La Francia chiede sanzioni più severe contro l’Iran mentre i leader dell’UE si riuniscono per un vertice

Mercoledì il presidente francese Emmanuel Macron ha esortato i suoi colleghi dell’Unione europea a intensificare le sanzioni contro l’Iran poiché cresce la preoccupazione che il suo attacco senza precedenti contro Israele possa alimentare una guerra più ampia in Medio Oriente.

Le osservazioni di Macron sono arrivate mentre i leader dell’UE si sono riuniti a Bruxelles per un vertice incentrato sull’attacco, nonché sulla guerra in Ucraina e sulle modalità per rilanciare la competitività economica del blocco.

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Le ultime notizie sull’Iran dopo l’intervento di Macron

In particolare possiamo analizzare interessanti dichiarazioni: “Dobbiamo adattarle ed espanderle”, ha detto Macron a proposito delle sanzioni che l’UE ha già imposto alla Repubblica islamica. Ha detto che le nuove sanzioni dovrebbero colpire “coloro che stanno aiutando a produrre i missili e i droni utilizzati durante l’attacco”.

In una bozza di dichiarazione preparata per l’incontro, i leader avvertono che “l’UE è pronta ad adottare ulteriori misure restrittive contro l’Iran, in particolare in relazione ai veicoli aerei senza pilota (UAV) e ai missili”. Invitano inoltre “l’Iran e i suoi delegati a cessare tutti gli attacchi e (esortano) tutte le parti a esercitare la massima moderazione e ad astenersi da qualsiasi azione che possa aumentare le tensioni nella regione”. La dichiarazione, vista dall’Associated Press, è una bozza e potrebbe cambiare.

Estendere le sanzioni, però, non è un esercizio semplice. L’UE ha già preso di mira i responsabili della produzione dei droni che l’Iran ha venduto alla Russia per utilizzarli nella guerra contro l’Ucraina. Il capo della politica estera dell’UE, Josep Borrell, ha incaricato i suoi servizi di elaborare nuove misure.

L’idea sarebbe quella di espandere la lista dei droni per includere i missili, anche se non ci sono prove che l’Iran abbia venduto missili alla Russia. Borrell ha affermato che anche le forze per procura sostenute dall’Iran in Libano, Iraq e Siria potrebbero essere oggetto di sanzioni.

Alcuni paesi vogliono anche imporre sanzioni alle persone che forniscono all’Iran i componenti per costruire droni, ma tali misure sono già state approvate nel luglio 2023. Borrell ha detto che il suo team valuterà se espandere l’elenco dei componenti o sviluppare modi per fermare le sanzioni. dall’essere aggirati.

Il primo ministro belga Alexander De Croo, il cui paese detiene attualmente la presidenza di turno dell’UE, ha dichiarato: “La mia posizione è che la Guardia rivoluzionaria iraniana dovrebbe essere inserita nella lista delle sanzioni”. Ha detto che tale azione “sarebbe un segnale molto importante da dare”.