Candidati alle regionali: Claudio Burlando – Gallery

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Oggi è la volta della Liguria. Il centrosinistra candida il Presidente uscente, Claudio Burlando, appoggiato qui anche dall’Udc di Casini. Il centrodestra risponde con la candidatura di Sandro Biasotti, già governatore a sua volta per il centrodestra dal 2000 al 2005. Prima, quindi, del “ritorno” a Genova con l’elezione a presidente della Regione Liguria di Claudio Burlando.

E ora è partita la sfida per la riconferma, dice Burlando. Dopo il salto, una gallery del governatore uscente.

Regionali Lazio, Bersani: “Rinvio? Basta pasticci”

bersaniHanno sommato turbamenti a turbamenti, pasticci a pasticci. Vuole il centrodestra raffreddare la testa e riposarsi un attimo? È ora che i ministri smettano di avanzare ipotesi. C’è una scadenza elettorale ed operazioni di validazione in corso. Punto”. E’ secca e decisa l’opinione del segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, che a Montecitorio sottolinea la contrarietà del suo partito all’ipotesi paventata in questi giorni di un rinvio del voto alle Regionali del Lazio.

Fiat, tensione al Senato: scontro Scajola-Garraffa

senatoLei non si può permettere di dire che un ministro dice bugie! Lei è un maleducato e un bugiardo”. Tensione al Senato fra il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, e il senatore Pd, Costantino Garraffa. Il motivo dell’aria piuttosto agitata è la crisi dello stabilimento Fiat di Termini Imprese.

Garraffa accusa Scajola di dire bugie sul impianto siciliano del Lingotto e il ministro si difende “Siamo tutti impegnati, governo, parti sociali e imprese. Mi rendo conto che siamo in campagna elettorale per le regionali”. Il presidente di turno dell’Assemblea, Domenico Nania, richiama il senatore Garraffa e sospende la seduta.

10 domande sì, ma all’opposizione

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Ricordate le celeberrime 10 domande a Silvio Berlusconi? Quelle su cui i era incaponita a Repubblica, sì. Lanciato il trend, la cronaca si popola di altre dieci domande, poste (qualcuno dirà “finalmente”) all’opposizione. Domande che incarnano una questione di identità, nè più e nè meno.

L’idea viene in un convegno di italianisti, accademici e giornalisti britannici dal titolo “Berlusconi and beyond: prospects for Italy” (Berlusconi e oltre: prospettive per l’Italia). Magari un altro titolo avrebbe fatto ben sperare qualcuno, ma tant’è. La conferenza è stata organizzata da Geoff Andrews, italianista della Open University, con il patrocinio della Birmingham University. Dopo il salto, le dieci domande. Cui non vediamo l’ora giunga risposta da parte dei destinatari. Particolarmente interessanti, tra le altre, la 1, la 2, la 5. Ma insomma. Una risposta ad ognuno di questi quesiti forse (FORSE) darebbe un senso. Restiamo in attesa, naturalmente fiduciosa.

Bertolaso, Berlusconi: “I pm si vergognino”

berlusconi silvioNello scandalo che l’ha travolto per il terremoto in Abruzzo, Guido Bertolaso ha un difensore d’eccezione: Silvio Berlusconi. Il premier, a Bruxelles per partecipare al Consiglio europeo straordinario sulla crisi economica, va in soccorso dell’ormai ex capo della Protezione civile e invita i pm a “vergognarsi” per aver “sollevato accuse di questo genere”. Il presidente del Consiglio dice che “sono accuse infondate e non vere come al solito” quelle rivolte al sottosegretario. Pronta la risposta del segretario del Pd, Pier Luigi Bersani:

Credo che queste frasi di Berlusconi siano totalmente fuori luogo. Eventuali responsabilità personali saranno stabilite dalla magistratura, nessuno si mette a fare il giudice, però esiste un fatto oggettivo, una responsabilità oggettiva, qui c’è un andazzo non accettabile e bisogna tirare le somme.

Il dopofestival di Youdem

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In tempi di campagna elettorale, mentre si avvicinano con velocità incontrollabile le elezioni amministrative di marzo, succede di tutto. Succede anche che, in questo lasso di tempo, in questa attesa più o meno “feconda”, in questi mesi che passano e che non torneranno, succeda di tutto. Succeda anche che cada quella creazione tutta italiana, solo italiana, amata e odiata, guardata e non guardata – ma sempre commentata – che è il Festival di Sanremo.

E a questo punto… Il Partito democratico strizza l’occhio allo spettacolo? Pierluigi Bersani, nei giorni scorsi, ha preso le difese di Morgan, dopo la vicenda che ha visto protagonista il cantante per l’intervista a Max in cui ammetteva di aver fatto uso di droga.

Nucleare, Parroncini: La Polverini si studi la Regione che vorrebbe governare

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Le regionali, si sa, sono sempre più vicine. Tra polemiche, contraddizioni, candidature mancate, candidature improbabili, candidature popolari. Uno dei grandi temi, che vede i candidati della maggioranza di governo in una situazione non esattamente semplice, è indubbiamente quello del nucleare.

Oggi l’assessore agli Enti locali, alle reti territoriali energetiche, portuali, aeroportuali e dei rifiuti della Regione Lazio, Giuseppe Parroncini, replica a quella che vede come l’”ennesima risposta ambigua della candidata del centro destra, dopo la privatizzazione dell’acqua e l’accoglienza agli immigrati, stavolta sul nucleare”.

Bersani: “Berlusconi? Il suo cambiamento è finito nella palude”

bersaniLa grande promessa di cambiamento del ’94 di Berlusconi è finita nella palude dei suoi problemi. Ora serve una battaglia politica per interpretare le preoccupazioni del Paese. L’Italia si deve dare un colpo di reni”. Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, traccia, nella riunione della Direzione, la strada che l’opposizione del suo partito deve seguire:

Bisogna indicare l’orizzonte al Paese, c’è l’esigenza di rompere il muro di gomma tra politica e cittadini che sta producendo sfiducia. Non può mancare la denuncia dei tradimenti e delle promesse mancate dal Governo a partire dal Mezzogiorno.

Roma-Olimpiadi 2020, Alemanno: “La sfida si vince se siamo uniti”

alemannoRoma e le Olimpiadi del 2020. Il sindaco della Capitale, Gianni Alemanno, è dell’idea che Roma possa essere scelta per ospitare i Giochi solo nel caso in cui ci sia progetto condiviso e unità di intenti:

Il sostegno già espresso dal Consiglio regionale del Lazio e che sarà espresso la prossima settimana dalla Provincia di Roma è un passaggio importante che testimonia l’unità del territorio sulla candidatura olimpica.

Questa è una sfida che si vince solo se non ci si divide. Nella costruzione del dossier noi useremo ogni accorgimento pur di giungere a un progetto condiviso, che valorizzi il ruolo della Capitale d’Italia nella corsa alle Olimpiadi del 2020.

In una nota del Campidoglio si precisa che:

Il Comune di Roma ha raccolto il sostegno e la collaborazione della Regione Lazio e della Provincia di Roma per la candidatura olimpica ai Giochi del 2020. A partire da oggi i tre Enti Locali saranno parte attiva del tavolo tecnico, che valuterà lo studio di avanzamento del progetto per Roma 2020.

È questo l’esito del vertice che questa mattina si è tenuto in Campidoglio e al quale hanno preso parte il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, il vicepresidente vicario della Regione Lazio, Esterino Montino, il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti e alcuni assessori dei tre Enti Locali.

D’Alema. Chiamiamolo Pd. Però, io non ci credo

13 marzo 1999. A parlare è Massimo D’Alema, allora presidente del consiglio.

Mettiamo un po’ di ambientalismo. Perché…. Va di moda. Poi siamo un po’ di sinistra ma come… Blair. Perché è sufficientemente lontano, diciamo, ppddp.

(Ridono in sala).

Poi siamo anche un po’ eredi della tradizione del Cattolicesimo democratico. Poi ci mettiamo un po’ di giustizialismo, che va di moda, e abbiamo fatto un nuovo partito. Lo chiamiamo in un modo che non dispiace a nessuno…. Perché “Verdi” è duro. “Sinistra” suona male. Democratici siamo tutti…. Ed è fatta. E chi può essere contro, diciamo, un prodotto così straordinariamente perfetto??? C’è tutto dentro. Auguri. Però io non ci credo.

Berlusconi è al 62%

berlusconi_silvioBerlusconi non subisce flessioni. Dopo essersi ripreso dall’aggressione di Massimo Tartaglia, il premier si riprende il consenso degli italiani. Secondo i dati rilevati dall’Istituto Crespi e pubblicati dall’edizione web de Il Clandestino, infatti, Silvio Berlusconi è al 62% dei consensi personali. La coalizione del centrodestra sfonda il 50% grazie all’allargamento con La Destra di Francesco Storace (1,8%). Nell’ultimo mese il Pdl è cresciuto di un punto, recuperando mezzo punto alla Lega Nord. Ecco nel dettaglio le percentuali: Pdl 39%, Lega 9,5% e Mpa 1,5%.

Nel centrosinistra, invece, il Pd è intorno al 30%. Anche se lentamente il partito di Bersani recupa consensi a discapito dell’Idv di Antonio Di Pietro, in questi giorni al centro del dibattito politico. Il partito di Largo del Nazareno è vicino al 30%, la soglia psicologica con cui affrontare nel migliore dei modi le elezioni regionali. Il Pd di Veltroni arrivò al 33%, ma nella coalizione dell’ex sindaco di Roma fu decisiva l’alleanza con i Radicali.

Italia dei valori, Carra: “Pd si liberi di Di Pietro”

italia_dei_valoriItalia dei valori. Il partito di Antonio Di Pietro continua a essere uno dei più dibattuti della politica italiana. Con l’Idv bisogna “mettere le carte in tavola. La prima riforma che il Pd deve fare è liberarsi di Di Pietro”. E’ quanto afferma il parlamentare democratico Enzo Carra in un’intervista al “Quotidiano Nazionale”. Secondo Carra per “salvaguardare l’alleanza con Di Pietro, rischiamo di non acquisire quella con i centristi, finendo così in una posizione minoritaria che potrebbe durare a lungo”.

Gli fa eco il portavoce del Pdl, Daniele Capezzone:

Il Pdl è determinato a dialogare con il Pd, ma c’è da temere che ogni giorno che il Pd trascorre in alleanza con Di Pietro sia un giorno perso per un confronto utile. Ormai è chiaro a tutti: per un verso la sfida interna Di Pietro-De Magistris e per altro verso l’approssimarsi delle elezioni regionali, porta l’Idv a una vera e propria escalation di insulti contro tutto e tutti, senza neppure risparmiare il Capo dello Stato. È difficile non fare i conti con una simile realtà.

Matrimonio gay, Bologna: coppia chiede al sindaco di sposarla

Matrimonio-gayMatrimoni gay in Italia. Giuseppe Lombardo e Angelo De Battisti, sono due bolognesi omosessuali che hanno chiesto al sindaco della città, Flavio Delbono, esponente cattolico del Pd, di sposarli. “Stiamo insieme da 15 anni, sarebbe un bel gesto da parte sua”, dicono i due innamorati. A dare la notizia è stato Maurizio Cecconi, consigliere nazionale di Arcigay e portavoce della Rete Laica cittadina, che il 9 dicembre aveva fatto la stessa richiesta al primo cittadino di Bologna. A dare speranza a Cecconi era stato il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino che unirà in matrimonio Antonella e Debora, due donne piemontesi, in una cerimonia che è stata definita “un atto privato”.