Salute
Eluana, questione di politica
Da quel giorno, Eluana non esiste più, come persona
Eluana. Un nome, una ragazza, una persona che, in qualche modo, non c’è più.
Silvio di Ferro
Nel passato c’è stata una pericolosa avventura nell’anarchia e lo Stato non è stato in grado di imporre decisioni assunte da organi democraticamente eletti
I rifiuti bruciano…da soli
Per l’emergenza rifiuti partono le manette
Legge 180 del 13 maggio 1978, ovvero la legge Basaglia
I rifiuti di Napoli non piacciono a Bruxelles
Napoli e Bruxelles sono due città favolose. La loro storia, passate e presente, le consegnerà alla storia futura prossima e ventura. Eppure nonostante le due città distino quasi 2000 km di distanza sembra che Bruxelles non apprezzi poi molto Napoli.
Ovviamente non si tratta di questioni di bellezza monumentale, perchè in quel senso Napoli è una città stupenda, quanto invece dalla maledizione che da parecchi anni sta avvolgendo la città, ovvero i rifiuti.
Proprio così parecchi anni, perchè nonostante il problema sia uscito alle cronache solo ultimamente, il problema smaltimento è un caso che la regione partenopea si porta appresso da anni, con occhi chiusi quando si sarebbe dovuto guardare attentamente e soluzioni la maggior parte delle volte sbagliate.
La Francia non va più in fumo
E adesso possiamo finalmente dedicarci ai classici sfottò nei confronti dei nostri cugini d’oltralpe. Non sono impazzito, tranquilli, ma da quando i francesi hanno copiato la nostra legge anti-fumo e per di più con risultati più che positivi, non possiamo fare altro che ricordare ai “galletti” che i campioni del mondo siamo noi!
In fondo sapere che i nostri cugini ci copiano, ci da molta soddisfazione. Ci definiscono sempre dei fessi, degli incapaci. In fondo penso ci definiscano molto inferiori a loro, nonostante il loro bon ton non gli permetta di sbatterci in faccia certe affermazioni.
In poco meno di due mesi (è entrata in vigore a inizio gennaio 2008) sembra che questa legge, abbia portato una diminuzione del 15% di infarti nel paese.
Il Papa sull’eutanasia. Niente di nuovo sotto al sole
Ferma e costante condanna etica di ogni forma di eutanasia diretta, secondo il plurisecolare insegnamento della Chiesa
Benedetto XVI contro le spinte eutanasiche, dettate da una visione utilitaristica nei confronti della persona.
Eutanasia: Andiamo tutti a morire in Lussemburgo
Quanti di voi, tramite le riminiscenze delle scuole medie e magari delle superiori, si ricordano del Benelux? Per tutti coloro che non dovessero ricordarsi, il Benelux è una regione europea composta da tre stati: il Belgio (BE), i Paesi Bassi (NE) e il Lussemburgo (LUX). In principio il Benelux era stato istituito per creare una unione doganale tra i tre paesi, mentre oggi verrà ricordato sicuramente per qualcosa di peggio.
Infatti nella serata di ieri il Lussemburgo ha approvato la proposta di legge che permette la depenalizzazione dell’eutanasia. Attualmente solo altri due paesi hanno già effettuato questa operazione e sono proprio i suoi vicini di casa Belgio e Olanda.
Uniti ancora per lo stesso ideale. In principio era l’economia che aveva portato all’istituzione del Benelux oggi invece il diritto a morire unisce moralmente i tre stati. Sicuramente sarebbe stato meglio farsi ricordare per la prima motivazione piuttosto che per la seconda.
Aborto? “Rispetto e distanza”
Parlare di aborto in un periodo come questo è naturale. Il pontefice, durante l’Angelus di domenica, si è infatti soffermato su questo argomento; un tema che richiede e comporta sempre molteplici riflessioni, siano queste di parte oppure di controparte. Diciamo che per quanto concerne l’aborto non è tanto importante che se ne parli bene o che se ne parli male, l’essenziale è che se ne parli.
Domenica mattina il Papa e domenica sera chi facciamo parlare? Ma è naturale, colui che nell’immaginario collettivo possa risultare il maggior antagonista, ovvero il leader di Rifondazione Comunista Fausto Bertinotti. Considerando la matrice di base “atea” del partito (anche se, quando io seguivo la Messa nel mio paese si presentava sempre anche il capo di sezione di Rifondazione per cui non so quanto lo si possa definire ateo) parlare di un argomento che va al di là della funzione politica sfondando nel tema etico, diviene più un appello a non ascoltare l’altro che una base per un dialogo.
Brown: “Si al silenzio – assenso nei trapianti”
Nuove regole per i donatori inglesi. Il primo ministro britannico Gordon Brown, si è detto infatti a favore di modificare le attuali leggi che regolamentano la donazione di organi in Gran Bretagna.
Attualmente il trapianto avviene con lo stesso procedimento che si adotta in Italia. Una persona, sia essa viva o morta, può donare i propri organi solo ed esclusivamente se ha autorizzato, mentre era in vita, esplicitamente la volontà di volere donare i propri organi aderendo al Nhs Organ Donor Register (il registro nazionale dei donatori).
L’intervento di Gordon Brown vuole andare a togliere questo esplicito consenso, presumendo automaticamente lo stesso nel caso in cui il paziente, o per lui i suoi familiari, non esprima una propria contrarietà.