Continuano le polemiche nel mondo politico e nel mondo del giornalismo. Si sono spenti quasi subito i buoni propositi di una comunicazione più equilibrata dopo l’aggressione subita da Silvio Berlusconi a piazza del Duomo. Oggi è andata in scena un’altra diatriba piuttosto accesa fra Vittorio Feltri e Filippo Rossi. “Faccio il giornalista da oltre 45 anni e me la sono sempre cavata senza i consigli di Rossi e penso di poterne fare a meno ancora”, è la risposta all’ANSA del direttore de Il Giornale Vittorio Feltri a Filippo Rossi, il quale su Ffwebmagazine, periodico online della Fondazione Farefuturo, ha scritto che Feltri è l’uomo giusto per capeggiare una destra “xenofoba, populista, stracciona, sempre incazzata, con la bava alla bocca”. “Visti i risultati – aggiunge Feltri – forse converrebbe a lui e non a me cambiare mestiere. Ce ne sono tanti che non richiedono di scrivere articoli”.
Il Popolo della Libertà
Storace: “Bonino? Corre per un mestiere non suo”
Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra, va giù pesante contro Emma Bonino:
Alla sua prima uscita Emma Bonino fa capire che rischia di concorrere per un mestiere che non è il suo. Si chiede come si smaltirà il debito sanitario e vuole capeggiare la coalizione che ogni giorno ripete di aver risanato i conti della Regione. In realtà dice una bugia lei – che le si può perdonare perchè non sa di che parla – e la dicono, molto più grossa, i suoi sostenitori, ovvero gli eredi di Marrazzo. Sul debito consulti la relazione della Corte dei Conti dell’agosto scorso, la studi per bene e poi, siccome è donna onesta, dirà ai suoi compagni di smetterla di farle dire sciocchezze.
Berlusconi è al 62%
Berlusconi non subisce flessioni. Dopo essersi ripreso dall’aggressione di Massimo Tartaglia, il premier si riprende il consenso degli italiani. Secondo i dati rilevati dall’Istituto Crespi e pubblicati dall’edizione web de Il Clandestino, infatti, Silvio Berlusconi è al 62% dei consensi personali. La coalizione del centrodestra sfonda il 50% grazie all’allargamento con La Destra di Francesco Storace (1,8%). Nell’ultimo mese il Pdl è cresciuto di un punto, recuperando mezzo punto alla Lega Nord. Ecco nel dettaglio le percentuali: Pdl 39%, Lega 9,5% e Mpa 1,5%.
Nel centrosinistra, invece, il Pd è intorno al 30%. Anche se lentamente il partito di Bersani recupa consensi a discapito dell’Idv di Antonio Di Pietro, in questi giorni al centro del dibattito politico. Il partito di Largo del Nazareno è vicino al 30%, la soglia psicologica con cui affrontare nel migliore dei modi le elezioni regionali. Il Pd di Veltroni arrivò al 33%, ma nella coalizione dell’ex sindaco di Roma fu decisiva l’alleanza con i Radicali.
Frattini: “Body scanner sono lo strumento più sicuro”
Il rischio attentati ha fatto scattare l’allarme sicurezza in Italia. Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, intervistato da Radio 24, si è espresso favorevolmente all’utilizzo dei body scanner negli aeroporti: “Sono lo strumento più sicuro” per “impedire che un terrorista inghiotta una capsula piena di esplosivo e diventi un uomo bomba”, cosa che “un metal detector non può vedere”.
I body scanner portano con sé il problema della privacy, che secondo il capo della diplomazia italiana “è un diritto assoluto ed inviolabile”. Frattini, però, ha affermato che i passeggeri devono fare questo “sacrificio” perché i body scanner proteggono “il diritto alla sicurezza, che è precondizione di tutte le libertà”.
Italia dei valori, Carra: “Pd si liberi di Di Pietro”
Italia dei valori. Il partito di Antonio Di Pietro continua a essere uno dei più dibattuti della politica italiana. Con l’Idv bisogna “mettere le carte in tavola. La prima riforma che il Pd deve fare è liberarsi di Di Pietro”. E’ quanto afferma il parlamentare democratico Enzo Carra in un’intervista al “Quotidiano Nazionale”. Secondo Carra per “salvaguardare l’alleanza con Di Pietro, rischiamo di non acquisire quella con i centristi, finendo così in una posizione minoritaria che potrebbe durare a lungo”.
Gli fa eco il portavoce del Pdl, Daniele Capezzone:
Il Pdl è determinato a dialogare con il Pd, ma c’è da temere che ogni giorno che il Pd trascorre in alleanza con Di Pietro sia un giorno perso per un confronto utile. Ormai è chiaro a tutti: per un verso la sfida interna Di Pietro-De Magistris e per altro verso l’approssimarsi delle elezioni regionali, porta l’Idv a una vera e propria escalation di insulti contro tutto e tutti, senza neppure risparmiare il Capo dello Stato. È difficile non fare i conti con una simile realtà.
De Magistris: “Lodo? Una provocazione. Berlusconi va sconfitto politicamente”
“Sarà che da un po’ frequento l’Europa, ma questo Paese sta perdendo l’umorismo. Il mio era un pezzo scritto su un blog e va letto per quello che è”. L’ha detto Luigi de Magistris, eurodeputato dell’Idv, a “24 Mattino” su Radio 24, commentando il suo Lodo lanciato qualche giorno fa (“Berlusconi vada in esilio in cambio dell’impunità giudiziaria”). De Magistris, poi, riattacca il premier e non risparmia neanche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano:
Io sono convinto che Berlusconi vada sconfitto politicamente. Volevo anche smitizzare il Lodo, è una provocazione di questo tipo. Se vogliamo pensare che l’Italia è caduta nel basso impero e quindi c’è un sultano che sta stravolgendo la democrazia, allora l’esilio potrebbe essere una conseguenza, ma si può anche intendere come una scelta addirittura vantaggiosa per Berlusconi. Perchè rispetto agli altri cittadini che si fanno fare i processi, lui fa leggi per non subire conseguenze giuridiche. Io ho molto rispetto di chi ha votato Berlusconi.
In Italia è allarme terrorismo
Allarme terrorismo in Italia. Nell’anno appena iniziato, si fa sempre più serio il rischio di attacchi nel nostro paese. Il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, parla di “segnali preoccupanti“. Secondo il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, non bisogna scivolare nella psicosi, anche se è un pericolo con il quale “dobbiamo abituare a convivere“. Il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, nel suo messaggio di fine anno, ha toccato il tema, definendolo una “minaccia inquietante“. Maroni ha detto:
Ci sono segnali molto seri di una ripresa dell’attività terroristica in tutto il mondo e ci sono segnali preoccupanti anche in Italia. Per questo abbiamo innalzato i livelli di sicurezza, abbiamo intensificato le attività di indagine ed abbiamo predisposto tutti i mezzi e gli strumenti per prevenire o impedire situazioni di questo tipo.
Berlusconi: Cancellata fermata bus davanti a Palazzo Grazioli
Aggressione Berlusconi. Dopo le richieste di limitazioni a Internet arrivano anche le limitazioni ai percorsi delle linee bus. Da questa mattina, infatti, la fermata degli autobus in via del Plebiscito, a Roma, davanti a Palazzo Grazioli, dove risiede Silvio Berlusconi, è stata cancellata. Le linee 30, 62, 63, 64, 70, 81, 87, 130, 186, 492, 571, 628, 810, n5, n6, n7, n15 e n20 non si fermeranno più davanti alla residenza romana del premier. La decisione ha il duplice scopo di rendere più scorrevole il traffico capitolino e salvaguardare l’incolumità del presidente del Consiglio. L’Atac ha motivato l’intervento “per ragioni di sicurezza, legate alla vicinanza della residenza del presidente del Consiglio”.
Berlusconi al Tg1: torno il 7 gennaio
Al telefono, Silvio Berlusconi, presidente del Consiglio. Qui il link al video su Repubblica Tv. Una telefonata in diretta al Tg1, la prima volta pubblica e “nazionale” dopo l’aggressione subita da Massimo Tartaglia nelle scorse settimane.
Ha cominciato con quanto accaduto al Papa, Benedetto XVI, nella notte di Natale durante la messa del 24 dicembre. Una vicenda che già è stata paragonata (a torto o a ragione) a quanto accaduto al premier. Berlusconi ha voluto annunciare Urbi et Orbi che è vicino il tempo del suo ritorno sulle scene: tornerà al lavoro, dice, subito dopo le feste, un po’ come tutti gli italiani: il 7 gennaio.
Sono sereno, perchè penso continuamente al fatto di essere stato fortunato perchè altrimenti avrei potuto passare un Natale sottoterra e con questa neve e questo gelo che ci sono a Milano e del Nord non sarebbe certo stato piacevole
Ha voluto anche sottolineare come l’interessamento e l’affetto che gli è stato manifestato in questi giorni in seguito alla vicenda Tartaglia lo abbia fatto sentire felice, ripagandolo di tutte le calunnie di cui sarebbe stato protagonista il questo 2009 al tramonto.
Mafia, Berlusconi: “La vogliamo sconfiggere nella legistratuta in corso”
“La mafia è un fenomeno patologico che noi vogliamo sconfiggere definitivamente negli anni che restano di questa legislatura”. L’ha detto Silvio Berlusconi, in collegamento telefonico con “Radio Anch’io”:
Vorrei far notare che, nonostante le accuse che sono state rivolte soprattutto al presidente del Consiglio, nessun governo mai nella storia della Repubblica ha agito con così tanta determinazione e efficacia nella lotta alle organizzazioni criminali.Noi abbiamo arrestato una media di otto persone al giorno. E ieri abbiamo arrestato un altro capo delle organizzazioni criminali a Milano: i risultati sono lì da vedere e credo che Roberto Maroni debba essere considerato il ministro dell’Interno che con più determinazione ha portato avanti la lotta alla mafia.
Ricostruzione Abruzzo, Berlusconi: “E’ stato un miracolo”
“Un miracolo. Lo Stato ha fatto finalmente ciò che uno Stato civile deve fare: stare vicino ai cittadini nel momento in cui questi avevano massimamente bisogno di essere aiutati”. L’ha detto Silvio Berlusconi, riguardo al terremoto dell’Aquila, intervistato dal direttore del Giornale Radio Rai, Antonio Preziosi. Il presidente del Consiglio, nella sua prima intervista dopo l’aggressione, ha elogiato “lo straordinario Capo della Protezione civile, Guido Bertolaso”. Il premier ha sottolineato l’operato statale in Abruzzo:
Un miracolo che ha permesso di dare le case a tutti coloro che le avevano perse e cioè aver creato dal nulla una città di oltre 30 mila abitanti in pochi mesi. Di questo dobbiamo essere, tutti come cittadini italiani, estremamente orgogliosi perchè mai a seguito di una catastrofe naturale i Paesi hanno saputo reagire nel modo in cui abbiamo saputo reagire noi.
Nucleare, Scajola: “Porterà una riduzione delle bollette”
“Penso che con una quota del 25% di nucleare a regime i costi possano scendere del 25-30% con un significativo effetto sulle nostre bollette”. L’ha detto Claudio Scajola, ministro dello Sviluppo economico, secondo cui il ritorno al nucleare porterà in Italia un abbassamento dei costi energetici. Intervistato da Il Giornale, Scajola sottolinea che “il ritorno al nucleare è un punto essenziale del programma del governo Berlusconi”. Le nuove centrali, spiega il ministro, porteranno grandi benefici economici. Scajola non mette in secondo piano le energie verdi:
Un’altra idea sbagliata è che le rinnovabili e il nucleare siano alternativi. Non Š così. Sono, invece, due fonti complementari, non solo perché‚ entrambe rispettano l’ambiente, ma anche perché‚ i costi contenuti e costanti del nucleare consentiranno di finanziare lo sviluppo delle rinnovabili, che sono fonti ancora costose e richiedono sussidi pubblici che pesano sulle bollette.
Restrizioni internet, Ferrero: Non limitare l’uso in favore di Berlusconi
Il segretario di Rifondazione Comunista, Paolo Ferrero, aderirà alla manifestazione “Libera Rete in Libero Stato”, che si svolgerà questo pomeriggio a Roma contro le restrizioni del web. Ferrero si è detto contrario al “tentativo di limitare l’uso” della rete e “i possibili interventi a difesa di interessi particolari del premier, quali il ventilato ingresso del gruppo Mediaset sul Web o negli assetti proprietari Telecom”. Il segretario di Rifondazione Comunista ha aggiunto:
La neutralità e l’indipendenza della rete italiana devono essere preservate dai possibili interessi del gruppo che appartiene al presidente del Consiglio. Internet, finchè svincolato da ingerenze di qualsiasi natura, è un cardine di una sana democrazia contemporanea. Ecco perchè, subito dopo le dichiarazioni del ministro dell’Interno, Maroni circa la volontà, di presentare in Consiglio dei ministri provvedimenti restrittivi dell’uso della Rete, siamo intervenuti per denunciare tali scelte repressive e per annunciare una dura opposizione verso tali intenzioni e provvedimenti.
Regalo di Natale, Berlusconi: “Donate tessera del Pdl”
Berlusconi online. Il presidente del Consiglio suggerisce un regalo natalizio da fare ad amici e parenti. Collegato in voce al sito de “Il Giornale”, il premier ha fatto gli auguri per le feste e ha dato un suggerimento per gli acquisti al popolo del centro destra:
Che possiate realizzare tutti i progetti, tutti i sogni che portate nella vostra mente e nei vostri cuori per voi e per tutti i vostri cari. A tutti gli italiani che amano la libertà a voi e a tutti i vostri amici regalate una tessera del Pdl. Ci darete più forza per continuare a resistere e a lavorare per il bene di tutti.