Beppe Grillo e le droghe leggere: depenalizzare

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Ancora una volta il comico Beppe Grillo fa parlare di sé per una proposta lanciata dal proprio blog: depenalizzare le droghe leggere. Questa è l’ennesima provocazione estiva del comico genovese che riesce sempre a far parlare di sé attraendo questa volta le simpatie del segretario della Rifondazione comunista Paolo Ferrero. Dura invece è la dichiarazione di Gasparri, presidente dei senatori del Pdl.

Grillo scrive: “Agosto è il mese degli appelli. Dopo quello per la difesa della Rete dalle querele, oggi il nuovo appello riguarda la depenalizzazione delle droghe leggere“.

Troppe persone sono arrestate e non tornano più a casa per uno spinello. In molti paesi d’Europa la marijuana è libera. In Italia c’è la libera circolazione delle droghe pesanti e l’arresto di poveri diavoli per un spinello. A Milano i consumatori abituali di cocaina sono stimati in 150.000. Il porto di Gioia Tauro è la porta d’ingresso per ogni tipo di droga in Europa

Per risolvere il problema dell’affollamento delle prigioni è sufficiente depenalizzare la marijuana. Per risolvere il problema di strani suicidi e di infarti improvvisi in cella è sufficiente depenalizzare la marijuana“.

La depenalizzazione delle droghe leggere per Grillo sarebbe, dunque, la maniera più semplice ed indolore per togliere l’affollamento dalla carceri italiane. Non prende però in considerazione eventuali danni alla salute di coloro che consumeranno legalmente tali droghe leggere.

All’appello risponde il segretario della Rifondazione comunista Paolo Ferrero “Non proibire ma educare: questa è la soluzione che il governo non prende nemmeno in considerazione, perchè difende gli interessi delle multinazionali e non certo la salute delle giovani generazioni“.

Ovviamente di diverso avviso è Maurizio Gasparr,i presidente dei senatori del Pdl, che definisce la proposta di Grillo come un “cabaret“. E continua “Grillo, l’unico presunto politico a pagamento, cerca pubblicità per rimpinguare le casse di casa con i biglietti delle sue carnevalate. In Italia non sarà mai resa libera la circolazione di droghe“.

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