Si sono chiuse le Parlamentarie del Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo. Tra vistosa delusione e strasichi polemici sulla presunta scarsa trasparenza che avrebbe contraddistinto la tornata elettorale, va in soffitta il processo di selezione attraverso il quale il Movimento ha auto-nominato i propri candidati. Ma come sono andate le primarie del Movimento Cinque Stelle? E quali sono le principali considerazioni che è possibile formulare su questo evento?
Prima Pagina
Crisi governo Monti a un passo
Il destino del governo Monti è appeso a un filo. La fiducia del Parlamento al decreto Sviluppo, l’approvazione di un provvedimento che era sostanzialmente in cantiere da mesi, non ha infatti rinsaldato il fato dell’esecutivo guidato da Mario Monti, accendendo improvvisi margini di instabilità a pochi mesi dalla fine della naturale legislatura. Ad aver acceso le polemiche, ieri mattina, il ministro Passera che – ospite di Agorà su Raitre, commenta in maniera molto critica l’intenzione di Berlusconi di ricandidarsi premier per la quinta volta.
Primarie Movimento 5 Stelle: come funzionano le “parlamentarie” di Beppe Grillo
Le chiamano “Parlamentarie” ma, comunemente, si tratta delle primarie finalizzate a nominare i candidati del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo. Parlamentarie che tuttavia si discostano dalle più tradizionali Primarie del centro sinistra per modalità di individuazione dei potenziali candidati e per modalità di vincita. Ma come funzionano allora le Parlamentarie del M5S? E siamo proprio sicuri che possa esserne garantita la piena democrazia e trasparenza?
Berlusconi pronto a tornare in campo
Silvio Berlusconi si dice pronto a tornare in campo anche se, probabilmente, la sua definitiva uscita non è mai avvenuta. Al terine di una giornata particolarmente convulsa, collimata con un vertice a Palazzo Grazioli del gotha del Pdl, alle 22 l’ex presidente del Consiglio ha emesso una dichiarazione pubblica nella quale afferma di essere “assediato dalle richieste dei miei perchè annunci al più presto la mia ridiscesa in campo alla guida del Pdl”. Un nuovo giro di giostra?
Trattativa Stato – Mafia accolto ricorso Quirinale
I giudici della Consulta hanno accolto il ricorso sulle intercettazioni indirette di quattro conversazioni che avevano come protagonista il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e l’ex ministro dell’Interno, Mancino. La Corte Costituzionale ha così accolto le richieste del Quirinale, nel conflitto di attribuzioni con la Procura della Repubblica di Palermo, affermando – in sintesi – che non spettava alla Procura siciliana valutare la rilevanza delle intercettazioni, o omettere di chiedere al giudice l’immediata distruzione, ai sensi di quanto stabilito dall’art. 271 del codice di procedura penale.
Legge elettorale bloccata in Senato
Si arena in Senato la proposta di revisione della legge elettorale. La bozza formulata dalle parti non ha infatti trovato pronto gradimento da parte del Pdl, nonostante una parvenza di precedente intesa. A non piacere sarebbero non solamente gli aspetti legati alle preferenze, quanto anche il tetto di spesa di 80 mila euro a candidato, che il Partito Democratico vorrebbe introdurre al fine di limitare il pregiudizio già sperimentato con precedenti casi mediaticamente molto rilevanti (Fiorito docet).
Detrazione scontrini fiscali
L’emendamento al Ddl di Delega Fiscale approvato in Commissione Bilancio, che potrebbe presto condurre a una potenziale detrazione degli scontrini fiscali e delle ricevute in dichiarazione dei redditi, non sembra trovare molti appoggi da parte di governo e Agenzia delle Entrate, evidentemente contrari all’applicazione del contrasto di interessi. Di qui, una serie di dichiarazioni che evidenziano un deciso scetticismo circa l’efficacia di una simile azione di opposizione all’evasione fiscale.
Saldo IMU costa 23 miliardi!
Secondo quanto ha rivelato Il Sole 24 Ore, pagare il saldo dell’Imu ci costerà 23 miliardi di euro, 5 miliardi di euro in più rispetto ai 18 previsti se si fossero applicate le aliquote nazionali utilizzate per l’acconto. La differenza – non risibile – di 5 miliardi di euro è pertanto dovuta alla decisione, delle singole municipalità – di sfruttare tutta o parte l’autonomia loro concessa dal regolamento fiscale del nuovo balzello sul patrimonio immobiliare. Nel passaggio dall’acconto al saldo, i rincari più rilevanti sono riscontrabili al Centro e al Sud.
Primarie Pd cosa farà Renzi
Archiviato il successo di ieri, una delle principali domande che affollano le community del Pd è: cosa farà Renzi nei prossimi mesi. “Finalmente ho fatto qualcosa di sinistra: ho perso” – ha infatti affermato il sindaco di Firenze, senza tuttavia sbilanciarsi sul proprio impegno in favore del Partito. Ma quali sono state le dichiarazioni di Renzi? E cosa ha lasciato intendere sul futuro il sindaco di Firenze? Ecco una breve cronistoria di una delle notti più lunghe della vita del “rottamatore” per eccellenza.
Risultati ballottaggio primarie Pd
Pier Luigi Bersani ha vinto il ballottaggio delle primarie del Pd o, se preferite, del centro sinistra. Come era prevedibile – complici anche esplicite sponsorizzazioni dei tre candidati eliminati al primo turno – i voti dei vendoliani e dei (pochi?) sostenitori di Tabacci e Puppato, sono confluiti nelle tasche dell’attuale segretario del Pd, che ha potuto avere la meglio sullo sfidante, Matteo Renzi. Ma siamo sicuri che in queste primarie vi sia stato un vero perdente, e che le posizioni di Renzi siano da accantonare in seguito a tale sconfitta?
Ballottaggio primarie Pd affluenza
Affluenza in calo per le primarie del Pd, fase ballottaggio. Stando a quanto affermano i comitati, infatti, alle 12 avrebbe votato circa un milione di elettori, con un trend in fase calante (la conferma arriverà tuttavia solamente a fine orario utile). Pronta la reazione dei “renziani”, i sostenitori del sindaco di Firenze: la colpa sarebbe stata delle regole. Proprio la scarsa tenuta dei dati elettorali sta tuttavia inducendo molti potenziali elettori a rompere gli indugi in questi ultimi minuti, convinti della maggiore valenza che avrebbe la propria preferenza.
Ballottaggio primarie Pd andamento della giornata
Sono in corso le elezioni finalizzate a nominare il candidato leader del centro sinistra. Un ballottaggio anticipato da una lunga serie di polemiche, accompagnate dalla recente pubblicazione dei dati di accoglimento delle nuove domande di iscrizione: poco più di 7 mila, contro le 100 mila presentate negli ultimi giorni. “In caso di sconfitta nessuna griderà ai brogli” – si è sforzato di ripetere il sindaco di Firenze, Matteo Renzi. Ma il caos è già scoppiato da tempo.
Sallusti arrestato per evasione
Il direttore de Il Giornale, Alessandro Sallusti, è stato arrestato per evasione: il giornalista ha infatti violato gli obblighi domiciliari. Di conseguenza, il giudice delle direttissime ne ha convalidato l’arresto per evasione, disponendone l’arresto domiciliare. Il 6 dicembre prossimo il direttore del quotidiano verrà processato per il reato di evasione, rischiando da 1 a 3 anni di carcere. “E’ stato un gesto simbolico” – si è limitato a dichiarare Sallusti al giudice che lo ha appena processato.
Primarie Pd votare anche se non lo si è fatto al primo turno?
Dopo una lunghissima ed estenuante settimana di polemiche, è finalmente giunto il momento del voto. Tuttavia, a seggi in fase di apertura, il caos su chi possa o meno votare non ha ancora finito di arricchire i discorsi delle opposte fazioni in gara, con Pier Luigi Bersani che ha infine ammesso come il Partito Democratico non abbia bisogno “di fuoco amico”, poichè “il nemico è la destra, il Pdl faccia le primarie, hai visto mai che vogliano venire a farle da noi”. Una dichiarazione che tuttavia non è stata sufficiente a placare i malumori.