CRI, tra Storaciani e censura

Croce Rossa Italiana. Stefano Schiavi è il nuovo responsabile Ufficio Comunicazione per il Comitato provinciale di Roma. Potete leggere la notizia su L’Unico, quotidiano web di Roma diretto da Riccardo Corsetto, del Movimento per l’Italia di Daniela Santanché.

Beppino Englaro indagato

Beppino Englaro indagato a Udine. Non c’è alcuna sorpresa. Ecco un bel fascicolo che imputa di omicidio volontario aggravato 14 persone. Beppino Englaro, il papà di Eluana, il primario Amato De Monte insiene ad un altro medico, e anche gli infermieri che hanno ruotato intorno alle tre stanze della clinica La Quiete di Udine dove Eluana è morta il 9 febbraio. Credo se lo aspettassero tutti, gli indagati in questione.

Atto dovuto o indagine partita da una serie di esposti, di singoli, associazioni, varie (gente che, nella maggior parte dei casi, non ha mai conosciuto Eluana). Esposti che dicono che quello della ragazza sarebbe stato, dicono indiscrezioni come leggete nell’articolo di Repubblica con i particolari, un omicidio.Volontario aggravato (da che? Siamo curiosi).

Cornetto notte Roma? No grazie

Cornetto notte Roma, niente più. Almeno di notte, almeno nella Capitale. Ecco la notizia. Era una tradizione, un’allegria della città, una certezza. Ci sono posti come via Cernaia o Piazza Sempione, e tanti altri.

Esci, fai tardi, e a seconda dei gusti consumi alle 5 di mattina un pezzo di pizza o un cornetto e cappuccino. Ppppppppppppper carità. Poi la gente si compra anche l’alcol. Pppppppppppppper carità, poi il coprifuoco delle 2 non viene rispettato (perché il divieto di vendere alcolici dopo le nove di sera, dopo due mesi di “lezione”, viene ora ritirato) e ppppppppppppppper carità, gli abitanti hanno tutte le ragioni, spesso a lamentarsi. E poi, diciamoci la verità, a mangiare alle cinque del mattino sono quei giovini ubriaconi che provano a riprendersi (…).

Ma possibile che questo popolo e questa città possa andare avanti solo a colpi di “proibizionismo”? Non credevo che sarebbe caduto anche il cornetto romano. Non lo avevo immaginato.

Mastella, alle Europee con il Pdl

Clemente Mastella. Ve lo ricordate? Certo che ve lo ricordate. Eccolo lì, a conferma che la politica italiana ama esclusivamente l’autoriproduzione. Non importa il grado di probabilità, men che mai quello di opportunità della stessa. Eccolo lì. Ed eccole lì. Sempre le stesse, soltite facce, la maggior parte da mezzo secolo ad oggi.

Perché, dopo le ultime evicende che lo hanno visto protagonista – molto protagonista – della caduta del Governo Prodi… Eccolo. A volte ritornano, è davvero il caso di dirlo. Clemente Mastella correrà per le Europee. Indovinate con chi? Basta andare per esclusione: con il Popolo della Libertà. E guai, guai a chi osi dire che Silvio così paga il prezzo di quello-che-l’Italia-sa e che risale a così poco tempo fa…  Guai.

Eluana è morta

Eluana è morta. La notizia è stata battuta pochi minuti fa, non ci sono ancora conferme. Mentre il Parlamento – o meglio, il Governo – correva contro il tempo, e mentre al Senato è in corso il dibattito sulla costituzionalità del disegno. Il Senato si è riunito in un minuto di silenzio. Perché Eluana è morta.

Update ore 20.39. La notizia è stata confermata anche dalla casa di cura. ANSA La notizia è stata confermata a Udine da fonti dell’amministrazione comunale e regionale e delle forze dell’ordine.

Update 20.45. Ed ecco la trafila dei primi commenti politici. Il Vaticano: che Dio li perdoni. Gaetano Quagliariello, vice capogruppo del Pdl al Senato: Eluana non e’ morta ma e’ stata ammazzata. Silvio Berlusconi: E’ grande il rammarico che sia stata resa impossibile l’azione del governo per salvare una vita. Il Ministro del Welfare, Maurizio Sacconi: Abbiamo sempre espresso comprensione per le scelte del padre di Eluana anche se non abbiamo condiviso lo scopo. Finocchiaro, capogruppo al Senato per il PD: E’ stato compiuto un ennesimo atto di sciacallaggio politico (riferendosi alle parole di Quagliarello, ndr.).

Immigrato picchiato e bruciato a Nettuno

Nettuno. Indiano picchiato e bruciato. Si erano portati dietro una tanica di benzina. Nettuno non è un pianeta lontano. E’ una lunga serie, una lunga lista che non finirà. La cronaca è cronaca, e forse sono cose che accadono ogni giorno – come gli stupri (a Roma ce n’è uno ogni 40 ore), i furti, i soprusi, gli sbarchi clandestini, le violenze – e che altri da noi decidono di farci o non farci conoscere.

Leggevo il blog di Vittorio Zucconi. L’espressione di cui parla, to go native, tarda ad avere un’applicazione in stile italico. Mentre si scrive, pare che le forze dell’ordine abbiano individuato i responsabili del tentato omicidio in questione.

Ci sono 5 ragazzi, compreso un minorenne, fermati. Stupidità, dicono. Paghiamo le conseguenze di quello che siamo, che non siamo, che abbiamo fatto e che non faremo mai.

Roma, i lavoratori +Bus e il servizio disabili. Una triste storia

[Foto| Angela Gennaro] Il servizio +Bus, servizio di trasporto a chiamata per tutti i disabili di Roma e Provincia, si è interrotto il 19 gennaio. Scaduto l’appalto: la Provincia ha dovuto provvedere a predisporre un nuovo bando, che però verrà assegnato tra circa 60 giorni. Nel frattempo, sono rimasti a piedi 6mila disabili iscritti al servizio, e 64 lavoratori. Perché, da un tempo indeterminato che avevano, sono stati licenziati. Alla fine dei 10 giorni di protesta, hanno portato a casa una riassunzione da precari – e a 400 euro in meno rispetto a prima al mese – o, a scelta, la mobilità assicurata dalla Provincia fino al nuovo appalto.

Lavorando nei pressi, passavo spesso da lì all’ora di pranzo. Un giorno, avevo appuntamento davanti alla Chiesa dei SS. Apostoli con un amico, e ho visto il loro banchetto all’angolo. 4 bandiere, poche persone, nessun volantino e un ombrellone. Sedie di plastica e un tavolino. Loro seduti, allegri, colorati e semplici. Mi avvicino, chiedo numi, mi risponde una ragazza sorridente che  mi spiega un po’ e mi accompagna subito dal loro rappresentante sindacale. L’articolo è qui, se interessa.

Il bello è che la vicenda si è aperta, e si è anche chiusa, e le agenzie sono riuscite a battere solo ed esclusivamente una cronaca dei fatti e le dichiarazioni degli assessori coinvolti. Non sia mai, i virgolettati dei lavoratori, soprattutto se sono pochi, bucano meno. E non è una questione di dove stia la ragione o la giustizia.

Vigilanza Rai, Villari è solo

Villari è rimasto solo. Forse, nella soap opera Vigilanza Rai, la svolta è vicina. Forse – dato che Villari non ha mai avuto intenzione di spostarsi dalla carica assunta.  I quattro capigruppo del Pdl hanno pubblicato ieri una lettera sul Corriere. Il titolo è inequivocabile: Finché Villari non si dimette, lasciamo la Commissione di Vigilanza.

Maggioranza e opposizione sono, a questo punto, compatte nel chiedere le dimissioni del presidente della Vigilanza Rai. La soluzione politica è vicina, dicono i due schieramenti. E Villari è solo.

Vigata? E’ protesta: Caro Montalbano, non esiste più

Commissario Montalbano, Vigata non esiste più. Per protesta.

A dirla tutta, Vigata non è mai esistita. Vigata, sulla costa siciliana, è il luogo dove Camilleri ambienta le avventure e le indagini di Salvo Montalbano.

Camilleri nelle sue opere racconta fatti e personaggi di Porto Empedocle, che però non è stato rappresentato nella fiction. È indispensabile che il nostro Comune si presenti a chi viene da fuori con il suo unico vero nome

Spiega il sindaco Calogero Firetto. Dopo che il paese non compare nell’ultima serie della fiction, ha fatto rimuovere tutti i cartelli con la scritta Vigata da tutti gli ingressi di Porto Empedocle. Dopo che, 4 anni prima, il suo predecessore Paolo Ferrara li aveva fatti mettere per “profittare” del successo dei romanzi ma ancor più della fiction sull’affascinante Commissario.

Cannavaro: Gomorra? Non fa bene all’Italia

Per Fabio Cannavaro Gomorra non giova all’Italia. Per il cinema italiano spero che Gomorra vinca l’Oscar. Ma non penso che gioverà all’immagine dell’Italia nel mondo. Abbiamo già tante etichette negative. Il calciatore entra così, a gamba tesa in un’intervista esclusiva al settimanale Chi, diretto da Alfonso Signorini, sul pluripremiato film che ha vinto agli EFA (European Film Academy), gli Oscar europei, i premi per: Miglior film, Migliore regia, Migliore sceneggiatura, Migliore fotografia e Miglior attore.
Il cruccio di Cannavaro è il cruccio di un italiano all’estero:

Ancora oggi un mio compagno di squadra al Real mi ha detto: ‘Italiano? Mafioso’. È facile che un problema locale venga generalizzato

2008, un anno in Politica Live – Secondo tempo

2008, anno bisestile. Parte seconda. La prima ci aveva lasciato con Barack Obama sfidante, per i Democrats, nella corsa alla Casa Bianca. Luglio è un mese intenso: il primo luglio la Francia assume la presidenza di turno dell’Unione europea, e il giorno dopo, dopo più di 6 anni di prigionia, viene liberata la giornalista e politica francocolombiana Ingrid Betancourt, dal 2002 in Colombia prigioniera della FARC.

2008, un anno in Politica Live – Primo tempo

2008. Un anno difficile. Lo vogliamo ricordare così, rivivendolo. Anno Internazionale della Patata come dichiarato dall’ONU e dalla FAO.
Un anno che è finito con uno dei tanti moniti del Vaticano alla politica italiana (loro possono): i vescovi ai politici dissero Litigate di meno e siate sobri. Come se, soprattutto in Italia, le due parole, sobrietà e politica, possano mai armonizzarsi all’interno della stessa frase.
Un anno che, per l’Italia, si apre e si chiude tra le braccia del Colonnato di San Pietro: era il 15 gennaio

ANSA – Dopo forti opposizioni da parte di 67 docenti e di una parte degli studenti il papa Benedetto XVI rinuncia a partecipare all’inaugurazione dell’anno accademico all’università di Roma La Sapienza

Canto di (post) Natale



E’ vero: è un Natale più buio del solito.


Meno luci, meno abbagli. Solo la pesantezza della realtà, di una crisi che è già un mito per i posteri, prima che fardello per i contemporanei.


Mi sono accorta, girando la sera per i quartieri di Roma – San Giovanni, o il Quartiere Trieste, ad esempio, dove vivo – che i negozi non si permettono più di tenere le loro vetrine accese e illuminate anche di notte. No. Piuttosto serrande chiuse, attendendo la luce del nuovo giorno. Fateci caso, le città sono davvero un po’ più buie del solito.


Qui trovate un bel temino di Natale. Per il resto: gli economisti dicono di no, che c’è poco da sperare, che, insomma, dalla crisi del ’29, tanto per fare un esempio, ne siamo usciti in 10 anni e con la guerra.


Io, nel 2009, devo umanamente sperare.


Buon Natale!

Buon Natale.
Per cominciare bene la giornata godereccia di abboffamenti famigliari (o meglio, proseguire da ieri sera) , ho aperto Spinoza.
Come la Sveglia del mattino – ammesso che oggi ci si riesca a svegliare.
Con le Jingle Balls si sono superati.