Foto proteste in Egitto contro Mubarak

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Proteste Egitto. I manifestanti anti-Mubarak hanno promesso di intensificare le agitazioni al Cairo per costringere il presidente ad abdicare.

Lo stesso Mubarak nei giorni scorsi ha dichiarato di essere pronto alle dimissioni. Dimissioni che sono sul tavolo dei colloqui fra l’amministrazione Obama e gli ufficiali egiziani. Gli Usa chiedono che Mubarak le dia subito e consegni i poteri al vicepremier Omar Suleiman per costituire un governo di transizione che abbia il supporto dell’esercito militare.

Gli Stati Uniti, inoltre, vogliono far entrare in questo governo i membri dell’opposizione tra cui i Fratelli Missulmani. Volontà che mira al tentativo di portare a libere elezioni nel mese di settembre.

Caso Ruby, la Camera rimanda gli atti a Milano

La Camera ha approvato nel tardo pomeriggio, con 315 si,  298 no e un astenuto (il finiano Luca Barbareschi), il parere della Giunta per le autorizzazioni di Montecitorio che voleva che fossero restituiti gli atti con i quali i pm milanesi hanno chiesto di poter perquisire l’ ufficio di Giuseppe Spinelli, amministratore di Berlusconi, nell’ ambito del “caso Ruby”, alla stessa procura di Milano. Viene così accoltà la tesi per la quale il premier, chiamando la questura di Milano per il rilascio di Ruby, avrebbe agito per motivi istituzionali“, essendo veramente convinto che si trattasse della nipote del presidente egiziano Mubarak.
Secondo il relatore di maggioranza Leone, del PDL, la presunta concussione sarebbe un reato funzionale, e quindi non potrebbe occuparsene un  tribunale ordinario; inoltre, la procura di Milano non sarebbe competente neanche territorialmente, perchè il questore Ostuni, al momento della telefonata, si trovava nella sua casa di Sesto San Giovanni, e quindi la competenza sarebbe della Procura di Monza. Per Leone, quindi, “C’ è un intento persecutorio della Procura alla luce dei precedenti rapporti fra Berlusconi e quella Procura che definire burrascosi è dir poco”.

Italiano scomparso nella Repubblica Dominicana

Italiano-Repubblica Dominicana. Salvatore Minforte, originario di Bagheria in provincia di Palermo, sarebbe stato rapito dieci giorni fa a Boca Chica, località marittima della Repubblica Dominicana. Il cittadino italiano, 64 anni, non dà sue notizie dal 23 gennaio. Motivo per cui sono state fatte due denunce; una presenta da un amico dell’uomo e un’altra da familiari.

La moglie Antonina Fontana e la figlia Vania hanno raggiunto lo Stato caraibico, scoprendo che dall’abitazione di Salvatore mancano numerosi oggetti: il cellulare, l’auto, il portafogli, i bancomat e le carte di credito. Bancomat e carte di credito con sui sono stati fatti dei prelievi e dei pagamenti durante la notte della scomparsa nella zona di Boca Chica.

Foto nuovi rifiuti a Napoli

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Torna l’incubo rifiuti a Napoli. Incubo che si concentra per lo più nelle zone periferiche di Caivano, Acerra e Chiaiano, la cui saturazione della discarica è, secondo l’assessore all’Igiene urbana della città Paolo Giacomelli, all’origine del nuovo accumulo di rifiuti. Il sito dovrebbe chiudere tra due mesi, anche se come spiega Giacomelli anche l’impianto di Caivano mostra “della difficoltà di evacuazione della frazione umida e secca”.

Secondo l’assessore sugli accumuli di spazzatura, che sono misurabili in 900 tonnellate, vanno a incidere le chiusure domenicali di alcuni impianti di trattamento.

Sono dispiaciuto – continua Giacomelli – per le aree periferiche della zona orientale della città che stanno subendo le conseguenze negative di questa situazione. Nello stesso tempo siamo fiduciosi per le decisioni che adotterà la Provincia”.

Le opposizioni bocciano la proposta di accordo del premier. Berlusconi: “Irresponsabili”

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Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, in una lettera inviata al Corriere del Sera, aveva oggi lanciato la proposta di un accordo con le opposizioni per affrontare principalmente i temi economici e fare insieme “un piano per le crescita”, ma le opposizioni hanno bocciato compattamente tale proposta. Il segretario del Partito Democratico, Pierluigi Bersani, spiega: “Noi nel ruolo che abbiamo siamo pronti a prenderci le nostre responsabilità,. ma lui deve fare un passo indietro e togliere dall’ imbarazzo se stesso e il Paese”. Dello stesso tenore anche le parole del vicesegretario del PD, Enrico Letta, che afferma: “Ora il confronto sulle riforme noi lo vogliamo ma o con un nuovo premier di centrodestra, oppure con Berlusconi ma in campagna elettorale”.
Anche il Terzo Polo chiude il dialogo, con Pierferdinando Casini dell’ UDC che dichiara: “Chi sta al governo fa, non scrive sui giornali”, mentre Francesco Rutelli dell’ API definisce la proposta del premier “un inganno” e per Adolfo Urso, di Fli, il Cavaliere è “poco credibile e molto confuso”. Della stessa opinione anche l’ IDV, mentre, per  Nichi Vendola, l’ accordo proposto dal premier “è patetico e tardivo”.

Primarie centrosinistra a Cagliari: “Ho votato due volte”

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Primarie centrosinistra per il sindaco di Cagliari. “Due voti in due seggi diversi: il primo in via Rossini, il secondo, un’ora dopo, in via Lione. Nonostante i controlli, esprimere due preferenze alle primarie del centrosinistra è stato possibile”. E’ la denuncia di Francesco Fuggetta, un giornalista del quotidiano L’Unione sarda che scrive:

Via Rossini, ore 10.30: in un seggio ancora poco frequentato presento la carta d’identità, e la scrutatrice cerca il mio cognome nella lista. Eccolo lì, posso votare. Su un tavolino, traccio la X sul mio candidato. Un euro, una ricevuta, una firma, e il mio voto va nell’urna. Mi avvio verso via Castiglione, e aspetto in fila il mio turno. Lì, però, il mio nome non è in lista

Ho fatto la fila per un quarto d’ora”, dice il giornalista agli scrutatori e domanda : “Posso votare qui ugualmente?”.

Agonia di una democrazia a sesso unico

A proposito di donne in piazza, e a proposito del momento di riflessione che coglie buona parte della società civile, colpevolmente troppo tardi e in base a notizie di stampa che raccontano il non ritorno di un paese malato, pubblichiamo il comunicato dell’Udi, l’Unione donne in Italia. Fin da principio, d’accordo o meno, dà il senso della situazione di un’opinione pubblica che non può più non interrogarsi. E di cambiamenti che non è più possibile posticipare. Perché in fondo l’Italia è anche altro, e può esserlo – non smettiamo di crederlo – ancora.

“In questo momento dovremmo, forse, al di là degli appelli, avere uno sguardo più ampio perché lo spettacolo a cui stiamo assistendo è un’agonia”.

Rifiuti Campania: indagato anche ex presidente Bassolino

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Rifiuti Campania. C’è anche l’ex presidente della Regione Antonio Bassolino fra le persone indagate nell’ambito dell’inchiesta sui reati ambientali, legati allo smaltimento dei rifiuti in Campania.

Con lui sono finiti sul registro degli indagati altre 35 persone, fra cui l’ex assessore regionale Luigi Nocera e l’ex capo della segreteria politica Gianfranco Nappi. 14 sono stati gli arrestati dai carabinieri del Nucleo operativo ecologico (Noe) e della Guardia di finanza, tra cui l’ex prefetto Corrado Catenacci e l’ex vice di Guido Bertolaso alla Protezione civile, Marta Di Gennaro. Le accuse sono di associazione per delinquere, truffa e reati ambientali.

L’operazione rientra nell’ambito delle indagini per reati ambientali eseguita in varie zone d’Italia. Sono stati sequestri documenti in alcune sedi istituzionali, come la Prefettura di Napoli, la Regione Campania ma anche la Protezione civile di Roma e in sedi di aziende di rilevanza nazionale.

Caso Ruby, la Giunta della Camera: rinviare gli atti ai giudici. Protesta l’ opposizione

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La Giunta per le autorizzazioni della Camera ha deciso oggi pomeriggio, con 11 voti a favore e 8 contrari (oltre a due assenti, Consolo di Fli e Rossomando del PD) di restituire gli atti sul “caso Ruby ” alla Procura di Milano, poichè la competenza dell’ indagine spetterebbe al Tribunale dei ministri. Hanno votato per il si PDL, Lega e gruppo dei “Responsabili”, mentre a favore del no si sono schierati PD, IDV, UDC e FLI. Adesso toccherà comunque alla Camera pronunciarsi in maniera definitiva sulla questione.

Mauro Paniz, membro della Giunta per il PDL, ha spiegato la tesi della maggioranza, per la quale la competenza non sarebbe del tribunale di Milano bensì del Tribunale dei ministri, perchè il premier Berlusconi, quando telefonò  in questura per scagionare Ruby, avrebbe agito per motivi istituzionali, credendo che si trattasse effettivamente della nipote del presidente egiziano Mubarak.
Qualora, invece. si fosse seguita la strada del “fumus persecutionis”, rispondendo solo si o no alla richiesta di perquisizione degli uffici del ragionere del premier, Giuseppe Spinelli, il voto sarebbe stato segreto, e ciò avrebbe potuto comportare dei rischi. Se venisse confermata la competenza del Tribunale dei ministri, gli atti della Procura sarebbero nulli, perchè si potrebbe sostenere che questa abbia agito pur sapendo di non essere competente, “per mero intento persecutorio”.

La sorella di Stefano Cucchi scrive a Napolitano

Ecco la lettera che Ilaria Cucchi, sorella di Stefano il ragazzo morto il 22 ottobre del 2009 all’ospedale Pertini di Roma, ha scritto al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano:

«Caro Presidente, mi scuso se così la chiamo ma io credo proprio di sentirLa come mio Presidente cosi come lo è per tutti gli italiani. Mi dispiace tanto rivolgermi a lei per la morte di mio fratello Stefano, quasi come se ritenessi di dover avere una corsia preferenziale perché Stefano è più importante di altri morti in circostanze analoghe ma nel silenzio generale, presto diventato oblìo.

Io sono di famiglia cattolica e di profonda fede ed ho sempre creduto e credo nella giustizia Suprema di Dio. Vede Presidente è proprio per questo che sono sempre stata convinta che la Vita umana debba essere sempre rispettata in qualsiasi stato o forma perché è un dono del Signore. Io sono una semplice cittadina, una sorella, che ogni volta che si trova ad osservare i propri figli non riesce a scacciare l’immagine del povero corpo martoriato e violentato del proprio fratello. Certo, Lei giustamente penserà che la tragedia che ha travolto la mia famiglia non è peggiore di tanti terribili drammi o disgrazie che tutti giorni riempiono le pagine dei giornali, ma Lui era mio fratello ed era nelle mani dello Stato senza alcuna possibilità di difesa. È morto in condizioni terribili, irriconoscibile a noi famigliari che lo avevamo visto solo pochi giorni prima del suo decesso.

Olocausto: oggi si celebra la Giornata della Memoria

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Oggi 27 gennaio si celebra la Giornata della Memoria, giorno dedicato alle vittime dell’Olocausto, in cui persero la vita milioni di persone e istituito con la legge 211 del 20 luglio 2000in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti”.

Questa data è quella in cui nel 1945 l’Armata Rossa entrò nel campo di sterminio e concentramento di Auschwitz-Birkenau, liberando i prigionieri. Per oggi sono previste numerose iniziative per non dimenticare le atrocità commesse dai nazisti nella Seconda Guerra Mondiale.

Al Quirinale il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano premierà i vincitori del concorso “I giovani ricordano la Shoah” indetto dal ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e delegazioni di studenti che hanno preso parte ai “Viaggi della Memoria” e nel pomeriggio la Comunità ebraica di Roma aprirà le sue porte al presidente della Camera Gianfranco Fini.

Roma, sequestro rame: furto in Telecom?

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Roma-sequestro rame. Tre tonnellate di rame sono state sequestrate vicino a un campo nomadi della Capitale. L’operazione è stata condotta dai Vigili Urbani del Gruppo Sicurezza Sociale e Urbana, che, mentre stavano effettuando controlli contro la prostituzione in via Palmiro Togliatti, si sono accorti di una nube di fumo che proveniva dal vicino campo nomadi. Arrivati sul posto i Vigili Urbani hanno trovato fra le fiamme cavi di rame in fase di lavorazione.

Lavorazione che avrebbe permesso di rivendere il metallo al mercato nero. La separazione del rame dalla guaina in plastica è altamente nociva, perché sprigiona nell’ambiente alcune sostanze tossiche, fra cui la diossina. Alcuni indizi lascerebbero pensare che il furto sia avvenuto ai danni della Telecom.

Il caso Ruby alla giunta per le autorizzazioni della Camera

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La giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera ha inziato a riunirsi oggi, tra le polemiche, per decidere in merito alla richiesta del tribunale di Milano di perquisire gli uffici del tesoriere di Silvio Berlusconi. Nella sua relazione, il relatore di maggioranza Antonio Leone, del PDL, ha chiesto che venisse negata l’ autorizzazione a procedere, in quanto vi sarebbe l’ evidenza di un “fumus persecutionis“, un “intento persecutorio“, dei pm nei confronti del premier.

Di diverso parere i gruppi dell’ opposizione, del PD, dell’ IDV e del Terzo Polo, per i quali “la relazione di Leone è tutta improntata su questioni procedurali, cavilli e tatticismi disattesi sia dalle norme che dalle pronuncie della Corte Costituzionale”, senza, aggiungono, “nessun accenno ai gravissimi fatti che hanno dato origine a questa vicenda giudiziaria”. Il dibattito si avvierà domani, mentre il voto arriverà entro giovedì.

Gli avvocati di Berlusconi hanno integrato la documentazione con 29 verbali degli interrogatori condotti nel corso delle indagini difensive. Il PD si è mostrato però critico con le scelte dei legali del premier, con la capogruppo in commissione giustizia alla Camera, Donatella Ferranti, che ha dichiarato: “La giunta per le autorizzazioni della Camera è chiamata a verificare l’ esistenza del fumus persecutionis, non certo ad entrare nel merito di una indagine in corso. Il tentativo degli avvocati del premier di parlamentarizzare il caso Ruby è pertanto inaccettabile. La sede competente è la Procura di Milano.”

Morte Stefano Cucchi: 11 rinvii a giudizio e un condannato

Per la morte di Stefano Cucchi sono state rinviate a giudizio 11 persone e un funzionario dell’amministrazione penitenziaria regionale è stato condannato a due anni. Il giovane è scomparso il 22 ottobre del 2009 all’ospedale Pertini di Roma.