La legge elettorale mette alle strette il governo delle larghe intese. Si parla della modifica della legge elettorale italiana da prima della nascita del governo delle larghe intese. Infatti, durante la campagna elettorale che aveva preceduto le elezioni politiche di febbraio 2013, i diversi parti e schieramenti politici si erano ripromessi di modificare la legge elettorale italiana.
News & Cronaca
Pippo Civati e il Partito Democratico
Per l’8 dicembre di quest’anno sono previste le elezioni per le primarie del Partito Democratico, e Pippo Civati comincia la sua campagna al Teatro Vittoria di Roma. Tanti sono gli argomenti affrontati da Civati, dagli avversari politici al tema delle larghe intese, dal desiderio di nuove alleanze a una nuova sinistra riformata.
Durante il suo discorso parla delle larghe intese e spiega chiaramente che con lui queste non ci sarebbero, e anzi, uno dei suoi obiettivi principali sarebbe quello di riformare il centro sinistra dopo la crisi dovuta all’acordo tra Pd e Pdl, che fu anche il motivo per cui Nichi vendola si allontanò dall’alleanza con il Pd.
Proprio a Vendola, segretario di Sel, si rivolge calorosamente, chiedendo di nuovo unione e collaborazione; e sono anche altre le figure a cui Civati si appella e vuole dentro il suo progetto di un centro sinistra rinnovato, onesto, attento ai temi sociali quali l’ugualianza sociale, carceri, immigrati, povertà, pensa a figure come Prodi e Rodotà. Sa benissimo Civati che non sarà facile convincere Romano Prodi a scendere di nuovo in politica, ma anche a lui lancia l’appello di una nuova alleanza.
E parla anche di Pierluigi Bersani, il quale, afferma, è stato il capro espiatorio che ha pagato per tutti dopo la crisi interna al Pd dovuta alla mancata elezione di Prodi.
Anche a Matteo Renzi sono rivolte delle parole, non sempre positive, infatti se da un lato Civati riconosce a Renzi di essere un eccezzionale concorrente, dall’altro si chiede di fronte alla sala piena, da che parte politica stia.
Dichiarazioni che arrivano a fronte della Legge elettorale e le mosse di Giorgio Napolitano e Amnistia Berlusconi: scontro politico.
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Maradona incendia il mondo della politica
È scoppiata la polemica dopo la puntata della trasmissione televisiva Che tempo che fa, trasmissione condotta da Fabio Fazio e che vede sempre l’appoggio di Luciana Littizzetto. La polemica è arrivata dopo l’intervista che il conduttore, durante la puntata di domenica sera, ha fatto a Diego Armando Maradona.
La strage in mare investe la politica
Questa mattina un orribile tragedia si abbatte di nuovo sulle coste Italiane, sulle coste di Lampedusa. Questa volta il bilancio delle vittime naufragate in uno dei tanti viaggi della speranza è davvero impressionante: sono stati trovati in mare 93 cadaveri ma ci sono tutt’ora centinaia di dispersi, e purtroppo il numero dei morti è destinato ad aumentare.
Finanziamento ai partiti tensione nel governo
Torna nuovamente la tensione all’interno del Governo Letta tra Partito Democratico e Popolo delle Libertà. Questa volta lo scontro non riguarda la tanto discussa Iva e il Decreto del Fare. Infatti la tensione all’interno del governo delle larghe intese, questa volta, è dettata dal finanziamento ai partiti. Del resto l’ultima campagna elettorale, quella delle elezioni politiche 2013, aveva avuto, tra i temi principali, proprio quello del finanziamento ai partiti con Beppe Grillo e il Movimento 5 Stelle che ne chiedevano l’abolizione totale.
Accordi segreti tra Netanyahu ed Abu Mazen. Il premier palestinese dichiara. “PRONTI A RICONOSCERE ISRAELE”.
La notizia incredibile. Abu Mazen a sorpresa durante le prime ore del mattino in un’intervista apparentemente senza nessuna importanza fa una rivelazione che lascia attoniti un pugno di persone presenti nel suo ufficio alla Muqata, la sede dell’ANP. Rivela di aver incontrato segretamente il premier israeliano Netanyahu durante la visita recente di Obama in Israele. “Sono pronto a fare la pace con Israele” dichiara ad Al-Aqsa TV. I giornalisti palestinesi della TV (che è la tv “di stato” di Hamas) sono attoniti, spengono la telecamera e chiedono se si tratti di uno scherzo. Alcuni di loro cominciano a parlare nervosamente al telefono. Ma Abu Mazen fa cenno di continuare e di registrare, in modo che non vada persa neppure una parola: «I palestinesi si meritano un proprio Stato». «In Israele e negli Stati Uniti – ha aggiunto – siamo tutti convinti già da tempo della visione dei `due Stati´ ». Lo Stato palestinese deve essere «indipendente, in grado di sostenersi, dotato di contiguità territoriale, accanto allo Stato di Israele».
La svolta. Mahmūd Abbās – che è accompagnato da Salam Fayyad e dal capo negoziatore Saeeb Erekat, insieme ad un ristrettissimo numero di dignitari – è vestito di scuro e cravatta azzurra e misura le parole con molta lentezza, come fosse a conoscenza di trovarsi in un punto decisivo della storia del conflitto mediorientale o forse per paura di non essere frainteso. “Il mio piano in 5 punti, per l’ottenimento di uno Stato Palestinese riconosciuto da Israele e dagli Stati Uniti con capitale Ramallah :
- Pieno riconoscimento dello Stato di Israele come stato sovrano con capitale Gerusalemme (territori del 1967 ed ampi scambi per garantire la sopravvivenza di aree densamente popolate come Ma’le Adumim)
- Rinuncia alla legge del ritorno in cambio di un indennizzo in denaro per l’assorbimento dei profughi palestinese, e smantellamento dell’UNRWA.
- Internazionalizzazione della spianata delle moschee per permettere a tutte le religioni di accedervi senza problemi
- Elezioni libere il prossimo autunno sia a Gaza che in Cisgiordania (da chiarire come possano convincere Hamas)
- A partire dal prossimo anno tutte le armi e materiale bellico trovati in possesso dei civili verranno confiscate e dichiarate fuorilegge (per estensione anche i “militanti” di Hamas saranno quindi da considerarsi fuorilegge a meno che non siano inseriti in reparti regolari della polizia palestinese)
«Il mio messaggio, oggi, – ha detto ancora Abu Mazen rivolgendosi ai suoi – è “non possiamo rinunciare alla pace, non importa quello che dolorosamente dovremmo lasciare sul tavolo”. Il leader palestinese ha sottolineato l’impegno degli Stati Uniti e di Israele per queste trattative segrete nelle quali si è convinto che “il nemico non va demonizzato, e che l’unico modo di arrivare ad una svolta è quello semplicemente di mettersi seduti al tavolo e trattare. Un arte che sia i palestinesi che gli ebrei conoscono bene” ha detto con un sorriso un po’ tirato.
«Il 2013 sarà un anno cruciale per la realizzazione della pace e per dare il via a quelle opere fondamentali per fare in modo che il popolo palestinese possa liberarsi da ogni eredità del passato: per i primi mesi del 2014 la prima pietra dell’autostrada sopraelevata di 45 km che collegherà Gaza alla Cisgiordania senza passare per Israele. “Ma la vera vittoria sarà quando ebrei ed arabi potranno circolare insieme senza più bisogno di autostrade riservate e di forze di polizia speciali”: ha detto un dirigente dell’Anp, Nabil Shaath, citato subito dalla stampa palestinese odierna. Secondo Shaath, sull’agenda palestinese tre sono i punti principali: l’impulso agli sforzi di realizzare la formula dei `Due Stati´; elezioni libere a Ottobre, nuove leggi previste per la fine dell’anno (in particolare quella sulla detenzione illegale di armi), e la creazione di una forza di polizia israelo-palestinese per il controllo degli accessi e delle frontiere.
Problemi. Si attendono per oggi primo aprile molte manifestazioni di protesta contro questa decisione coraggiosa dei vertici palestinesi, soprattutto a Gaza. A Ramallah oggi già dalle prime ore del mattino si nota peraltro un imponente servizio di sicurezza. La presenza degli agenti è massiccia e sui tetti degli edifici più elevati si vedono altri agenti di sicurezza.
Fonte | مجلة نكتة من 1 أبريل
Fonte | http://yenisafak.com.tr/Dunya/?i=246974
Prime uscite per il Papa
Jorge Bergoglio, da ieri – universalmente – papa Francesco I, ha mantenuto la promessa ed è andato a pregare la Madonna, per circa 30 minuti, nella Basilica fuori dal Vaticano. “Misericordia, misericordia, misericordia” – avrebbe detto il Pontefice ai confessori della Basilica di Santa Maggiore che stamattina ha avuto modo di salutare. “Voi siete i confessori” – avrebbe inoltre aggiunto il Papa – “quindi siate misericordiosi verso le anime. Ne hanno bisogno”.
Suicida il responsabile comunicazione di MPS
Una drammatica notizia sta rendendo sempre più complessa e deteriorante la vicenda di Monte dei Paschi di Siena. Alle vicende giudiziarie si affiancano infatti quelle di cronaca nera, con la recentissima morte di David Rossi, il responsabile della comunicazione dell’istituto di credito toscano, che si è suicidato ieri sera gettandosi da una finestra dell’istituto di Rocca Salimbeni. Una notizia che ha gettato nello sconforto i rappresentati della banca, che sulla propria pagina Facebook hanno definito l’accaduto come “una terribile tragedia”.
Elezioni politiche 2013 – risultati definitivi: Italia ingovernabile
Le elezioni politiche 2013 si sono concluse nella maniera peggiore possibile. Al di là della preferenza espressa, infatti, la situazione definitiva parla di un Paese ingovernabile, con la maggioranza alla Camera attribuibile al Centro Sinistra grazie al premio di maggioranza, e con un Senato ben lungi dal poter disporre di una coalizione in grado di potersi presentare come prevalente. Cosa accadrà allora all’Italia? Chi avrà la responsabilità di guidare il Paese?
Riforma Fornero risultati deludenti
Secondo quanto affermato dalla Cgil, le aziende – in seguito alla riforma Fornero – avrebbero stabilizzato solamente il 5 per cento dei rapporti di lavoro flessibili. Quasi un rapporto su quattro sarebbe invece scivolato verso formule definite meno tutelanti. Insomma, secondo il sindacato, l’effetto della riforma Fornero sarebbe stato controproducente nei confronti dei lavoratori e, in fase di recessione, sarebbe stato auspicabile accompagnare la riforma da “incentivi e da politiche di sostegno allo sviluppo economico“.
Ultimi sondaggi prima delle elezioni
Come noto, dalla mezzanotte dell’8 febbraio non è più possibile diramare aggiornamenti sui sondaggi relativi alle elezioni politiche di fine febbraio. Cerchiamo allora di fare il punto sulla situazione monitorata dai principali operatori statistici alla data dell’8 febbraio, con dati che vedono ancora in vantaggio il centro sinistra, con un vantaggio che tuttavia è in calo rispetto a qualche giorno fa.
Sondaggi elezioni politiche febbraio
I partiti politici si stanno avvicinando alle elezioni di febbraio con strategie di notevole interesse. La forbice di distanza tra il centro sinistra e il centro destra si sta assottigliando, pur garantendo un certo margine di sicurezza alla coalizione guidata da Bersani. Lo schieramento moderato guidato da Monti inizia a sentire la fatica della campagna elettorale, mentre il movimento Cinque Stelle, dopo un calo nella parte finale del 2012, sembra aver riacquisito particolare dinamismo.
Rivoluzione civile Ingroia prime crepe
La “rivoluzione civile” firmata da Ingroia inizia a perdere i primi, pregiati, pezzi. A lasciare il movimento / partito è infatti Salvatore Borsellino, fratello del magistrato ucciso in un attentato in Via D’Amelio, che ha dichiarato, pur “con rammarico”, di dover prendere le distanze da Antonio Ingroia, e di non poter sostenere la lista capeggiata dall’ex procuratore aggiunto a Palermo.
Compro oro: come difendersi dalle truffe nel silenzio della legge
Mentre si attende, da sforzo politico, una migliore regolamentazione del business del compro oro, le banche sembrano aver posto qualche campanello d’allarme sulla propria clientela che esercita una simile professione. Il rischio di trovarsi dinanzi a persone dalla dubbia trasparenza operativa – anzichè, come fortunatamente accade nella maggioranza dei casi, a professionisti del settore – è dietro l’angolo. Di qui la necessità di fornire qualche rapido suggerimento se avete intenzione di rivolgervi a un compro oro.