turno dell’Unione europea, e il giorno dopo, dopo più di 6 anni di prigionia, viene liberata la giornalista e politica francocolombiana Ingrid Betancourt, dal 2002 in Colombia prigioniera della FARC.

2008, un anno in Politica Live – Primo tempo

2008. Un anno difficile. Lo vogliamo ricordare così, rivivendolo. Anno Internazionale della Patata come dichiarato dall’ONU e dalla FAO.
Un anno che è finito con uno dei tanti moniti del Vaticano alla politica italiana (loro possono): i vescovi ai politici dissero Litigate di meno e siate sobri. Come se, soprattutto in Italia, le due parole, sobrietà e politica, possano mai armonizzarsi all’interno della stessa frase.
Un anno che, per l’Italia, si apre e si chiude tra le braccia del Colonnato di San Pietro: era il 15 gennaio

ANSA – Dopo forti opposizioni da parte di 67 docenti e di una parte degli studenti il papa Benedetto XVI rinuncia a partecipare all’inaugurazione dell’anno accademico all’università di Roma La Sapienza

Berlusconi: parlo solo in assenza dell'(ex) giudice



ANSIMA NOTIZIE (L’agenzia di stampa che mette angoscia):

Di Pietro: “Gasparri mi diffama”. L’Idv propone l’introduzione del reato di esistere


Silvio, che non solo detta l’agenda, ma crea anche le modalità, ha le idee chiare: un bel ricatto è quello che ci vuole. E quindi (tanto per infierire), sulle riforme pone un bell’aut aut ai democratici: possiamo avere un dialogo solo se divorziate da Di Pietro.


Pensate a che splendido quadretto. Pensate alla dinamica parlamentare a quel punto. Una sola, unica lingua monocolore, con eventuali, piccole necessità di qualche aggiustatina qua e là. Ma poi, si ha fiducia nel fatto che ne potrebbero uscire tutti tutti contenti.


Di Pietro è irrecuperabile, è il giustizialismo fatto persona. Lo dice tutta la sua storia


Ma anche:

il Pd deve scegliere quale identità darsi, oggi è incerto, non sanno neppure di quale famiglia europea far parte


Infieriamo, infieriamo


L’italica “vocazione fatale alla corruttela”



La triste storia dell’Italia corrotta. A scriverla è, oggi, Eugenio Scalfari.


Giro a voi le domande che Scalfari si pone in apertura. La prima, fondamentale: L’ITALIA è una nazione corrotta? Qual è la percezione di chi la vive ogni giorno, dall’alto di differenti esperienze di quotidianità, rapporti, persone contesti?


Seconda domanda: Da sempre o da quando? Il fenomeno – se così può essere definito – quando trova la sua nascita? La sua origine? Tangentopoli è solo una punta recente di un iceberg di cui vediamo e abbiamo visto solo la punta?


Da dove parte la corruzione? E’ corrotto il popolo, la società nel suo complesso? Sono le persone, la generalità di esse, o lo sono state? Oppure il popolo è una vittima? Vittima di pochi, potenti e onnipotenti. Insomma, oppure è corrotta soltanto la classe dirigente del Paese e il popolo assiste, passivo e stupefatto, a questo devastante fenomeno? A me suona un po’ da alibi. E se non è un alibi, è un sintomo di non spiccante brillantezza…


Avete delle risposte? Temo che le mie siano troppo pessimistiche…


Bondi e la buona novella (al bando le cattive)



Questa mi ha colpita: Adnkronos, 27 Dicembe 2008:

“Esiste un grave problema che riguarda i mezzi di comunicazione, in particolare l’informazione televisiva. Non parlo dell’informazione politica. Intendo riferirmi ad un orientamento generale dell’informazione, sia di quella pubblica che privata, che tratta vicende di cronaca nera senza alcuna cautela e senza alcuna considerazione di chi guarda la televisione, almeno in alcune fasce di ascolto”. Lo afferma il ministro per i Beni e le Attività Culturali, Sandro Bondi, in un intervento che sarà pubblicato domani sul quotidiano “Il Tempo”. “Qualche giorno fa tutti i telegiornali hanno dato grande risalto ad una notizia raccapricciante e orribile, dagli effetti imprevedibili sulla psicologia dei bambini, proveniente da Los Angeles. Questa notizia – sottolinea Bondi – è stata ripetuta da tutti i telegiornali il giorno di Santo Stefano, con la solita morbosità nel raccontare i particolari e nell’indugiare nell’orrore senza fine.
Non ho potuto e saputo spiegare a mio figlio le ragioni di tanta cieca ferocia, che non ha pietà dei bambini e che avviene proprio alla vigilia del Natale, cioe’ nel giorno in cui la famiglia si riunisce nel segno del calore degli affetti”.


Troppi orrori, insomma, provengono da questa informazione. Per non turbare il clima, in questi giorni, allora sarebbe il caso di lasciar perdere molte cose. Gaza, gli incidenti, un anno fa la Bhutto…


Troppe cose brutte e insopportabili. Chiudiamoci in una campana di vetro, e portiamo l’informazione con noi


Natale in Sicilia

La battaglia è lunga e secolare, e abbiamo avuto modo, recentemeente, di ricordarlo:

Costose, inutili, incancellabili: le (finte) promesse sulle province

Mentre il Sole 24 Ore ricordava che nella prima fase di riordino della Pubblica Amministrazione erano sopravvissuti magicamente tutti gli enti messi sotto osservazione dal Decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito nella famosa Legge 6 agosto 2008, n. 133 – la stessa della Riforma Gelmini.
Modernizzare significa sempre calpestare i piedi di qualcuno, leggevo oggi. E in Italia non c’è posto né modo né fantasia per poter affermare il contrario.

Canto di (post) Natale



E’ vero: è un Natale più buio del solito.


Meno luci, meno abbagli. Solo la pesantezza della realtà, di una crisi che è già un mito per i posteri, prima che fardello per i contemporanei.


Mi sono accorta, girando la sera per i quartieri di Roma – San Giovanni, o il Quartiere Trieste, ad esempio, dove vivo – che i negozi non si permettono più di tenere le loro vetrine accese e illuminate anche di notte. No. Piuttosto serrande chiuse, attendendo la luce del nuovo giorno. Fateci caso, le città sono davvero un po’ più buie del solito.


Qui trovate un bel temino di Natale. Per il resto: gli economisti dicono di no, che c’è poco da sperare, che, insomma, dalla crisi del ’29, tanto per fare un esempio, ne siamo usciti in 10 anni e con la guerra.


Io, nel 2009, devo umanamente sperare.


Buon Natale!

Buon Natale.
Per cominciare bene la giornata godereccia di abboffamenti famigliari (o meglio, proseguire da ieri sera) , ho aperto Spinoza.
Come la Sveglia del mattino – ammesso che oggi ci si riesca a svegliare.
Con le Jingle Balls si sono superati.

Di Pietro: da Tangentopoli ad Appaltopoli



Magistrati avanti tutta, titola oggi sul suo blog, tra le prime e più visitate vetrine on line della politica italiana.


Cittadino e politico a prova di intercettazioni ed orgoglioso del mio operato di Ministro: tale mi sento dopo la pubblicazione di alcuni stralci di intercettazioni disposte dalla Procura di Napoli nei confronti del dirigente del Ministero delle infrastrutture, dr. Mario Mautone, nell’ambito dell’inchiesta sul “sistema Romeo”, su cui sta indagando la magistratura partenopea


Da mio figlio errori ma nessun reato: l’uomo di Tangentopoli difende così il figlio Cristiano, coinvolto in Appaltopoli, l’enorme scandalo natalizio che sta deliziando l’Italia da Nord a Sud. Deve difendere i magistrati, lo è stato anche lui. Vedremo come si evolveranno le cose. Forse capiremo anche se si tratta di strumentalismo o realtà. O forse no. Voi che ne pensate?


La telefonata di Alberto Stasi al 118 il giorno del delitto di Garlasco

Ecco l’audio integrale della telefonata che la sera del Alberto Stasi ha fatto al centralino del 118. Alberto Stasi ha appena ritrovato il corpo della fidanzata Chiara Poggi, lungo le scale della casa della villetta di Garlasco (Pavia). erano le 13 e 49 del 13 Agosto 2007.

Proprio questa chiamata al 118 secondo la Procura di
Vigevano
(da sempre convinta della colpevolezza di Stasi) si convince dell’ennesima anomalia contenuta nel racconto fatto quel giorno ai carabinieri a pochi minuti dall’accaduto.

Lasciamo giudicare ai lettori, ma anche chi vi scrive, in effetti, rileva nella voce di un ragazzo a cui hanno appena massacrato la fidanzata un atteggiamento appena confuso, ma insolitamente distaccato e impersonale. Lo Stasi nomina un paio di particolari fondamentali – il fatto che a persona uccisa sia la sua ragazza e che mentre si parla lei potrebbe essere ancora viva –  solo quando incalzato dalla centralinista. Rileviamo anche che durante la conversazione la centralinista fa ripetere il civico dell’abitazione, leggendolo sbagliato, forse per sincerarsi che non ci siano contraddizioni nella segnalazione. Di seguito la traslitterazione dell’audio. In fondo il link al file audio del Corriere.it.

Centralino del 118: Pronto…

Alberto Stasi: SI, mi serve un ambulanza in Via Giovanni Pascoli a Garlasco.

118: A Garlasco?

Stasi: Si.

118: Via Giovani Pascoli al numero?

Stasi: Al 29…una via senza uscita la trova subito

118: Come?

Stasi: E’ una via senza uscita, mi sembra il 29, non ne sono sicuro…

118: Mh. Ma cosa succede?

Stasi: Eh, credo che abbiano ucciso una persona…non ne sono sicuro, forse è viva…

118: Ma in che sens…cioè cos’è successo? Lei cosa vede?

Stasi: Adesso sono andato dai carabinieri…c’è…c’è…c’è tanto sangue dappertutto e lei è sdraiata per terra

118: In strada o in casa?

Stasi: In casa

118: Si, ma è una sua parente?

Stasi: No, è la mia fidanzata

118: Quanti anni ha questa persona?

Stasi: 27

118: Va bene, adesso arriviam…mh..eh..le sembra il civico 29?

Stasi: Comunque è una via senza uscita, sicuramente trover…

118: Ma lei è in casa adesso?

Stasi: No sono in caserma, sono appena arrivato, adesso gli dico che cosa è successo

118: Mh, vabè, coi carabinieri adesso mando a vedere un’ambulanza, va bene.

L’audio originale è stato distribuito dal Corriere della Sera online in giornata. Potrete farvi la vostra idea del delitto di Garlasco ascoltandolo. Basta collegarsi al loro indirizzo Web.

ASCOLTA LA TELEFONATA DI ALBERTO STASI AL 188: L’AUDIO ORIGINALE ad alta qualità

La telefonata dura in tutto 57 secondi. 57 secondi per chiedere l’intervento dell’ambulanza per una ragazza che “forse è viva” mentre Alberto percorre con la sua Golf la strada che lo separa dalla caserma dei Carabinieri. Tante contraddizioni nel suo racconto.
E una telefonata di richiesta d’auto veramente anomala. Che oggi ciascuno di noi ha la possibilità di ascoltare.

Con un audio leggermente peggiore è disponibile anche in questa versione che riportiamo qui di seguito. Prontamente disponibile su Youtube pochi attimi dopo la diffusione nei Tg nazionali.

Berlusconi Presidente? Ma non sarebbe un monarca, rassicura Dell’Utri



Bossi frena il premier: “Non parliamo di presidenzialismo”. Probabilmente perché non riesce a pronunciarlo


Scrive Spinoza, che si supera giorno dopo giorno.


E’ di oggi la rassicurazione di un uomo che lo conosce bene, e da tempo. Marcello Dell’Utri dixit:

se tra cinque anni si dovesse realizzare “l’utopia” dell’elezione diretta del presidente della Repubblica, Silvio Berlusconi potrebbe tranquillamente candidarsi, come in fondo e’ giusto che sia


A Cesare quel che è di Cesare, insomma. Mica quell’uomo si sta prodigando in opere da (buh? Ormai sempre? Da quando è nato l’Uomo?) per nulla…


Finalmente pure da noi c’e’ un premier eletto dal popolo


Dice Dell’Utri in un’intervista a La Stampa. Invece che eleggere direttamente il presidente della Repubblica forse basterebbe rafforzare i poter del premier, azzarda il giornalista intervistatore.


Risposta?

Certo si potrebbe. Berlusconi non ha emesso dei diktat, per imporre all’Italia un monarca assoluto, tanto meno se stesso


Mica.