Roma, letame per il Pdl

letame san precario

La foto è di San Precario. Davanti alla sede del Popolo della libertà in via dell’Umiltà, il gruppo di azione “daDa SpalMan” ha versato stamane un bidone di letame.

Pochi secondi, per una provocazione per, scrivono:

concimare le intelligenze e smascherare le ipocrisie. Un’azione dadaista metropolitana per risignificare le strade. Via dell’Umiltà. Paradossi della toponomastica! Il partito unico della libertà. Paradossi della politica!

Generazione Italia, Fini lancia il territorio

Gianfranco Fini lancia, con un videomessaggio, i circoli in tutto lo Stivale. Generazione Italia arriva sul territorio.
Non si fa politica a forza di sondaggi. Servono stategie per il futuro, dice. Per una politica che sia vissuta giorno per giorno, anche attraverso questo strumento formidabile che è la Rete. La Rete, che Gianfranco Fini definisce qui la garanzia assoluta della libertà.

Conclusione: Noi ce la mettiamo tutta. Puntiamo anche sul vostro aiuto. Stay tuned.

Berlusconi vs Fini, lo show rimbalza in Rete

La Rete, si sa, è fatta così. Non dimentica, ma rielabora. Possibilmente con ironia. E non poteva smentirsi in occasione di uno show così ghiotto come quello andato in onda in diretta due giorni fa della “rottura” tra i due co-fondatori del Pdl, il presidente della Camera Gianfranco Fini e il presidente del Consigio, Silvio Berlusconi.

That’s the way it is: un “divorzio all’italiana”.

Se Berlusconi attacca Fini

pdl-fini-an

Da Meltilparaben oggi il Generatore automatico di attacchi di Berlusconi a Fini.
Un esempio?

Allora, Gianfranco, parliamoci chiaro: sono venuto da te martedì, e davanti a Belfagor mi hai detto: punto primo, mi sono pentito di avere collaborato a fondare gli X-Men; punto secondo: voglio fare un gruppo teatrale diviso. Queste cose diciamocele tra noi, facciamo le sfide a chi rutta più forte, ma tu alle sfide a chi rutta più forte non hai mai voluto partecipare, visto che non hai partecipato nemmeno, per essere super partes, all’escursione a Vitinia col pranzo al sacco! Se vuoi fare queste inalazioni ti accogliamo a pecorina: ma le fai da uomo politico nel partito e non da Presidente dell’Agenzia delle Entrate!

Buon divertimento.

Save private Bocchino

Alessandra Mussolini, nella puntata del Fatto del Giorno di oggi, il 23 Aprile 2010, dice: “Bocchino con quel cognome…. Con quel cognome…. dovrebbe essere più prudente”. Ma ha anche detto, nei giorni scorsi: L’unico uccello a cui sparerei è quello di Bocchino.

Quello che è accaduto ieri è noto. Continuerà a rimbalzare in Rete per molto tempo. Nel frattempo, secondo quanto sostiene Il Fatto Quotidiano oggi in edicola, la rottura potrebbe cominciare a concretizzarsi a partire dal gruppo del Pdl alla Camera. Qui, il “soldato” Italo Bocchino è vicepresidente del gruppo, sarebbe in corso una raccolta firme per la sua cacciata. Bocchino è reo, nelle parole di ieri di Silvio Berlusconi, di “avere esposto il partito al pubblico ludibrio”. Si riferisce, a livello macroscopico, a questo. Salvate, dunque, il soldato Bocchino? Grazie a Francesco per il titolo.

Scontro Pdl, Fini: “Berlusconi accetti, non starò zitto”

fini-lodo alfanoLa fase del 70 a 30 è finita. Mi auguro che Berlusconi accetti che esista un dissenso interno nel Pdl”. Non usa mezzi termini il presidente della Camera, Gianfranco Fini, che ai parlamentari ex An riuniti nella Sala Tatarella a Montecitorio, aggiunge: “io non ho intenzione di togliere il disturbo né di stare zitto”.

Lite Pdl in tv. Fini chiama Lupi

Per chi si fosse perso la puntata de L’ultima parola – il programma di Paragone che con la lite furiosa in diretta tv ha portato a casa un bel “botto” in termini di notorietà – la vicenda scatenante è nel video di YouTube postato. Una “furiosa”, “rumorosa”, esplicita lite in diretta televisiva tra il vice-presidente della Camera, Maurizio Lupi, forzista, e Italo Bocchino e Adolfo Urso, finiani. Qui un resoconto. Oggi Gianfranco Fini ha contattato Maurizio Lupi per capire cosa fosse successo. Un gesto che, ad alcuni, è parso un dietro-front rispetto alle tensioni dei giorni scorsi e alla spaccatura nel Pdl, con scenari di ammutinamento reiterati e più o meno vicini di Fini e dei finiani. Feltri non aveva esitato a definire l’atteggiamento del presidente della Camera “il ruggito del coniglio”.

Mediaset: i giudici, atti alla Consulta

mediasetLa Consulta ha ricevuto dalla prima sezione penale del Tribunale di Milano gli atti del processo per i diritti televisivi di Mediaset. Secondo i giudici la nuova legge sul legittimo impedimento viola l’articolo 138 della Costituzione in quanto la norma “introduce una prerogativa diretta a tutelare non il diritto di difesa ma la carica istituzionale”. Tale articolo è quello che regola la revisione delle leggi costituzionali. I giudici, inoltre, hanno ritenuto che la legge non  doveva essere approvata con l’iter ordinario, ma seguendo l’iter costituzionale.

Con la stessa motivazione i giudici della decima sezione del Tribunale di Milano, venerdì scorso, avevano trasmesso alla Consulta degli atti nell’ambito del processo per la vicenda Mills, nella quale il premier Silvio Berlusconi è imputato per corruzione in atti giudiziari.

Polverini e il sindaco di Latina Vincenzo Zaccheo by Striscia

La neo-eletta governatrice del Lazio, Renata Polverini, riconosce tra la folla un amico: il sindaco di Latina, Vincenzo Zaccheo. E va a salutarlo.

LEI: Ciao Vincè, mi raccomanno! Eh hai portato 4 voti, hai portato!

LUI: Ti voglio bene, guarda… Ci ho creduto! E ti devo dì nà cosa: complimenti, ca**o! Hai dimostrato di essere come me… Una donna tenace! Io sono andato a nuoto per te! So’ nnato a Ponza.. Sò andato a Ventotene…

LEI: O’ sò, ò sò, ò so.

LUI: A Ventotene, sò andato a prendere 57 voti per te… Non uno di meno… Uno! Il sindaco di Ventotene ti aspetta! Poi ho fatto…. Non ti dimenticare delle mie figlie!

LEI: Nono, stai a scherzà. Poi domani mi faccio il calendario. Mi faccio un giro…

LUI: E soprattutto, ti prego…. Non appaltare più a Fazzone!

LEI: Nooooo no, stai tranquillo eh!

LUI: Ha perso 15mila voti!

LEI: A’ bello! E’ che io non ho… (poi si accorge della telecamera)

Giornale versus finiani: Bocchino tra gay e leghisti

Giornale

Meglio gay che leghisti, titolava oggi il Giornale. Il “sasso” lanciato nel mare della politica italiana di questi tempi grigi è un’intervista rilasciata da Italo Bocchino ospite del talk show KlausCondicio condotto da Klaus Davi.

Meglio un premier gay, se eletto dal popolo, ma non un premier della Lega.

Come ho più volte detto, il premier non può rappresentare solo un’area del paese. Un premier leghista è improbabile per una ragione di ‘limite territoriale’ che la Lega ha: non può governare un intero paese chi ne rappresenta solo una parte

E voi cosa ne pensate?

Corruzione: Senato approva mozione Pdl

senatoUna scrematura delle candidature alle cariche regionali e locali e stabilire il divieto “costituzionalmente compatibile alla candidatura ed eleggibilità in Parlamento di chi sia stato condannato definitivamente per delitti contro la pubblica amministrazione”. E’ parte della mozione promossa dal Pdl che ha visto l’approvazione dell’Assemblea del Senato.

L’Assemblea di Palazzo Madama, inoltre, ha approvato anche la mozione della Lega Nord e ha rispedito al mittente, invece, le mozioni dell’Italia dei Valori, dell’Alleanza per l’Italia, per cui Francesco Rutelli aveva chiesto la votazione per parti separate, e l’ordine del giorno del Pd-Udc.

Legittimo impedimento: Italia dei Valori presenta quesito referendum in Cassazione

italia_dei_valoriAntonio Di Pietro, leader dell’Italia dei Valori, questa mattina ha guidato una delegazione del suo partito per depositare in Cassazione il quesito referendario per sottoporre all’attenzione l’abolizione della legge sul legittimo impedimento. Inoltre l’Italia dei Valori ha reso noto che raccoglierà le firme per la cancellazione della norma.

Mediatrade-Berlusconi: chiesto rinvio a giudizio

silvio-berlusconi

I pm di Milano hanno chiesto il rinvio a giudizio del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, per frode fiscale e appropriazione indebita nell’ambito dell’inchiesta Mediatrade-Rti. Al premier vengono contestate presunte irregolarità nella compravendita di diritti televisivi per creare fondi neri. E’ il tema con il quale Il Corriere della Sera, La Repubblica e Il Sole 24 Ore questa mattina hanno aperto la propria prima pagina.

Il pm milanese Fabio De Pasquale ha inviato al procuratore aggiunto Bruti Liberati la richiesta di rinvio a giudizio per il leader del Pdl e per altri imputati. Fra questi, coinvolti nell’inchiesta per frode fiscale ci sono Pier Silvio Berlusconi e Fedele Gonfalonieri. Nello specifico il premier viene accusato di frode fiscale fino al novembre del 2009, per 8 milioni di euro evasi, e di appropriazione indebita, che sarebbe stata consumata tra Milano e Dublino dall’8 febbraio 2003 al 30 novembre 2005, per 34 milioni di dollari. I reati non sono ancora caduti in prescrizione. Berlusconi potrà avvalersi del legittimo impedimento.

Di Pietro: “Le chiamano riforme, ma sono furbate”

antonio-di-pietro_cIl leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, commenta con i cronisti presenti a Montecitorio l’incontro che ieri si è svolto ad Arcore:

Gli accordi fatti al di fuori del Parlamento sono spartizione del bottino e lottizzazione. Per noi non esistono, le chiamano riforme ma sono furbate. La gente muore di fame a forza di mangiare pane e riforme. Ma riforme di che?

Questi si riuniscono ad Arcore ogni fine settimana semplicemente per decidere chi deve andare a fare il presidente della Repubblica, chi il presidente del Consiglio, chi il governatore di qua o di là. Ma gli italiani senza lavoro e quelli che non arrivano a fine mese, a quali riforme si appellano?

Per questo invogliamo tutti i parlamentari a fare una ferma presa di posizione perchè finalmente in Parlamento si portino riforme che interessino ai cittadini, non soltanto le carriere personali.