Strauss-Kahn, oggi prima udienza davanti al giudice americano

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Dopo l’accusa di aver stuprato una cameriera di un albergo, Dominique Strauss-Kahn comparirà nella giornata di oggi davanti al giudice Americano per la prima udienza che lo riguarda. Dominique Strauss-Kahn, è l’attuale presidente del Fondo Monetario Internazionale (FMI). La polizia americana, ha ottenuto un nuovo mandato per controllare i vestiti di Stauss-Kahn, alla ricerca di nuove tracce di DNA estraneo, compatibile con quello della cameriera.

Tramite i legalo di Strauss-Kahn, veniamo a sapere che il loro assistito intende difendersi “vigorosamente” dalle accuse ingiuste che sta ricevendo. Gli stessi legali, aggiungono “E’ stanco e non sta bene”. L’ipotesi di rilascio sotto cauzione è verosimilmente possibile, infatti, i legali di Strauss-Kahn, parlano della possibilità di essere rilasciato, ma che la cauzione “potrebbe essere di milioni”.

Elezioni amministrative, si vota: alle 19 affluenza in lieve crescita

Si vota oggi, dalle 8 alle 22, e domani, dalle 7 alle 15, in 12.415 seggi elettorali, per il rinnovo di amministrazioni comunali e provinciali. A mezzogiorno aveva votato, per le comunali, il 13,3% degli aventi diritto, in lieve calo rispetto alle precedenti elezioni comunali, nelle quali, alle 12, l’affluenza era stata del 14,6%. Un calo simile, di poco più dell’un per cento, si è registrato per le elezioni provinciali. Secondo i dati delle 19, invece, il numero dei votanti sarebbe in lieve crescita.
Gli italiani chiamati alle urne sono quasi tredici milioni, per l’elezione di nove presidenti di provincia e relativi consigli provinciali, e del sindaco e del consiglio comunale di ben 1177 comuni. Gli occhi sono tutti puntati su quattro grandi città, in particolare, dove il voto assume anche una valenza politica nazionale: Milano, Torino, Bologna e Napoli. Il capoluogo lombardo, in particolare, è amministrato da diverse legislature dal centrodestra, ma stavolta il centrosinistra, con il suo candidato Giuliano Pisapia, sembra avere buone possibilità di arrivare perlomeno al ballottaggio e lanciare lì la sfida finale contro l’attuale sindaco Letizia Moratti, in corsa per essere riconfermata. Fra i due la contesa si era fatta anche aspra, dopo le accuse rivolte dalla Moratti a Pisapia, nel corso di una trasmissione televisiva su Sky.

Preparavano attentati contro le moschee americane

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Questa volta ad essere sotto il mirino di due attentatori era l’Empire State Building, il monumento simbolo dopo la caduta delle Torri Gemelle ma anche alcune moschee americane. La polizia di NewYork, informa che portato a segno l’arresto di due persone lontane da Al-Qaeda, come si credeva in un primo momento. Gli arrestati sono Ahmed Ferhani, 26 anni e l’americano di origini marocchine Mohamed Mamdouh, 20 anni.

I due erano già seguiti da sette mesi dalle forze dell’ordine americane, le quali hanno messo un agente sottocopertura a vendere armi. Quando i due attentatori si sono recati al negozio per comprare una bomba a mano, tre pistole semiautomatiche e 150 caricatori è scattato l’arresto.

Caso Elisa Claps, la procura chiude l’inchiesta

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La procura di Salerno ha chiuso le indagini riguardo l’omicidio di Elisa Claps, la ragazza scomparsa il 12 settembre del 1993, ritrovata poi nel lontano 2010, sopra il tetto di una chiesa a Potenza. Per la procura, l’unico indagato è Danilo Restivo. I giudici hanno spiegato la loro decisione in ben 76 faldoni che sono stati subito messi a disposizione degli avvocati di Restivo e della famiglia Claps.

I giudici spiegano che Danilo Restivo, dopo un tentativo di approccio sessuale fallito, Restivo avrebbe ucciso nel sottotetto della chiesa di potenza, Elisa Claps. L’accusa è di omicidio volontario pluriaggravato.

Attentato papa Wojtyla, spararono in due

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Il 13 Maggio del 1981, furono in due a sparare a papa Wojtyla, ne è convinto il magistrato Martella che istituì l’inchiesta per scoprire il colpevole dell’attentato al Santo Padre. In una recente intervista rilasciata all’ADNKronos, Ilario Martella, racconta di 15 testimoni, i quale avrebbero sentito esplodere ben 3 colpi e non solamente due, come invece riferì Agca.

“Quindici testimoni – racconta Martella all’Adnkronos – raccontarono che gli spari in piazza San Pietro furono tre. E’ accertato che dalla pistola di Agca partirono solo due colpi. Sette testimoni dissero di avere udito soltanto due spari. Credo ai quindici e dico che non c’è dubbio che gli spari furono tre”.

Due colpi sono partita dalla pistola di Agca, il personaggio che sparò il colpo che poi colpì Papa Wojtyla, ed il terzo colpo? Martella dichiara che sicuramente nella piazza ci stava un secondo complice che si è poi dileguato nella folla, facile visto che la piazza era gremita di fedeli come ogni domenica. A sostenere questa tesi, ci sarebbe anche una fotografia che ritrae un personaggio di spalle che scappa con in mano una pistola.

Duplice attentato in Pakistan, almeno 87 morti

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E’ di almeno 87 morti e circa cento feriti, il tragico bilancio del duplice attentato che ieri a colpito il Pakistan. L’attentato è stato subito rivendicato dai talebani, “vendichiamo la morte di Bin Laden”. Alcuni testimoni parlano di svariati colpi di arma da fuoco prima delle due esplosioni. L’attentato è avvenuto contro le Guardie di frontiera pachistane a Charsadda, una città poco distante dalla provincia nord-occidentale di Khyber Pakhtunkhwa.

Secondo le prime ricostruzioni, un primo uomo si sarebbe fatto esplodere all’ingresso del centro. Subito sono intervenute le forze di sicurezza che hanno isolato la zona. In molti dichiarano che sicuramente il bilancio dei morti potrebbe salire, viste le gravi condizioni in cui si trovano i molti feriti. L’obbiettivo di tale attentato, sarebbero state le reclute in congedo.

Elezioni a Milano, ancora scintille fra Pisapia e la Moratti

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E’ ancora rovente la polemica fra il sindaco di Milano, Letizia Moratti, del Pdl, e Giuliano Pisapia, il candidato del centrosinistra che la sfiderà alle elezioni domenica 15 e lunedì 16. Ieri, in un confronto televisivo fra i due candidati andato in onda su Sky, la Moratti, proprio sul finire della trasmissione, ha rinfacciato a Pisapia di essere stato condannato per il furto di un’auto. Pisapia aveva tentato di replicare, affermando: “E’ un falso di cui dovrà rispondere”, ma il direttore di Sky, applicando le regole, faceva terminare la trasmissione, che si concludeva così con Pisapia che si rifiutava di stringere la mano al sindaco di Milano.
Il candidato del centrosinistra aveva immediatamente annunciato querela per diffamazione aggravata, spiegando: “Una sentenza di secondo grado passata in giudicato mi ha assolto per non aver commesso il fatto“. Pisapia stesso aveva raccontato in alcune interviste la sua vicenda: nel 1980, era stato arrestato ed aveva trascorso quattro mesi e mezzo in carcere, accusato di concorso morale nel furto di un furgone che avrebbe dovuto essere usato per il sequestro di un militante del movimento studentesco. Era stato il terrorista di Prima Linea Roberto Sandalo a coinvolgerlo nella vicenda.
Nel processo di primo grado, il reato era stato dichiarato estinto per intervenuta amnistia, ma Pisapia ricorse comunque in appello per avere una piena assoluzione, che poi ottenne.

Carmela Rea: Salvatore Parolisi non è indagato

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Continuano le indagini da parte della magistratura per trovare il responsabile dell’omicidio di Carmela Rea, la giovane donna ritrovata morta all’interno del bosco di Monte Vesuviana. Nella serata di Martedì scorso è stato ascoltato per sette ore dai Carabinieri, il marito di Melania: Salvatore Parolisi. I Carabinieri hanno precisato, comunque, che Salvatore Parolisi non è indagato.

L’uomo una volta uscito dalla caserma, in tarda serata, non ha rilasciato dichiarazione hai giornalisti che si trovavano fuori dalla caserma in attesa della sua uscita. Oltre Salvatore, sono stati ascoltati anche i famigliari, parenti ed amici della coppia.

Terremoto in Spagna, almeno 8 morti

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Sono almeno 8 i morti fino ad ora contanti i Spagna dopo le due scosse di terremoto che hanno colpito il Sud della Spagna intorno alle 17.00 di ieri pomeriggio. Le due scosse hanno colpito la regione di Murcia. La prima scossa è stata di intensità pari a 4,4 gradi, la seconda invece si è attestata a 5,3 gradi.

L’epicentro del clima è stato localizzato ad est di Lorca. Secondo quanto dichiarato dall’agenzia di stampa spagnola Europa Press, sono tanti gli edifici che sono rimasti colpiti da questo terremoto. Il campanile della Chiesa di San Diego, il tetto del manicomio, la torre del Castillo de Lorca Ram. Come di consueto in queste situazioni, è difficile stabilire un contatto telefonico con Lorca, le linee telefoniche sono completamente intasate ed è difficile ogni tipo di collegamento.

Che fine ha fatto Gheddafi?

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Possiamo definirlo il secondo uomo più ricercato del momento (?),Muʿammar Abū Minyar ʿAbd al-Salām al-Qadhdhāfī, più comunemente conosciuto come Muammar Gheddafi, è ormai sparito dalla circolazione da parecchi giorni, la stessa NATO, ha affermato di non sapere dove attualmente si trova Gheddafi. Il colonnello Claudio Gabellini, in merito ai bombardamenti sulla casa di Gheddafi che ci sono stati la scorsa notte ha dichiarato:

Non sappiamo cosa stia facendo adesso; – ha aggiunto il generale – a dire la verità, non siamo neppure interessati. Il nostro obiettivo è proteggere la popolazione civile libica ed eseguiamo questo mandato colpendo bersagli militari, non individui specifici.

Lo stesso Gabellini ha poi dichiarato che “la missione continuerà fino a quando saranno stati raggiunti i tre obiettivi”. Gli obiettivi che la NATO si è prefissata di raggiungere sono: fine degli attacchi contro i civili, ritiro delle forze nelle caserme ed accesso agli aiuti umanitari. Gabellini ha poi dichiarato che “Ogni giorno che passa e ogni raid che conduciamo fa la differenza”.

Nuove minacce da Al-Qaeda contro l’America

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Non si fermano le minacce di Al-Qaeda verso gli Americani. In particolar modo, l’intelligence americana, si aspettava fin da subito una contro mossa dopo la notizia della morte di Osama Bin Laden, e questa contro mossa è arrivata. Con un messaggio distribuito sui siti islamici, l’attuale numero uno di Al-Qaeda Nasser Al Wahishi, ha avvertito gli Americani che “il peggio per loro deve ancora venire”.

Al Wahishi ha dichiarato che “Verrà intensificata la jihad in risposta all’uccisione di Osama Bin Laden”. “Gli americani hanno ucciso lo sceicco – afferma il numero uno di Al Qaeda nella penisola arabica – ma devono sapere che le braci del jihad ardono più ora che durante la sua vita”.

Nucleare: Chiude centrale in Giappone e apre una in Iran

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Mentre il primo Robot computerizzato, armato di tele camerina, luce e ruote, entra dentro Fukushima dopo il devastante terremoto dello scorso Aprile, in Iran viene avviata la prima centrale Nucleare dello stato. La centrale, inizierà a produrre energia tra circa due mesi, per il momento, però non si è parlato di pericolo o paura da parte degli abitanti.

In Giappone, intanto, la Tepco ha accettato la richiesta del governo di chiudere la centrale di Hamaoka a Sud di Tokyo, zona che è stata catalogata come ad alto livello sismico. La Tepco, dopo i guai che sta passando con la centrale di Fukushima, sicuramente non vuole rischiare con una sua seconda centrale e pertanto ha preso la decisione di chiudere la centrale.

Siti Jihad: “Il video di Bin Laden? E’ un falso!”

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Il video dove sarebbe ritratto Bin Laden, intento nel guardare la televisione sarebbe un falso, almeno è quanto dichiarano i siti della Jihad. “Fate attenzione perché è falso il video diffuso dagli americani che riprende lo sceicco Osama Bin Laden” è quanto dichiarano i siti filo-integralistico Shoumoukh al-Islam, noto ai gruppi anti-terrorismo per essere i principali divulgatori di filmati di vicini ad Al-Qaeda.

Nel video di risposta a quello diffuso dall’America, vengono messi a confronto alcuni particolari del video con altre foto di Bin Laden, in particolare, viene messo a confronto il naso e l’orecchio. Nel video americano, veniva mostrato un uomo di spalle con la barba bianca e visivamente colpito dall’età e dalla malattia. Secondo la Jihad, non era Bin Laden quello mostrato.

Sarah Scazzi: spunta un nuovo testimone

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Spunta un nuovo testimone nella vicenda dell’omicidio di Sarah Scazzi, la giovane ragazza di Avetrana scomparsa ad Agosto. Sarebbe un fioraio il nuovo testimone del caso di Avetrana. Scovato dalla Tv locale Telenorba, l’uomo avrebbe ammesso di aver visto il giorno della scomparsa, Sarah Scazzi cercare di scappare dalla casa dello zio, senza riuscirci in quanto un uomo la stava tenendo per un braccio.

Il fioraio avrebbe prima dichiarato questa cosa ad una sua commessa e successivamente avrebbe collaborato con le autorità. L’uomo intervistato dalla TV locale, avrebbe ritrattato tutto.