E la sinistra esultò: Un guerriero!


Guerriero


E gridarono al Guerriero. Romano Prodi si incaponisce, e dopo le voci di ieri di una salita al Quirinale dopo aver incassato la fiducia della Camera – c’è chi lo aveva dato già per dimesso – ha deciso di andare avanti.


Il Professore si presenterà tra meno di un’ora in Senato per chiedere la fiducia. Stamane Prodi ha avuto un nuovo colloquio di un’ora con Napolitano: È stato un colloquio sereno e costruttivo. Ho comunicato al presidente della Repubblica che andrò al Senato alle ore 15.


Che succederà? A Palazzo Madama la maggioranza sulla carta, dopo la rivolta dell’Udeur, non c’è.

Discussione generale, poi replica del premier e dichiarazioni di voto. La votazione, palese e nominale, è prevista in calendario per le 20. Non mancherà Clemente Mastella. Stamane l’ex Guardasigilli ha avuto un malore, ma il vicesegretario vicario dell’Udeur, Antonio Satta, conferma che sarà presente al dibattito in Senato sulla fiducia al governo Prodi, confermando il voto contrario, suo e dell’Udeur.


Continua l’incognita – che certo farà sperare Prodi, sul senatore Nuccio Cusumano, uno dei tre esponenti dell’Udeur a Palazzo Madama. E’ stato chiaro. Incerto ma chiaro: Sto riflettendo, non ho ancora deciso né in un senso né nell’altro. Sto scrivendo il mio intervento. Dentro la mia coscienza sto valutando il da farsi in piena coerenza. Meno incognita, decisamente, la posizione di Luigi Pallaro, eletto nella circoscrizione Estero: Oggi non parteciperò al voto di fiducia in Senato. Sono e resto un indipendente. Ho sempre sostenuto che, come parlamentare eletto all’estero, il mio compito è la difesa dei diritti degli Italiani all’estero, coniugandola con l’interesse dell’Italia.


Quell’autentico guerriero che corrisponde al nome di Romano Prodi, ha deciso di andare al Senato a chiedere la fiducia. Queste le parole di un praticamente commosso Diliberto.


Quel che è certo è che ormai si va alle elezioni anticipate, bisogna solo vedere per quale strada. Forse ci sono due o tre percorsi alternativi tra cui scegliere, ma è del tutto evidente che ormai si va alle elezioni anticipate e penso che il percorso che ci porterà al voto sia abbastanza breve. Parola di Mussi, che evidenzia un appoggio di ben altro tenore.


Francesco Cossiga mette in pace gli animi, altrui e propri, a Unomattina: Se ci sarà da votare voterò per il governo. Io sono una persona responsabile. Ho consigliato a Prodi ieri sera, stanotte e stamattina di presentarsi al Senato per chiedere eventualmente la sospensione della seduta dopo il suo discorso perché se ricevesse un voto contrario non potrebbe essere reincaricato da Napolitano. Ma la vera questione è: quali calcoli il Prodi guerriero avrà fatto nella notte?


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