Si sa che il Veneto quanto a spirito d’integrazione non brilla. Si sa anche che dopo la strage del Charlie Hebdo, moltissimi politici, proprio come i cittadini sui social e in rete, hanno sentito l’esigenza di schierarsi, di trovare una posizione rispetto a quello che è successo, con la condanna assoluta degli assalitori. L’assessore veneto all’istruzione è andato oltre.
IsayStaff
Il poco praticato #JeSuisAhmed per capire la strage del Charlie Hebdo
Lo slogan #JeSuisCharlie è stato coniato per caso da un designer francese che in modo originale e semplice, voleva esprimere la sua solidarietà per i colleghi uccisi che lavoravano al Charlie Hebdo. Oggi si usa questo slogan per schierarsi dalla parte dei laici promotori indefessi della libertà di espressione (i JeSuisCharlie) o dalla parte dei credenti offesi dalle vignette del Charlie Hebdo (i JeNeSuisPasCharlie).
Attentato alla redazione del Charlie Hebdo, morte 12 persone (foto)
Secondo le ricostruzioni, un commando formato da 2-3 persone, urlando “Hallah u Akbar” – che vuol dire Dio è grande – hanno fatto irruzione nella redazione del settimanale satirico Charlie Hebdo uccidendo 12 persone, tra cui anche il direttore Charbonnier conosciuto come Charb. La rivista aveva parlato con ironia anche dei terroristi islamici. Parigi è sotto choc.
Napolitano nel discorso di fine anno annuncia le dimissioni
Erano attese e sono arrivate: le notizie sulle dimissioni di Napolitano. Il Presidente della Repubblica aveva accettato un secondo mandato con l’intento di non concludere il settennato ma dare continuità al discorso politico. Adesso che la trama politica è imbastita, il Presidente della Repubblica vuole dimettersi e si rivolge al suo successore.
I sondaggi elettorali di fine anno: PD al 37%, MS5 al 19
Il partito di Renzi conserva il primo posto tra i partiti del nostro Paese con il 37%. Un’evidenza che viene fuori dai dati di 10 istituti demoscopici. Il margine guadagnato nei confronti del Movimeno Cinque Stelle è ancora più ampio visto che il movimento di Grillo si ferma al 19%. Più distante c’è Forza Italia con il 14%, nonostante la Lega sia cresciuta moltissimo.
Confermate le dimissioni di Napolitano il 14 gennaio
Il Quirinale non ha ancora confermato la data delle dimissioni ma qualche giornalista audace, dopo l’incontro tra Renzi e Napolitano sostiene che le dimissioni dell’attuale Presidente della Repubblica non saranno dopo il 14 gennaio 2015. Ancora pochi giorni e dovrebbe arrivare anche la conferma del Capo dello Stato.
Napolitano vicino alla fine del suo mandato
Il Presidente della Repubblica, ormai, siede su una sedia che scotta e infatti durante la presentazione degli auguri al corpo diplomatico in Quirinale, spiega con parole molto semplici e forti al tempo stesso che il suo mandato sta per finire. È arrivato quindi il momento di tirare le somme e fare delle considerazioni sul suo secondo mandato così difficile.
Fields of Apartheid: perchè boicottare Israele?
Manifestare è un nostro diritto ma non lo è più quando diventa un mezzo creato ad hoc per ostacolare la costruzione di quel futuro di pace che in molti – per fortuna – ancora sognano, auspicano e vogliono in Israele: non è difficile capire quello di cui sto parlando, ossia della protesta che alcuni attivisti hanno messo in atto all’aeroporto di Fiumicino in occasione della mostra “Israele si presenta”. Purtroppo in un certo senso ci si aspettava una cosa simile visto che da qualche mese sono nate diverse iniziative e siti contro la presenza di Israele ad Expo 2015 e chi non conosce bene i fatti, chi vuole solo distorcere la realtà e trasmettere un messaggio assolutamente falso è arrivato a creare lo slogan “Fields of Apartheid” in contrapposizione a quanto ideato e pensato da Israele per l’expo ossia “Fields of Tomorrow”: vale la pena ricordare come la differenza tra i due è netta e chiara.
Marò, Gentiloni richiama l’ambasciatore italiano in India
Al fine di rispettare i diritti umani era stata chiesta la scarcerazione dei due fucilieri italiani ma il caso Marò è una miccia sempre pronta ad esplodere e ancora una volta c’è tensione tra l’Italia e l’India. Il ministro Gentiloni parla dell’irritazione del governo e spiega come si comporterà lo stato italiano a riguardo.
Incontro Renzi-Prodi, si pensa al Quirinale?
Prodi che ruolo potrebbe avere in questo Partito Democratico. Civati ha provato a rilanciare il suo nome anche se nelle ultime elezioni del Presidente della Repubblica, i franchi tiratori l’hanno eliminato dalla corsa. Berlusconi non vuole che sia fatto il suo nome e Prodi ci tiene ad evitare le strumentalizzazioni. Eppure tutto va come deve andare.
L’Economist contro il M5S: nessuno decide la linea
Il Movimento 5 Stelle, dopo la batosta delle Europee e delle amministrative, sta attraversando un momento di crisi, forse fomentato anche dalle epurazioni volute da Grillo e votate dagli attivisti che sono tali anche in rete. Adesso a dare la batosta decisiva al Movimento ci sta pensando l’Economist che critica durante il duo Grillo-Casaleggio.
Quella del Governo Renzi la chiamano “fiducite”
I voti di fiducia richiesti dal governo Renzi sulla Legge di Stabilità sono stati tre in tutto e così le questioni di fiducia dell’esecutivo renziano salgono a 29. Secondo una recente panoramica sulla questione offerta da Openpolis, sembra che il rapporto tra voti di fiducia e leggi approvate dal governo in carica sia al 52%, il valore più alto registrato dal 1996 a questa parte. C’è chi la chiama già fiducite.
Per Mafia Capitale il business erano i rom su cui spostare i soldi dei minori
Tutta scena quella dell’intransigenza dell’ex sindaco e dei suoi nei confronti dei rom, visto che come spiega l’inchiesta Roma Capitale che vede coinvolto anche Gianni Alemanno, i rom rappresentavano una fonte di guadagno non indifferente, proprio come i migranti.
Alemanno indagato per mafia, facciamo chiarezza
All’interno di una maxi operazione anti-mafia all’interno della Capitale è stata sgominata una banda capeggiata da Massimo Carminati, ex terrorista dei Nar. La banda poggiava il suo business sugli appalti. Gli arresti all’interno dell’operazione sono stati 37 e ci sono state perfino delle perquisizioni negli uffici comunali. Tra gli indagati anche nomi illustri come quello di Gianni Alemanno.