Santanchè: la Lario ha un compagno

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Nuove rivelazioni, quasi scontate. A farle – e sono arrivate anche tardi, ce le si aspettava molto prima – è Daniela Santanchè.

Il presidente non ha sfasciato nessuna famiglia, ma è Veronica Lario che da molto tempo ha un compagno

La Santanchè parla in un’intervista rilasciata a Libero. Svela, a suo dire, all’Italia, che la Lario sarebbe la causa della rottura. Lei e la sua relazione. Il Corriere aggiunge allo scoop il nome di questa relazione: Alberto Orlandi, 47 anni, capo del servizio di sicurezza di Villa Macherio.

Current, prima tv per Citizen Berlusconi

(ANSA) – ROMA, 30 MAG – Per la prima volta in Italia, il 15 giugno alle 21.20, arriva su Current (canale 130 di Sky), il film Citizen Berlusconi. Si tratta dell’inchiesta giornalistica sul premier diretta e realizzata nel 2004 da Andrea Cairola e Suna Grey. Documenta l’ascesa del Cavaliere, dall’avventura imprenditoriale fino ai vertici del governo: una sorta di biografia non autorizzata, programmata da diverse emittenti Usa ed europee, ma che finora nessuna tv italiana ha mai mandato in onda.

Il Financial Times e Berlusconi

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Il Financial Times torna ad occuparsi dell’Italia e del suo premier, Silvio Berlusconi. Un commento, un editoriale del giornale.

Non c’è pericolo fascismo in Italia, no. Così esordisce il FT. E Berlusconi non è, evidentemente, Mussolini. Il primo ha le veline (“starlet”), il secondo aveva le camicie nere.

Berlusconi, Videolina e la CNN

CNN intervista Silvio Berlusconi. Questa la versione della CNN. Nei tg di ieri, il Tg1 e il Tg3, si fa di più. Guardandoli, anche di striscio, il dubbio, la stranezza, diciamo, è sorta. C’è un logo che normalmente non è presente in tv accanto ai faccioni degli intervistati, se non in campagna elettorale e nei messaggi mirati, in periodo pre-elezioni. Il logo del partito, che appare, poi scompare, poi, riappare, poi riscompare.

Silvio Berlusconi è stato intervistato dall’emittente sarda Videolina, e come vedete dalla CNN. E ieri sera Tg1 e Tg3 riportano, e appare il logo elettorale del Pdl, con la scritta Berlusconi presidente.

MicroMega, Berlusconi copia?

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Berlusconi ha copiato MicroMega! (con 23 anni di ritardo, e con fini ovviamente opposti). Così titolano oggi. Perché la famosa proposta di Silvio Berlusconi, quella di ridurre il numero di parlamentari e di portarli a non più di cento, non è esattamente un’idea originale. MicroMega scrive – ricorda – di avere avanzato la medesima proposta molto, ma molto tempo fa: nel numero 2/1986 della rivista.

Ad avanzarla, Paolo Flores d’Arcais, il direttore, nell’ambito di una proposta di riforma che accentuava la divisione dei poteri, rafforzava l’autonomia dei parlamentari dalle segreterie di partito, stabiliva le primarie vincolanti, limitava a tre i mandati (di cui solo due consecutivi), introduceva l’incompatibilità fra cariche elettive e governative, insomma riduceva drasticamente il potere della “casta”. E MicroMega avvisa: attenzione: la proposta del Premier ha ragioni e fini esattamente opposti. Il paradosso è che l’opposizione, anziché prendere Berlusconi in parola, e formulare subito una legge per la monocamerale con cento deputati (e le primarie vincolanti, e tutti gli altri accorgimenti anti-casta), sta regalando al macro-partitocrate di Arcore anche la battaglia contro la partitocrazia. Siamo con ciò ad una impensabile sinergia di masochismo e demenza. Leggete qui la proposta dell’86.

Foto|Megachip

Silvio Berlusconi Nobel per la Pace

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Berlusconi Nobel per la pace? In molti hanno creduto e continuano a credere che sia uno scherzo. Ho provato a telefonare al numero indicato nei contatti, ma parte la segreteria telefonica.

Scrivono sul forum di Spinoza:

Nasce il comitato per Berlusconi nobel per la pace 2010. No, non siamo stati noi

Non sono stati loro. Hanno invece aderito: On.le Salvatore Tatarella – PDL; On. le Monica Faenzi – PDL; On.le Arturo Iannaccone – MPA; Vincenzo della Corte – Ex Sindaco di Francavilla Fontana (Brindisi). Mi permetto di rubare un commento a questo blog che ieri ha lanciato la notizia. Luigi considera: In questi giorni è partita l’operazione “sdoganiamo definitivamente berlusconi”. E’ in uscita un libro biografico, ora vedo questa cacata. Io credo che tutto sia funzionale – oltre a nettare l’immagine di costui – a preparare il campo per la prossima elezione del Presidente della Repubblica. Credere infatti che questa proposta bislacca possa ottenere un qualche seguito fuori dal paese è stupido, tuttavia proporre queste operazioni per mettere in carniere un para-titolo da sfruttare in futuro è un’operazione intelligente. Tutto dipenderà dall’esito delle prossime elezioni, ma questi sono già segnali preoccupanti. Che berlusconi riesca in ciò che Andreotti ha fallito?

I predecessori? Qui. E dunque appuntamento al 2010.

Michela Brambilla ministro

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Promossa! Ma era predestinata… L’accordo informale con il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, è arrivato. Michela Vittoria Brambilla diventerà ministro senza portafoglio del Turismo. Non solo: quattro, forse cinque sottosegretari diventeranno viceministri.
Si tratta di Adolfo Urso al Commercio con l’estero, Paolo Romani alle Comunicazioni, Roberto Castelli alle Infrastrutture, Ferruccio Fazio alla Sanità e, probabilmente, Giuseppe Vegas all’economia- anche se su quest’ultimo, forzista, si solleva il veto di An e della Lega, perché scomporrebbe gli equilibri.

Come specifica Silvio Berlusconi, queste promozioni non spostano il numero dei componenti del governo. Si tratta di sottosegretari che diventano viceministri per confrontarsi al meglio nelle riunioni internazionali con ministri di altri Paesi. Sempre 61 insomma.

Berlusconi a Porta a Porta

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Silvio Berlusconi a Porta a Porta. “Adesso parlo io” è il titolo della puntata ora in onda su RaiUno. Vespa lo aveva invitato per il mesiversario del terremmoto, ma è fatale che si cominci dalla tempesta sulla sua vita famigliare. Insomma: Veronica lo attacca sulla stampa e Silvio va in tv.

A Veronica ho sempre voluto e voglio ancora bene. Ma lei ammetta l’errore, è caduta in una trappola. La storia delle veline è assoluta falsità, le già ribattezzate Euroveline. Ed è la sinistra e la sua stampa a non riuscire ad accettare la popolarità di Berlusconi, che piace al 75% degli italiani. Complotti e sondaggi, insomma.

Berlusconi gate: Noemi, Veronica e l’Avvenire

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Le foto che stanno facendo il giro della Rete scatenata sono ritoccate con Photoshop? Che ne dite? L’alone intorno alla bella diciottenne, Noemi la festeggiata, in effetti fa meditare. Ma poi si pensa: un ritocco così grossolano? E non è così improbabile vedere il Premier sorridente e brindante. Certo è che internet si sta scatenando nella foto-scommessa, come potete notare.

La richiesta di divorzio è diventata un caso politico. Per Casini “parlare di complotto fa ridere”. Per la Bonino “Berlusconi disprezza le donne”. Bersani, saggiamente, si intristisce per questa bufera soap-opera che si abbatte sull’Italia. E i cattolici e l’Avvenire. Grande share previsto stasera per la puntata di Porta a Porta, nella quale stasera Silvio Berlusconi sarà ospite di Bruno Vespa.

[Foto|Corsera]

Veronica Lario Berlusconi chiede il divorzio!

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Veronica Lario conferma: divorzio.

Chiudo il sipario sulla mia vita coniugale

Il matrimonio con Silvio Berlusconi era stato celebrato nel 1990. Una rottura da anni vociferata, rincorsa, inseguita e dimenticata, che dopo quasi 30 anni diventerà forse effettiva. Odio, amore e soprattutto tre figli: Barbara, Eleonora e Luigi.

La strada del mio matrimonio è segnata non posso stare con un uomo che frequenta le minorenni

Aveva detto in passato Veronica Lario. Che non ha perdonato le ultime veline e velinate, vere o presunte, del marito premier. Una fama che era giunta perfino al famosissimo Huffington Post, con un articolo ceh si concludeva emblematicamente su Mara Carfagna. Staremo a vedere cosa questo divorzio vorrà dire in termini politici – soprattutto in Italia, privato e gossip la fanno da padrone.

Berlusconi, il premier papi

dire_15655420_270401Il vaticano non ha nulla a che vedere con Berlusconi, almeno per stavolta. Noemi Letizia è una bella napoletana, diciottenne e biondissima. Come molte altre ragazze sta tentando di diventare una velina. Pensate, è già gossippina in una sconosciuta TV locale. Letizia sarebbe una normale “sbarbina televisiva” in erba, per dirla con mio nonno, se non fosse per l’amicizia speciale che lega la sua famiglia al premier Berlusconi, che lei addirittura chiama “papi, il mio secondo papi”.

Congresso Pdl, il capolavoro di Berlusconi

Tre giorni di congresso, e ora è tutto finito. L’opera è compiuta. Musica, trionfi, inni. Tutti sul palco per il gran saluto, tra Silvio Berlusconi, ministri, leader, micro-leader. Non c’era Gianfranco Fini, e neppure Renato Schifani.

Porteremo l’Italia fuori dalla crisi senza lasciare indietro nessuno e difenderemo democrazia e libertà

Ma Silvio, mentre Gianfranco lo guardava da lontano, non ha risposto ad una sola delle domande – input? Spunti? – che il Presidente della Camera aveva ieri “rilasciato” da quello stesso palco.

Congresso Pdl, parla Fini

Congresso del Pdl, seconda giornata. Live dalla Fiera di Roma Edoardo Colombo in missione emozionata, entusiasta e un po’ commossa laggiù. Oggi interverranno i Ministri del Governo Berlusconi, accompagnati da quelli dei leader dei gruppi parlamentari di quello che è, dopotutto, un nuovo partito sulla carta.

E sta arrivando l’attesissimo intervento del presidente della Camera, Gianfranco Fini. Mi permetto di riportare alcuni commenti al merito sul profilo di Facebook di Edoardo.

A me preoccupa di più Fini quando si rimangia di aver detto che Mussolini è stato un grande statista.. Fortunatamente il duce non l’ha conosciuto, altrimenti chissà cos’abrebbe potuto dire di lui!! Va bene evolversi, va bene smarcarsi dal passato, ma un zichinin di coerenza non sarebbe fuori luogo!!

Ed ecco il discorso di Fini.

Fini spegne la fiamma di An e dice qualcosa di sinistra

An non esiste più. Gianfranco Fini l’ha salutata oggi, tra reazioni decisamente contrastanti. L’hanno applaudito, certo. Ma solo, ed esclusivamente quando approccia temi di destra. Ignazio La Russa a un certo punto arriva addirittura a fomentare il pubblico per farlo smuovere, come accade negli studi televisivi. Certo, c’è emozione. Certo, c’è affetto. Certo, non c’è Almirante.

Il discorso non ha infuocato. Ha lasciato probabilmente perplessi. Così lo raccontano. Non che ci si sia stupiti della fusione nel Pdl. La faccenda è metabolizzata, più o meno. C’è chi ricorda che sono 15 anni che si fanno “battaglie in comune“.

Solo che poi Gianfranco Fini (colui che, per gli ambieneti parlamentari, potrebbe essere ottimo segretario del Partito Democatico) si è messo a dire qualcosa di sinistra.