MicroMega, Berlusconi copia?

flores

Berlusconi ha copiato MicroMega! (con 23 anni di ritardo, e con fini ovviamente opposti). Così titolano oggi. Perché la famosa proposta di Silvio Berlusconi, quella di ridurre il numero di parlamentari e di portarli a non più di cento, non è esattamente un’idea originale. MicroMega scrive – ricorda – di avere avanzato la medesima proposta molto, ma molto tempo fa: nel numero 2/1986 della rivista.

Ad avanzarla, Paolo Flores d’Arcais, il direttore, nell’ambito di una proposta di riforma che accentuava la divisione dei poteri, rafforzava l’autonomia dei parlamentari dalle segreterie di partito, stabiliva le primarie vincolanti, limitava a tre i mandati (di cui solo due consecutivi), introduceva l’incompatibilità fra cariche elettive e governative, insomma riduceva drasticamente il potere della “casta”. E MicroMega avvisa: attenzione: la proposta del Premier ha ragioni e fini esattamente opposti. Il paradosso è che l’opposizione, anziché prendere Berlusconi in parola, e formulare subito una legge per la monocamerale con cento deputati (e le primarie vincolanti, e tutti gli altri accorgimenti anti-casta), sta regalando al macro-partitocrate di Arcore anche la battaglia contro la partitocrazia. Siamo con ciò ad una impensabile sinergia di masochismo e demenza. Leggete qui la proposta dell’86.

Foto|Megachip

1 commento su “MicroMega, Berlusconi copia?”

  1. penso che la dichiarazione di berlusconi più che una questione di semplificazione della democrazia e di risparmio, mostrino lo scarso rispetto che berlusconi ha del parlamento, come dice daniela melchiorre

Lascia un commento