Esteri
Rassegna Critica – Vengo dopo il Tiggì (ma prima di Bush)
Bush sta arrivando
Europa Militare. Beppe Grillo, Mentana e gli Americani
Il Papa accoglie l’Italia
L’attività del governo non può che compiacere il Papa e la sua Chiesa.
Speriamo che possa compiacergli anche la nuova normativa sulla clandestinità.
Dopo Amnesty, l’Onu. Sono solo frivolezze
Se l’Italia è razzista cosa sono le società africane da anni dedite al massacro etnico reciproco? Andatelo a chiedere ai soloni di Amnesty, che non perdono mai occasione per dire frivolezze
Amnesty International: l’Italia s’è desta. Razzista
Ogni anno facciamo questo rapporto. Il 2008 è anno particolare: cade il 60esimo anniversario della Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino. L’idea, allora, era quella di buttarsi alle spalle tutta una seria di orrori. In 60 anni sono stati fatti dei progressi: per noi, altamente insufficienti. Chiamiamo in causa soprattutto i Governi, la Comunità internazionale, gli Stati. I paesi più potenti a livello internazionale. Fanno scuola. Stati Uniti, Unione Europea, Cina, Russa. Stati Uniti: Guantanamo, la tortura che loro non chiamano tortura, le deportazioni. C’è un’erosione del sistema dei diritti umani. La tortura: gli Stati Uniti la definiscono in maniera diversa. E questo abbassa gli standard in tutto il mondo.
Un corposo capitolo del suddetto rapporto Amnesty, il rapporto annuale sui Diritti umani, parla… dell’Italia.
Le difficili relazioni tra Italia e Libia: Il figlio di Gheddafi pone il veto su Calderoli
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Oggi con la vittoria alle politiche del centro destra e con la candidatura di Calderoli nell’esecutivo, il figlio del leader libico Muammar Gheddafi, Saif Al Islam, dichiara che questa eventualità porterebbe a “conseguenze catastrofiche” nelle relazioni tra i due paesi. Il mondo politico italiano in maniera “bipartisan” si è stretto intorno all’esponente leghista.
Un continente di sinistra
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Pechino val bene una messa
la Cina continua a negare alla sua popolazione diritti umani e libertà di base e continua a interferire nella attività dei media e a torturare i prigionieri. Malgrado la rapida crescita economica che ha trasformato gran parte della società cinese il governo di Pechino continua a negare ai suoi cittadini riforme politiche e il rispetto dei diritti umani di base
L’informazione ai tempi del colera. Ah, no, sono le elezioni
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Non è più possibile considerare gli italiani all’estero come una volta. Bisogna assolutamente dare maggiore visibilità a 3 milioni di italiani che meritano la nostra considerazione. Questa lenta ma inesorabile opera di cancellazione dai nostri media, ad esclusione di Rai International, delle vicende degli italiani all’estero, non rende merito ai nostri concittadini
Berlusconi: Malpensa, mi consenta, ci penso io
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L’Italia non deve e non può privarsi di una compagnia di volo nazionale quale l’Alitalia; gli imprenditori dovrebbero organizzarsi
Il fu imprenditore, tuttora tale nell’anima, non ha dubbi. Malpensa va salvata. E lancia l’appello.
Penso che non sia assolutamente possibile che un hub come Malpensa venga privato del 72% dei voli; sarebbe il tracollo per l’industria del Nord, che da sempre è il motore del Paese che trascina l’Italia. I guadagni per la risoluzione dei problemi dell’Alitalia potrebbero portare fino a 200-300 milioni di risparmio, ma ne perderemmo oltre 1000 dalla rinuncia a Malpensa
Vieni avanti Cremlino
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Medioriente: Palestinese, sei su Scherzi a parte!
Evviva le bufale! Evviva gli scherzi! Evviva le bugie grandi come una casa! Non sono impazzito tranquillizzatevi voi che leggete. Ma la situazione in medioriente, in quella fascia tanto bistrattata quale è la Striscia di Gaza, sta veramente sfiorando una situazione tragicomica. Le vittime sono salite a un centinaio, ma sono le conseguenze che fanno decisamente sorridere, e in un certo senso ricordano delle scene già viste, che vi suggerirò in seguito.
Come abbiamo anticipato nella giornata di ieri (se volete leggere l’articolo lo potete trovare qui: Medioriente: Israele non si fermerà) l’offensiva di Israele via terra, anticipata già dal ministro della difesa, ha avuto luogo. Da come si legge poco sopra le vittime sono risultate un centinaio. Ma allo stesso tempo, da parte di Israele, è giunta la necessità e la voglia di porgere la mano all’ONU e di ritirare le proprie truppe di terra da questa offensiva.
Non si fraintenda il gesto di Israele. Questa continuerà ad attaccare chiunque lanci razzi o missili verso lo stato ebraico. Perchè, nonostante l’offensiva, Israele continuerà a reprimere qualsiasi organizzazione terroristica che minaccerà l’integrità dello stato. Il ritiro di oggi è dovuto solo ed esclusivamente al fatto che l’operazione contro la cellula terroristica è andata a buon fine, portando in questo modo al ritiro delle truppe di terra dalla Striscia di Gaza.