Giustizia?



Mentre l’hot topic Giustizia scompare dalle prime pagine dei principali quotidiani, salvo poi riapparire in un dovuto trafiletto: «Prima il federalismo, poi la giustizia». Riforme, parla Bossi, la Lega fissa l’agenda per la maggioranza. Cota: Alfano riferisca in Parlamento


Marco Travaglio interviene e dà la sua versione dei fatti.

Il tanto osannato ha il pregio di spiegare, quanto meno, la dinamica alla base della reciproca operazione fagocitante delle Procure di Salerno e di Catanzaro. Lo fa in un intervento su MicroMega, dal titolo La guerra tra procure è una balla. Vogliono uccidere Mani Pulite 2.


Il pregio dell’intervento consiste nella spiegazione nitida della dinamica: c’è un’indagine della procura di Salerno su quella di Catanzaro PERCHE’ la Procura di Catanzaro ricade sotto la competenza di quella di Salerno, appunto.


La successiva risposta di Catanzaro contro Salerno non ricade, invece, nella sfera di competenza. E’ guerra. MicroMega pubblica anche il testo del decreto di perquisizione dei magistrati di Salerno.


Giunti a questo stadio dei fatti, e con la realtà che dimostra, volenti o nolenti, che l’intero settore della Giustizia di un’aggiustatina avrebbe bisogno – magari non in senso psichiatrico-berlusconiano (senso che aveva generato reazioni precise), ma tant’è – ecco la Lega riproporsi con il suo must: prima di tutto il federalismo, non giggioneggiamo.


Berlusconi non ha alcuna voglia di riformare subito la giustizia. Perché dovrebbe averne? Si è personalmente protetto con l’immunità (la “legge Alfano”) e non teme più i giudici


Questo il lead di Giuseppe D’Avanzo nel suo pezzo di analisi oggi su Repubblica, dove, in sostanza, studia il vero obiettivo del Cavaliere di questi tempi, mentre fa i conti con la forza di Bossi.


Tornano parole e storie di un tempo. Torna Tangentopoli, torna la P2, si torna a parlare – perchè chissà se mai sono andati via – di disegni imperscrutabili. Pandora TV – e cioè Udo Gümpel insieme al collega Philip Willan del giornale britannico Sunday Herald – intervista Licio Gelli. Il Venerabile parla

della “sua P2” e del suo socio “per quattro, cinque anni” Silvio Berlusconi, dalla cerimonia d’iscrizione dell’allora promettente imprenditore milanese, all’Italia di oggi, con Silvio Berlusconi PluriPresidente del Consiglio. L’ex Maestro della Loggia “Propaganda 2” oggi si sente – giustamente – “appagato” da una situazione politica che vede il suo Piano di Rinascita in gran parte realizzato


Buona visione.


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