Berlusconi, ovvero: quando l’impunità non basta



Si può fare di più, si può dare di più. Ovvero: mica finisce qui. Cambiamo la Costituzione? Introduciamo impunità? Modifichiamo le leggi? Legiferiamo ad hoc? Certo, ma sono solo briciole. Silvio Berlusconi non si ferma.

Cosa ti manca, cosa non hai…

Ma se afferri un’idea, che ti apre una via…


Lo stuolo – temibilissimo stuolo – di avvocati costituenti la difesa del Primo Ministro italiano, al secolo Silvio Berlusconi, ha preparato una nuova mossa. Preparata e messa in atto. Ha, infatti, presentato un ricorso in Cassazione. Il ricorso si oppone al provvedimento col quale i giudici della quinta corte d’Appello di Milano hanno respinto la ricusazione nei confronti del giudice Nicoletta Gandus il 17 luglio scorso. La Nicoletta, infatti – lo si ricorda – è colei che deve giudicare il premier e l’avvocato inglese David Mills per corruzione in atti giudiziari.

Il punto della faccenda è il seguente: Nicolò Ghedini e Piero Longo, i componenti del suddetto stuolo, sostengono, nell’istanza di ricusazione, che il giudice Gandus abbia in passato manifestato una

grave inimicizia

verso il loro assistito. Sempre, al secolo, Silvio Berlusconi.


Posto, scioccamente, che il suddetto nano non sia il massimo della simpatia… E posto che ciò non rientra e non deve rientrare in un giudizio…


I giudici della Corte d’Appello di Milano – evidentemente in errore, a giudizio del Premier – avevano ritenuto l’istanza ammissibile, ma

infondata nel merito

Insomma: ci può pure stare, se tu Premier riesci a dimostrarmi e individuarmi precisamente la suddetta avversione verso la tua persona.


Perchè la Nicoletta, la Gandus, in diversi siti internet ha rivolto delle critiche – analisi. Che però, secondo i giudici d’appello, erano indirizzate all’esecutivo guidato da Silvio, alle sue politiche legislative. Non, direttamente o personalmente, alla persona del nano.


Ovviamente la tesi non piace allo stuolo di legali del Premier:

Impossibile pensare a Berlusconi senza collegare immediatamente allo stesso la sua attività politica

Lontani, quei tempi in cui era solo l’imprenditore del Biscione, insomma. La Cassazione, ergo, dovrebbe annullare la decisione della Corte. Perchè la Nicoletta

nutre ostilità ideologica profonda nei confronti di Berlusconi che non può non interessare anche la persona


Siamo ai limiti della parapsicologia. Ma la faccenda più interessante è proprio il concetto di SI PUO’ DARE DI PIU’.


Dopo il Lodo Alfano, speedy legge in soli 25 dì – e in effetti il contadino pugliese che si affanna tra vendemmia e vino che non riesce a vendere – tanto per fare un esempio – ne sentiva la pregnante, urgentissima necessità.


Dopo la stretta, ennesima, sulle intercettazioni. E persino la credibilissima solidarietà a Romano Prodi.


Dopo tutto – la lista è lunga.


Si può dare di più.


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