Matteo Renzi ha lanciato il rush finale in vista del voto di domenica, invitando tutti a recarsi alle urne e a votare alle primarie il 30 aprile perché si sceglierà anche il segretario del Pd. L’ex premier scrive sulla enews che tra quattro giorni si svolgeranno le primarie per valutare in maniera democratica il segretario del Pd per i prossimi quattro anni. Il vincitore delle primarie, sarà anche il futuro leader candidato a Palazzo Chigi alle prossime elezioni. L’ex premier, preoccupato per un eventuale flop, invita la popolazione a votare. Molte sono le persone che vorrebbero far credere che il risultato finale è già scritto prosegue Renzi, e lo fanno per allontanare gran parte dai gazebo che saranno domenica prossima 30 aprile dalle 8 alle 20. Il passaggio di domenica, è molto importante sottolinea Renzi ed abbiamo bisogno dell’impegno di tutti. Infine ricorda i numerosi appuntamenti del suo tour in tutta Italia, dove ha percorso il paese in largo ed in lungo silenziosamente, dai piccoli comuni alle grandi città, senza telecamere e taccuini. Durante il tour Renzi ha incontrato moltissime persone di qualità, per ricominciare a progettare l’Italia del futuro e dei nostri figli, che deve andare avanti con l’impegno di tutti.
Partito Democratico
Critiche alla personalizzazione del logo della Festa dell’Unità
Parlare di festa dell’Unità al giorno d’oggi è anche un po’ anacronistico, tuttavia per tradizione diremo che si tratta di una festa promossa dal PD, ma davvero da tutto il Partito Democratico con tutte le sue correnti? Dopo la scelta del logo della manifestazione, bisogna un attimo ripensare al partito e alla festa.
Stefano Graziano (PD) indagato per concorso esterno in associazione mafiosa
Il PD trema in Campania dove è stato messo sotto accusa Stefano Graziano con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Il deputato del PD è stato eletto alla Camera nel 2008 poi dal 2014 è stata tutta un’escalation di incarichi.
La Boschi contro il referendum trivelle: è stata una spesa inutile
Una spesa inutile, la consultazione referendaria sulle trivelle. Sicuramente un’affermazione che può essere fatta soltanto dopo aver letto del non raggiungimento del quorum. Ma la Boschi va oltre e ritiene che si esageri anche sul “ciaone” usato come sfottò per tutti quelli che si sono recati ai seggi.
Sondaggi: Renzi e il PD ancora tra i favoriti
Il Partito Democratico è quello che secondo gli ultimi sondaggi detiene ancora il maggior numero di consensi ma questo non vuol dire che debba starsene tranquillo. Sembra infatti che nonostante la popolarità di Renzi, il M5S stia volando alto.
Marino VS Storace sulla donazione del sangue
E mentre la politica estera è impegnata nell’emergenza profughi, l’Italia si diletta con una serie di diverbi di poco conto o comunque in grado di distogliere l’attenzione da ciò di cui la politica dovrebbe occuparsi.
No all’arresto di Azzolini, come ha votato il Senato?
La giunta delle immunità ha respinto la proposta di arresto legata al senatore del NCD. L’aula di Palazzo Madama si è espressa con 189 voti contrri, 96 voti favorevoli e 17 astenuti.
La polemica de Il Giornale contro la mimetica di Renzi
Il Partito Democratico si fregia di aver vinto le elezioni regionali mentre, come osserva qualche arguto giornalista, siamo davvero lontani dalle vittorie schiaccianti di una volta, dalle folle oceaniche di democratici in giro per i seggi. E in tutto questo marasma c’è anche chi ha tempo di fare le pulci all’abbigliamento di Renzi.
Renzi birichino e Berlusconi biricone, il siparietto continua
Dopo l’elezione del Presidente della Repubblica non è bastato alla politica assistere al teatrino messa in scena da Berlusconi con la sua barzelletta della lupara e con gli insulti a Rosi Bindi. In tv, nel salotto buono di Porta a Porta, il premier Renzi si è confidato con il custode del patto con gli italiani di Berlusconi, Bruno Vespa. E anche qui il teatro ha presto il posto dei contenuti.
Incontro Renzi-Prodi, si pensa al Quirinale?
Prodi che ruolo potrebbe avere in questo Partito Democratico. Civati ha provato a rilanciare il suo nome anche se nelle ultime elezioni del Presidente della Repubblica, i franchi tiratori l’hanno eliminato dalla corsa. Berlusconi non vuole che sia fatto il suo nome e Prodi ci tiene ad evitare le strumentalizzazioni. Eppure tutto va come deve andare.
Quella del Governo Renzi la chiamano “fiducite”
I voti di fiducia richiesti dal governo Renzi sulla Legge di Stabilità sono stati tre in tutto e così le questioni di fiducia dell’esecutivo renziano salgono a 29. Secondo una recente panoramica sulla questione offerta da Openpolis, sembra che il rapporto tra voti di fiducia e leggi approvate dal governo in carica sia al 52%, il valore più alto registrato dal 1996 a questa parte. C’è chi la chiama già fiducite.
Scricchiola il patto del Nazareno dopo le regionali
La Regione Calabria e la Regione Emilia Romagna sono andate al voto per eleggere i Governatori regionali e il risultato delle urne è stato impietoso con Forza Italia, ha sancito l’ascesa della Lega anche se il primo partito è senz’altro quello del non voto. Adesso, alla luce di quanto accaduto nell’ultima tornata amministrativa, sembra in discussione perfino il patto del Nazareno.
Rinnovo dei contratti PA: Madia non dà sicurezza ai sindacati
Il ministro della Pubblica Amministrazione ha detto che il rinnovo dei contratti dei lavoratori della PA, sono una priorità dell’esecutivo ma non può dare certezze in merito e infatti i sindacati si dicono abbastanza delusi di quello che sta succedendo.
Marino tiene nonostante il ZTL-Gate, perchè?
Il Campidoglio è in difficoltà, come del resto è la situazione dall’inizio dell’era Marino che non è mai riuscito a tenere sotto controllo il consiglio e la giunta. Adesso però, alla prova dello ZTL-gate, la sua maggioranza regge.