Morto Kim Jong-il

E’ morto sabato mattina, durante un viaggio in treno, quello che le televisioni Nord Coreane hanno definito come un “Caro Leader” è stato stroncato da un attacco di cuore. Così si conclude l’epoca dittatoriale di Kim Jong-li, la notizia è stata data dalla televisione di Pyongyang da un’annunciatrice in lacrime. Tutti gli abitanti della Corea del Nord hanno appreso la notizia tramite le televisioni e alcuni solamente oggi tramite il giornale.

La città è paralizzata per la notizia. Attualmente al potere c’è il terzogenito del dittatore, Kim JongUn. Il governo della Corea del Sud, subito dopo la notizia, ha proclamato lo stato di massima allerta per l’esercito, mentre il governo giapponese ha chiamato subito una seduta d’emergenza. Yoshihiko Noda, il premier nipponico, ha subito dichiarato di mantenere contatti “serrati con USA, Cina e Corea del Sud sulla vicenda, oltre che avviare qualsiasi tipo di preparativo “per fronteggiare” tutti gli scenari possibili.

Calcioscommesse, arrestato Cristiano Doni

Cristiano Doni arrestato per il calcioscommesse con lui altre 16 persone

Sono 17 le persone che la squadra mobile di Cremona, Brescia e Bologna hanno arrestato nelle prime ore della mattinata, per quanto riguarda l’inchiesta sul calcioscommesse. Gli arrestati sono tutti personaggi noti al mondo del calcio, i quale, secondo le indagini, farebbero parte di un’organizzazione criminale che truccava gli incontri. Fra i nomi degli arrestati, spiccano quelli di Cristiano Doni, ex capitato dell’Atalanta e di Alessandro Zamperini (Serie B, Lega pro).

Oltre a Doni e Zamperini, c’è anche il nome di Luigi Sartor giocatore del Parma, Vicenza, Inter e Roma. Fra gli arrestati anche giocatori tutt’ora in attività come Carlo Gervasoni del Piacenza e Filippo Carobbio dello Spezia. La procura di Cremona, sostiene che gli arrestati, fossero dei punti di riferimento per il calcio italiano per l’organizzazione con sede in Asia.

Equitalia nuova busta esplosiva nella sede di Roma

Continuano gli atti terroristici verso Equitalia. Dopo l’attentato alla sede di via Millevoi, anche oggi è stata consegnata nella sede dell’Equitalia di Roma sul Lungotevere Flaminio una busta esplosiva. Tale plico, è stato subito intercettato dalla sicurezza che lo ha bloccato prima che potesse esplodere come per il pacco bomba inviato al direttore generale di Equitalia, Marco Cuccagna.

Tale busta esplosiva è stata riconosciuta in quanto è uscita una polvere che successivamente alle verifiche degli artificieri è risultata essere polvere esplosiva. Quello di oggi, potrebbe essere il terzo pacco indirizzato ad altrettante sedi dell’economia italiana, rivendicate dalla Fai, Fondazione Anarchica Informale, gli altri due plichi, sono quelli inviati alla sede di Equitalia in via Millevoi e quello inviato alla sede di Francoforte della Deutsche Bank.

Perquisita la casa di Gianluca Cassieri. Misteri sull’hard disk del suo computer

Perquisita la casa di Gianluca Cassieri a Roma. Mistero sull'hard disk

Continuano le indagini per cercare di ricostruire la vita di Gianluca Casseri, il killer che ieri ha ucciso due senegalesi a Firenze e ne ha feriti altri tre per poi togliersi la vita. Gli investigatori stanno effettuando diverse perquisizioni in queste ore, quella, ovviamente, più accurata viene svolta nell’abitazione di Cassieri a Firenze una piccola casa vicino a piazza Dalmazia dove si è sfogata la sua furia omicida nel pomeriggio di ieri.

C’è un giallo, però, che avvolge queste prime indagini, la scomparsa dell’hard disk di Cassieri. L’hard disk del computer di casa, non è stato trovato. Alla luce di questa nuova scoperta gli investigatori non pensa più che si sia trattato di un raptus di follia dell’uomo, ma più possibilmente di una resa dei conti o di un’ideologia contorta ed omicida che viveva nell’uomo.

Sparatoria a Firenze. Killer uccide due senegalesi

 

Sparatoria a Firenze, killer uccide due senegalesi e si suicida

Gianluca Cassieri, così si chiama il militante di Casa Pound di Pistoia, oggi ha preso in mano la sua Magnum 357 ed è andato in centro a Firenze per compiere l’estremo gesto. La sua rabbia nei confronti delle persone Senegalesi lo ha portato a sparare più volte in centro a Firenze, uccidendo tre persone e poi ad uccidersi lui stesso. Questo ultimo dato, ancora da verificare.

La prima raffica di colpi è stata sparati nei pressi del mercato di piazza Dalmazia, nella zona nord della città. Cassieri in un primo momento è iniziato a scappare verso la sua macchina, quando ha trovato un proprietario di un banco che cercava di bloccargli la strada, lui gli ha puntato la pistola contro “Fossi in te ci penserei…”. L’uomo è poi scappato fra i banchi del mercato.

San Raffaele arresto per il direttore finanziario Mario Valsecchi

Ospedale San Raffaele, arrestato Mario Valsecchi direttore finanziario

Si è concluso poche ore fa l’arresto di Valsecchi, l’ex direttore finanziario dell’ospedale San Raffaele. Tale arresto è stato il risultato di alcuni ultimi colloqui che gli uomini della magistratura stanno tenendo in questi giorni in occasione delle indagini per la bancarotta dell’ospedale San Raffaele diretto da Don Verzè.

Valsecchi era il direttore finanziario dell’azienda ed erano tante le cariche che era tenuto a mantenere all’interno dell’azienda ospedaliera. Valsecchi poteva “Negoziare e procedere all’apertura e alla chiusura di conti correnti bancari con banche italiane ed estere o l’amministrazione delle poste e telecomunicazioni determinando importo e condizioni delle eventuali operazioni di fido e modalità di utilizzo dei conti correnti”. Mario Valsecchi poteva eseguire anche dei pagamenti, affidare appalti e consulenze e poteva siglare accordi superiori ai 500mila euro.

Buste con proiettili per Alemanno e Severino

Gianni Alemanno sindaco di Roma, riceve busta con proiettili

Il clima che si sta vivendo in queste ore non è sicuramente quello più tranquillo. Dopo la bomba inviata alla sede centrale dell’Equitalia a Roma, oggi sono state intercettate dalla polizia due buste indirizzate una a Gianni Alemanno, sindaco di Roma, e l’altra a Paola Severino guardasigilli del governo Monti. Le buste all’interno contenevano rispettivamente due proiettili calibro 40. Quella per Alemanno, all’interno aveva oltre ai proiettili anche una lettera di minacce.

Le due buste sono state intercettate dalla polizia durante i controlli anti-terrorismo presso l’ufficio postale di San Silvestro al centro di Roma, tali controlli sono stati intensificati successivamente al pacco bomba inviato ad Equitalia dove è rimasto ferito il direttore. Nella busta indirizzato ad Alemanno era presente una lettera firmata dal Nucleo Mario Galesi per il Pac e fa riferimento alla gambizzazione di Andrea Antonini esponente di Casapound un centro sociale di desta “Due gli Antonini da poter gambizzare purtroppo Vittorio aveva altro da fare. Con te useremo questi per equità”.

Crolla il palco di Jovanotti a Trieste

Crolla il palco di Jovanotti a Trieste.

Era prevista per oggi la prima data del tour di Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, al Palatrieste di Trieste per l’appunto. Usare il passato è d’obbligo. Il palco che stavano allestendo alcuni uomini che seguono Jovanotti in questo tour sono rimasti incastrati sotto il palco che è crollato, uno di loro è morto a causa dell’incidente. Il tutto è successo alle ore 14:00 di oggi, quando una ventina di persona stava lavorando al palco.

Durante i lavori, hanno ceduto due parti anteriori del palco, il quale si è piegato in avanti su ste sesso schiacciando 12 persone e ferendone una a morte. Le venti persone stavano ultimando i lavori per poi portare il palco a funzionare correttamente durante la data di questa sera, la prima prevista. Attualmente l’area è stata sottoposta sotto sequestro nell’attesa che arrivi il magistrato di turno, giornalisti e operatori televisivi vengono tenuti alla larga dalle forze dell’ordine.

Picchiato dai vigili dopo la partita, ma il comandante smentisce: “Ci ha aggredito lui”

Secondo alcune testimonianze, un ragazzo sarebbe stato picchiato ieri sera dai vigili urbaninei pressi dello stadio Olimpico, a Roma, al termine della partita Roma-Siena. Una testimone avrebbe raccontato quanto visto alla redazione di Repubblica.
In tarda mattinata, però, dopo la diffusione della notizia, il comandante dei vigili urbani di Roma Angelo Giuliani ha fornito una versione totalmente diversa di quanto accaduto, spiegando che sarebbe stato il giovane, che andava con lo scooter ubriaco e senza patente, ad inveire prima contro un passante e poi ad aggredire i vigili, ad uno dei quali avrebbe anche sferrato un pugno. Il ragazzo si chiama Andrea Di Stefano ed ha diciotto anni, e dovrà rispondere di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.
Il suo avvocato ha chiesto il rinvio per prendere visione degli atti e intende ricorrere al rito abbreviato. Il giovane, rimesso in libertà dopo aver passato la notte in camera di sicurezza, nel corso dell’udienza di convalida avrebbe “sostanzialmente” confermato la versione dei vigili, stando a quanto riferito da fonti giudiziarie.
Intanto, però, alla prima testimonianza fornita a Repubblica, nella quale una donna ha riferito che dopo il pestaggio il ragazzo Era una maschera di sangue, aveva un occhio ridotto malissimo“, se ne sono aggiunte altre ricche di particolari. Un secondo testimone ha detto anche di aver lasciato il suo nome per testimoniare ai poliziotti poi intervenuti sul posto, e che intende presentare denuncia in questura su quanto accaduto. Egli riferisce infatti di aver visto un vigile di corporatura robusta che avrebbe cercato di ammanettare il ragazzo, che però avrebbe cercato di divincolarsi, e, una volta messe le manette ai polsi del giovane, lo avrebbe colpito con quattro o cinque pugni forti in pieno volto.

Lampedusa, rivolta degli immigrati: in fiamme il centro di accoglienza

Torna ad essere critica la situazione a Lampedusa per la questione dell’immigrazione. Nel pomeriggio, infatti, è scoppiato un incendio di vaste proporzioni nel centro di accoglienza di Contrada Imbriacola, che al momento ospita 1300 extracomunitari, dei quali 1200 tunisini, che già nei giorni scorsi hanno protestato più volte per chiedere il loro trasferimento sulla terraferma. Circa 800 immigrati sarebbero anche riusciti a fuggire dal centro, e di questi 400 sarebbero stati rintracciati dai carabinieri vicino al molo Favaloro, mentre gli altri sarebbero ricercati.
I vigili del fuoco, dopo quattro ore, sono riusciti a domare l’incendio,che nel frattempo però aveva già distrutto due dei tre edifici del centro, e provocato una fitta nube di fumo nero. Il fumo è arrivato anche sopra l’aereoporto, che è stato momentaneamente chiuso, e ha raggiunto il centro abitato. Almeno una decina di persone tra migranti e forze dell’ordine sono rimaste intossicate, e fra queste anche un immigrato paraplegico; nessuno, comunque, sarebbe in pericolo di vita.
Il sindaco di Lampedusa Bernardino De Rubeis ha dichiarato:

“Il centro è interamente devastato, è tutto bruciato, non esiste più e non può più ospitare un solo immigrato. Lampedusa non ha più un posto. E’ l’ora che il governo intervenga dopo tanto immobilismo. Avevano avvertito tutti su quello che poteva accadere ed è accaduto”.

11/9, nuovo video di Al Qaeda

Video Ayman al-Zawahri

E’ stato diffuso in occasione del decimo anniversario dall’attentato alle torri gemelle, un nuovo video targato Al Qaeda. Il video contiene alcune immagini inedite di Osama Bin Laden e l’audio del nuovo leader egiziano Ayman al-Zawahri. Il video è stato pubblicato su un sito jihadista, ed alcuni forum lo hanno poi ripubblicato sulle loro pagine, lo comunica il servizio statunitense di monitoraggio dei siti web islamisti Site.

Il documento è della durata di 62 minuti ed è intitolato “L’alba dell’imminente vittoria”. Zawahiri nel video evoca la primavera araba, la situazione in Iraq e Afghanistan ed anche la morte di Osama Bin Laden.

Esplosione in un impianto nucleare in Francia: “Nessuna fuga radioattiva”

Nella tarda mattinata di ieri, verso le 11.45, si è verificata un’esplosione nel forno di un sito nucleare a Marcoule, nel sud della Francia. L’incidente sarebbe stato causato da un incendìo all’interno di un sito di stoccaggio di rifiuti radioattivi, e, stando ai vigili del fuoco, avrebbe provocato un morto e quattro feriti, di cui uno grave.
Dopo cinque ore, l’Autorità per la sicurezza nucleare francese ha annunciato che l’incidente era terminato e che, per adesso, non vi sarebbero fughe radioattive e non si sarebbero resi necessari “interventi di protezione per la popolazione”. Il governo francese ha poi confermato ufficialmente quanto riportato dall’Autorità.
L’incidente, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe stato provocato “dall’esplosione di un forno che serviva a fondere rifiuti radioattivi metallici“. Per un portavoce di Edf, la società che gestisce il sito, “Si tratta di un incidente industriale, non di un incidente nucleare“.
La centrale di Marcoulè è la prima entrata in funzione in Francia, nel 1955, e qui furono costruiti i reattori nucleari utilizzati per la realizzazione della bomba atomica francese. I reattori, adesso, sono spenti e il sito è utilizzato per il trattamento di scorie, e per la produzione del Mox, una miscela combustibile di ossidi di plutonio e uranio fortemente radioattiva.

Lampedusa, nuovi sbarchi. In arrivo cento migranti

Migranti Lampedusa

Dopo una piccola pausa, estiva, se così possiamo definirla, sono ripartiti gli sbarchi a Lampedusa. Nella notte  verso le ore 1:40 sono approdati circa 98 tunisini, fra cui una donna al molo di Favaloro, dopo essere stati soccorsi da una motovedetta della Guardia di Finanza che li aveva avvistasti a largo delle coste dell’isola siciliana.

Nella giornata di sabato scorso erano giunti sull’isola 577 maghrebini, mentre altri 36 erano sbarcati a Linosa. Tutti erano partiti dalle coste tunisine e sono arrivate in territorio italiano a bordo di otto barconi. Numerose proteste nei giorni scorsi si erano scatenate nel centro di accoglienza di Lampedusa, dove attualmente sono tenuti 1.200 immigrati.

Fallito il blitz per liberare Azzarà

Tredici poliziotti uccisi e trenta feriti, è questo il bilancio del blitz fallito atto a liberare il volontario di Emergency, Francesco Azzarà, a dare tale informazione è la polizia locale che cita fondi di stampa sudanese. Una versione diversa, però, viene fornita dal governatore del South Darfur , il quale dichiara che il blitz era mirato per liberare tre militari presi prigionieri da gruppi armati. La presidente di Emergency, Cecilia Strada , ha dichiarato però che “al momento, non ci risulta che c’entri Francesco”.

La sparatoria sarebbe avvenuta a Jebel Marra, nel Darfur Sud Sudan. La sparatoria è stata confermata anche dal capo della polizia Ahmed al-Tughani, che ha dichiarato che c’è stato uno scontro a fuoco con “un gruppo di banditi e non ribelli”. Francesco Azzarà è stato sequestrato a Nyala, mentre in auto si stava dirigendo verso l’aeroporto.